Mercoledì 23 e giovedì 24 maggio 2018 conferenza alla Biblioteca Angelica di Roma e all’American Academy in Rome
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ROMA – La Notte dei Musei …
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FIRENZE – “L’Italia a Hollywood” è il titolo della mostra che, prendendo spunto dal racconto autobiografico di Salvatore Ferragamo,indaga il fenomeno migratorio e l’influenza esercitata dal mito e dalla cultura italiana in California.
Fonte di ispirazione per questo progetto espositivo sono gli anni dal 1915 al 1927, trascorsi da Salvatore Ferragamo negli Stati Uniti, in particolar modo a Santa Barbara in California. Durante questo periodo lo stilista collaborò con i registi più famosi del tempo, come David Wark Griffith e Cecil B. DeMille. Sono anche gli anni dell’apertura dell’Hollywood Boot Shop, il negozio in Hollywood Boulevard frequentato da star del calibro di Mary Pickford, Pola Negri, Charlie Chaplin, Joan Crawford, Lillian Gish e Rodolfo Valentino.
Il percorso espositivo, sviluppato come la trama di un film, focalizza l’attenzione sul mondo dell’arte, dell’artigianato e dello spettacolo, aree d’interesse privilegiate dalla creatività di Ferragamo. A rendere l’idea di trovarsi su un set cinematografico contribuisce l’allestimento scenografico di Maurizio Balò, che trae ispirazione dagli studios americani degli anni Venti. Sono questi gli anni in cui il cinema muto italiano fornisce a Hollywood potenziali divi come Lido Manetti, Tina Modotti, Frank Puglia e Lina Cavalieri, quest’ultima presente in mostra attraverso quaranta dei trecento celebri ritratti che di lei fece su piatti di ceramica Pietro Fornasetti. Altri giovani italiani, come Rodolfo Valentino, si impongono col loro fascino personale, dando origine al moderno divismo.
Attraverso fotografie, spezzoni di film, oggetti, abiti e raffigurazioni artistiche, la mostra illustra le relazioni e il ruolo svolto dagli Italiani e dall’arte italiana nella nascita del cinema muto, ma guarda anche all’argomento con occhio contemporaneo. Ne è infatti parte integrante il progetto Two Young Italians in Hollywood, curato da Lo Schermo dell’Arte Film Festival, che prevede il coinvolgimento di due giovani artisti italiani che lavorano a Los Angeles. Manfredi Gioacchini e Yuri Ancarani sono i due artisti che hanno realizzato una serie fotografica e una video installazione in continuità ideale con quel tema.
Una sala interamente dedicata a Salvatore Ferragamo chiude il percorso della mostra. Qui verrà ricostruito fedelmente il negozio che il grande artigiano italiano aprì a Hollywood nel 1923. L’allestimento sarà accompagnato da una videoinstallazione che riprodurrà elementi reali della vita a Hollywood negli anni Venti, quando era poco più di un paesino.
L’intervento, atteso da anni, consisterà nel ripristinare la leggibilità dell’opera alterata da sollevamenti e micro cadute del colore, alterazioni dovute a precedenti interventi, fenditure nel legno
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