Infrarossi e analisi al microscopio digitale per ”La ragazza con l’orecchino di perle” di Vermeer

Infrarossi e analisi al microscopio digitale per ”La ragazza con l'orecchino di perle

Dal 26 febbraio all’11 marzo la tela sarà esaminata con le tecnologie più sofisticate per svelare la tecnica pittorica e i materiali usati dall’artista. Tutte le fasi dell’operazione saranno diffuse su uno schermo multimediale

AMSTERDAM – La “Gioconda del Nord”, come è stata ribattezzata “La ragazza con l’orecchino di perle”, opera simbolo di Jan Vermeer (1632-1675), verrà sottoposta a una serie di analisi non invasive che serviranno a svelare alcuni segreti relativi alla pittura dell’artista olandese. 

Per eseguire le ricerche, il celebre dipinto, conservato al  Mauritshuis dell’Aja, verrà spostato, dalla sala in cui à abitualmente esposto, in un laboratorio appositamente allestito, con pareti in vetro. 

Le ricerche, che comprenderanno raggi X, tomografia, raggi infrarossi e microscopio digitale, hanno l’obiettivo di rivelare la tecnica pittorica usata da Vermeer e conoscere meglio i pigmenti, l’olio e gli altri materiali usati per dipingere. Tutte le fasi dell’operazione saranno diffuse su uno schermo multimediale.  La ricerca partirà tra qualche settimana e sarà realizzata da un team di ricercatori, tra scienziati e storici dell’arte. 

L’opera è stata esaminata l’ultima volta quasi 25 anni fa, nel 1994, in occasione di un intervento di restauro. Nel 2006 il pubblico olandese l’ha eletta come il dipinto più bello dei Paesi Bassi. 

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