MAXXI. Storie del cinema d’artista, secondo appuntamento

Monica Bonvicini and VG Bild-Kunst   Hausfrau Swinging  Courtesy the artist and Galleria Raffaella Cortese, Milano

Venerdì 20 ottobre, ore 18.00 “CORPO A CORPO. Lo spazio e il tempo della performance filmata” con Cristiana Perrella

ROMA – Venerdì 20 ottobre alle ore 18.00, nell’ambito del programma di ARTAPES #3 Doppio Schermo, la rassegna sulla video arte italiana dagli anni Sessanta ai giorni nostri, a cura di Bruno Di Marino, il MAXXI presenta il secondo appuntamento con LE STORIE DEL CINEMA D’ARTISTA. Protagonista dell’incontro dal titolo CORPO A CORPO. Lo spazio e il tempo della performance filmata la critica d’arte e curatrice Cristiana Perrella.

A metà degli anni Sessanta la versione economica e portatile della video camera diventa uno strumento nuovo e accessibile con cui gli artisti possono creare un’opera in “tempo reale”. Il video è percepito come il nuovo, radicale mezzo per visualizzare le idee e azioni nel momento e nel luogo in cui nascono e per preservarle, ed è naturale che il suo uso diventi presto sistematico per la documentazione della body art e della performance, linguaggi artistici effimeri che conoscono in quegli anni la loro stagione più prolifica.

Nell’incontro CORPO A CORPO. Lo spazio e il tempo della performance filmata Cristiana Perrella analizza il rapporto tra video e pratiche artistiche legate al corpo, contestualizzando le esperienze italiane nel panorama internazionale e concentrandosi in particolare sulle opere di artiste le cui sperimentazioni con la nuova tecnologia partono da una matrice femminista, e dalla volontà di sottrarre a transitorietà e irrilevanza, azioni e gesti del quotidiano delle donne.

L’appuntamento di venerdì 20 ottobre sarà anche l’occasione per presentare il catalogo di Doppio Schermo edito da Manfredi edizioni e curato da Bruno Di Marino.

Prossimo appuntamento venerdì 3 novembre con IMMAGINI RI-MEDIATE. Found footage e cinema d’artista con Marco Bertozzi.

Vademecum

MAXXI Video Gallery – ingresso € 5


L’acquisto del biglietto dà diritto a un ingresso ridotto al museo (€ 8) entro una settimana dall’emissione.
Ingresso € 4 per i possessori della card myMAXXI – abbonamento speciale myMAXXI per 4 incontri € 12
www.maxxi.art

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Fondazione Torino Musei. Crowd-funding per 20 miniature da restaurare

Henry Bone, Lady Anne Beechey e sua figlia Anna - Antonio Masutti, Ritratto di Camillo Benso

Online la pagina web per il nuovo progetto di raccolta fondi dedicato al restauro di miniature appartenenti alle collezioni del Museo Civico d’Arte Antica di Palazzo Madama

TORINO – Si chiama “L’amore è nelle piccole cose” la nuova raccolta di fondi per restaurare 20 miniature appartenenti alle collezioni del Museo Civico d’Arte Antica di Palazzo Madama.

La pagina web dedicata al crowd-funding è già online  http://sostieni.fondazionetorinomusei.it . L’obiettivo è raccogliere,  20.000 euro per consentire il restauro degli esemplari più bisognosi. La campagna, che proseguirà per tutte le festività natalizie,  può contare su una base di partenza di 1.500 euro, quota complessiva destinata al restauro della collezione di ritratti da parte degli iscritti al nuovo corso di storia dell’arte di Palazzo Madama, quest’anno dedicato allo studio dei materiali e delle tecniche artistiche.

Le miniature in oggetto fanno parte di una donazione ricevuta nel 2005 comprendente 130 ritratti miniati, datati tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo. La collezione, di grande valore storico ed affettivo, raccoglie le principali scuole europee tra cui Jean-Baptiste-Jacques Augustin per la Francia, George Engleheart, Andrew Plimer e Charles William Ross per l’Inghilterra, Giambattista Gigola per l’Italia.

Si tratta di vere e proprie opere prodigio della tecnica del dettaglio, dipinte su avorio, carta, ceramica o metallo, che stupiscono ancora oggi per la cura dei particolari e per il formato ridotto. Questi capolavori sono minacciati dall’azione del tempo e per questo la Fondazione Torino Musei chiama oggi a raccolta gli amanti dell’arte e della cultura per consentirne il restauro.

Insieme alla raccolta fondi Palazzo Madama lancia anche una iniziativa sui propri canali social. Il museo invita i propri sostenitori a scattarsi dei selfie e a condividerli sul profilo Instagram del museo @palazzomadama con l’hashtag #fattiavanti.

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Terminato il restauro della Madonna col Bambino di Ambrogio Lorenzetti

Terminato il restauro della Madonna col Bambino di Ambrogio Lorenzetti

Si tratta dell’opera più antica del pittore trecentesco. Il dipinto, deteriorato nel corso dei secoli, grazie a un accurato e complesso restauro, durato circa quattro mesi, ha recuperato i suoi colori originali

FIRENZE – E’ tornata a splendere, dopo un accurato intervento di restauro conservativo, la Madonna col Bambino, opera del 1319 di Ambrogio Lorenzetti, attribuita al maestro da Carlo Gamba nel 1910. 

Il dipinto ha ritrovato la sua luce grazie all’intervento realizzato da un team di restauratori composto da Andrea e Lucia Dori, Roberto Buda e per le analisi e le indagini di diagnostiche Susanna Bracci e Barbara Salvadori dell’Istituto per la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali CNR. 

La proprietà del dipinto è della Diocesi di Firenze e nello specifico della Propositura di San Cassiano a San Casciano. L’opera di restauro ha compreso varie fasi tra cui la disinfestazione, un minimo intervento sul tavolato che mantiene le sue caratteristiche costruttive originali, la pulitura ovvero la rimozione di colle e vernici, stese nel corso dei secoli sulla superficie pittorica tramite l’utilizzo di particolari solventi, la rimozione di tratti cromatici di colore rosso nella parte bassa, l’integrazione cromatica nei punti e nelle sezioni del dipinto in cui era possibile intervenire. Importante il supporto delle analisi condotte dall’Istituto per la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali CNR attraverso una serie di analisi non invasive senza prelievi, che hanno permesso di individuare i materiali originali e la loro distribuzione come i materiali di restauro. 

Maria Pia Zaccheddu della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Firenze e delle Province di Prato e Pistoia ha spiegato:  “E’ stato realizzato un intervento estremamente complesso in breve tempo, nell’arco di circa quattro mesi, che ha ridato vigore e luminosità ad un’opera fortemente danneggiata nel tempo”. “Ci siamo preoccupati di ripristinare alcune delle principali caratteristiche dell’opera – ha aggiunto la dottoressa Zaccheddu – la veste compositiva che ha reminiscenze orientali, evoca tratti naturalistici e richiama la ieraticità di Arnolfo Di Cambio, la brillantezza cromatica alterata nel corso dei secoli. Le ridipinture ottocentesche del manto blu della Madonna sono state conservate perché nella parte sottostante il colore originale a base di azzurrite era presente in pochissimi lacerti, mentre le ridipinture rosse, risalenti all’Ottocento, che definivano l’abito della Madonna sono state rimosse perché non pertinenti al colore originale anch’esso a base di azzurrite”.

L’intervento è stato sostenuto dall’ente mostra, costituito da Santa Maria della Scala, Comune di Siena, Monte dei Paschi, Soprintendenza e Università di Siena, che cura l’evento Ambrogio Lorenzetti che aprirà i battenti venerdì 20 ottobre a Santa Maria della Scala a Siena con un’anteprima prevista alle ore 20, cui sarà presente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

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PAC di Milano. La parabola di Oscar Wilde incontra le opere di Luca Vitone

PAC di Milano. La parabola di Oscar Wilde incontra le opere di Luca Vitone

Sabato 21 ottobre ore 17:00-18:30 visita guidata con il curatore Diego Sileo in collaborazione con il Teatro Elfo Puccini 

La parabola di Oscar Wilde incontra le opere di Luca Vitone per raccontare la libertà dell’artista tra teatro e arte contemporanea. In una visita guidata alla mostra Io, Luca Vitone il curatore Diego Sileo dialoga con Ferdinando Bruni, Francesco Frongia e Giovanni Franzoni, i registi e il protagonista dello spettacolo “Atti osceni. I tre processi di Oscar Wilde” in scena al Teatro Elfo Puccini dal 20 ottobre al 12 novembre.

Vademecum

Ingresso con biglietto mostra
via Palestro 14 Milano
pacmilano.it

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Palazzo Sant’Elia di Palermo. Andy Warhol, l’Arte di essere famosi

Andy Warhol, Cow,1971. Serigrafia su carta da parati Ed.100 esemplari ca. Warhol al Whitney Museum of American Art , NY1 maggio 1971

Dal 18 ottobre al 7 gennaio 2018 una grande rassegna con un’ampia selezione delle opere più celebri dell’artista provenienti dalla Rosini Gutman Collection di Riccione

PALERMO –  Il 18 ottobre apre a Palazzo Sant’Elia di Palermo la mostra Andy Warhol – L’Arte di essere famosi” ,  180 pezzi, opere uniche, multipli ed oggetti d’arte, che abbracciano gran parte dell’intero percorso artistico ed iconografico del padre della Pop Art, dal 1957 al 1987.

La pop art è un modo di amare le cose, sosteneva Warhol, l’arte dunque va  consumata, come ogni oggetto commerciale. Va replicata, all’infinito, mutando i contorni ma non i temi, accendendo e spegnendo i colori. Warhol estrapola dalla realtà oggetti feticcio e soggetti icone del secondo ‘900, immagini simbolo della società dei consumi. Ma ogni icona va masticata, ingoiata, copiata e rigettata, in maniera tale da svuotarla da ogni significato. Una delle elaborazioni più efficaci di Warhol è proprio il concetto di serie, Warhol cerca di assimilare la serialità all’ambito artistico, facendone oggetto stesso di ricerca. Ecco allora spiegati lavori come The Flowers, oppure Mao, Marilyn Monroe, Mick Jagger, Liza Minnelli, la principessa Diana. 

La mostra, organizzata da Fondazione Sant’Elia, Rosini Gutman Foundation e Dgma – Delilah Gutman Music Arts, sarà visitabile fino al 7 gennaio 2018.

Vademecum

Dal 19 Ottobre 2017 al 07 Gennaio 2018
Palermo, Palazzo Sant’Elia
Biglietti: intero € 6 | ridotto € 5. Ridotto € 3 se con ingresso Le Vie dei Tesori
Info: foundation@rosinigutman.com

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Il lavoro come va fotografato

Bologna. Inaugura il 12 ottobre la terza edizione di «Foto/Industria», atteso evento che Fondazione Mast dedica a cadenza biennale alla fotografia dell’industria e al rapporto, sia esso sociale, economico, politico o filosofico, tra l’uomo e il lavoro. Sotto la direzione artistica, fin dagli inizi nel 2013, di François Hébel, storico direttore dei «Rencontres de la Photographie» di Arles e curatore di dodici delle quattordici mostre in programma, la manifestazione coinvolgerà, oltre a quella del Mast, tredici sedi storiche di Bologna, in un percorso che porterà in città tra i nomi più significativi della fotografia internazionale. Questa edizione, dal titolo «Etica ed estetica del lavoro», interroga e pone l’accento su come, nelle parole di Hebel, «l’identità dei grandi fotografi possa nutrirsi di progetti concepiti e realizzati per l’impresa e come il gioco di illusioni prodotto dalla fotografia, che sappiamo essere soggettiva, possa essere applicato al mondo del lavoro e della produzione». Esplorando geografie, temi e protagonisti del mondo della civiltà industriale, Foto/Industria persegue l’obiettivo di consolidare la missione imprenditoriale e culturale della Fondazione Mast, che si propone come piattaforma di condivisione e dialogo tra impresa e comunità.All’interno del palinsesto, si segnalano le due grandi mostre curate dal Urs Stahel, dal 2013 responsabile della collezione di fotografia industriale e delle attività espositive della Fondazione: «Macchina & Energia» di Thomas Ruff (aperta fino al 14 gennaio), tra i massimi esponenti della fotografia contemporanea tedesca, e «Sviluppare il futuro» dell’artista italiano Claudio Valsecchi, allestite rispettivamente nella PhotoGallery della fondazione e nell’Ex Ospedale degli Innocenti. Attorno ai temi del lavoro e del fare, oggi sempre più di cruciale urgenza e interesse collettivo, saranno incentrati anche i progetti espositivi che animeranno il centro storico di Bologna fino al 19 novembre. Da una selezione di opere inedite di Alexander Rodcenko, maestro della fotografia costruttivista russa, ai paesaggi industriali del ceco Josef Koudelka; dai bambini al lavoro per le strade di Napoli negli anni Settanta di Mimmo Jodice, alla solitudine degli impiegati di oggi nello sguardo di un giovane emergente come lo svedese Mårten Lange. Non mancano le più recenti sperimentazioni in campo robotico e astronautico, siano esse documentate dal francese Vincent Fournier o costruite nelle pratiche di messinscena dello spagnolo Joan Fontcuberta. E ancora, immancabile un progetto dedicato alla fotografia anonima, con fotografie del primo Novecento provenienti dalla Collezione Walther che raccontano di una cittadina americana costruita per l’estrazione del carbone, contrappunto alla serie «American Power» di Mitch Epstein che, a distanza di un secolo, evidenzia come la produzione di energia continui a essere protagonista del medesimo paesaggio. Manifestazione unica nel suo genere, nei suoi 39 giorni di apertura «Foto/Industria» sarà arricchita da un programma di incontri, visite guidate con artisti, tavole rotonde, laboratori per bambini, proiezioni, performance teatrali e concerti.

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Sky Arte HD. Artbox, riflettori accesi sugli “Ambienti” di Lucio Fontana

Sky Arte HD. Artbox, riflettori accesi sugli

Giovedì 19 ottobre alle ore 19:45 il documentario ci porta alla scoperta della mostra ospite del Pirelli HangarBicocca di Milano

Gli  Ambienti di Lucio Fontana sono una componente del suo percorso creativo ancora poco noto, rimasto a lungo in una dimensione secondaria, rispetto ai suoi celebri tagli.

Il documentario che Sky Arte HD presenta nel corso di Artbox, il magazine di attualità dedicato alle arti visive, permetterà di accendere i riflettori sulla mostra dedicata appunto agli Ambienti, attualmente ospitata al  Pirelli HangarBicocca di Milano, con la narrazione di Anna Bonaiuto.

Numerosi i punti di vista che ritroveremo nel lungometraggio,  dalle curatrici Marina Pugliese e Barbara Ferriani, che hanno dedicato anni di ricerche per ricostruire gli Ambienti in maniera fedele, a Vicente Todolí, curatore e direttore artistico di Pirelli HangarBicocca, che spiega perché Fontana sia ancora oggi un artista assolutamente contemporaneo. Infine Paolo Laurini, vicepresidente della Fondazione Lucio Fontana, racconterà la personalità di Fontana. 

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Artissima 2017, online il catalogo digitale

Artissima 2017, online il catalogo digitale

A due settimane dall’inaugurazione dell’evento viene lanciata la piattaforma digitale artissima.art dove si potranno esplorare in anteprima le gallerie, gli artisti e le opere della fiera

TORINO – Fedele alla sua identità sperimentale, ricercata e innovativa, Artissima, Internazionale d’Arte Contemporanea, che apre la sua 24esima edizione a Torino dal 3 al 5 novembre 2017, lancia la piattaforma Artissima Digital, un progetto sviluppato con il sostegno di Compagnia di San Paolo, per trasformare la fiera in un ecosistema digitale, vivo e partecipato anche dopo l’evento.

Grazie al catalogo digitale ogni visitatore potrà esplorare la fiera virtualmente e studiarne i contenuti. Registrandosi poi potrà attivare una propria area dedicata in cui salvare le opere, le gallerie e gli artisti che più lo affascinano, creando così la sua personale ‘collezione virtuale’.  L’iniziativa è inoltre arricchita anche da un’ agenda online che, interagendo con la wishlist, consente agli utenti registrati di archiviare gli eventi favoriti: talk, visite guidate, premiazioni e incontri. 

Artissima Digital offre inoltre alla fiera la possibilità di dialogare e coinvolgere audience diverse attraverso rubriche social che accompagneranno il pubblico tutto l’anno (#ArtissimaRewind). Il blog della fiera ospita invece i contributi della redazione di #ArtissimaLive, una piattaforma condivisa dove riviste on-line, blogger, siti web di settore collaborano alla creazione di contenuti prodotti in diretta nei giorni dell’evento. Quest’anno la rosa dei partecipanti – coordinati da Elena Bordignon – comprende: ATPdiary (Milano); Art Dependence (Anversa); Aujourd’hui Magazine (Lisbona); Fruit of the forest (Miami e Milano); Kabul Magazine (Milano); The Exhibitionist (USA).

Artissima infine introduce per la prima volta anche la #SocialRoom, spazio fisico in cui il pubblico digitale della fiera potrà ricaricare i propri dispositivi, trovando un ambiente ricco di stimoli e suggestioni.

Vademecum

ARTISSIMA 2017 Internazionale d’Arte Contemporanea
3-4-5 novembre 2017
OVAL – Lingotto Fiere
T +39 011 19744106
www.artissima.it | info@artissima.it
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