Torino. Luci d’artista, vandali nuovamente all’attacco delle installazioni luminose

Torino. Luci d'artista, vandali nuovamente all'attacco delle installazioni luminose

Danneggiate le panchine luminose di Jeppe Haien. La scorsa settimana invece era stata presa d’assalto l’installazione di Vanessa Safasi

TORINO –  Dopo i “coni gelato” luminosi di Vanessa Safasi, presi a sassate lo scorso fine settimane nel quartiere delle Vallette, alla periferia di Torino, si è verificato un nuovo attacco vandalico contro un’altra installazione luminosa. Questa volta ad essere state danneggiate sono le panchine luminose di Jeppe Haien, nei giardini Allievo di via Roccavione, all’angolo con via Stradella. Ignoti hanno tolto il  bordo di metallo del basamento delle panchine e hanno asportato alcuni cavi. 

E’ la prima volta quest’anno che le Luci d’Artista migrano nelle zone più periferiche della città. Dopo il raid vandalico della scorsa settimana, la sindaca di Torino, Chiara Appendino, commentava in un post su Fb “Danno e beffa nei confronti di tutti cittadini, ancor prima che dell’amministrazione”. “Da che era stato portato avanti un tentativo, seppur simbolico, di ridare luce e colore a quella piazza, ci siamo svegliati stamattina con uno spettacolo, se possibile, ancor più desolante del precedente – scriveva Appendino – quando abbiamo scelto di riportare cultura e bellezza nelle periferie attraverso l’installazione delle Luci d’Artista lo abbiamo fatto con un intento ben preciso: dimostrare che Torino è una grande città, dove non ci sono zone di serie B, dove l’arte, la cultura e la bellezza sono un diritto di tutte e tutti”.

Luca Beatrice, invece, presidente del Circolo dei Lettori, con un suo commento, sempre su Facebook, aveva scatenato una vera e propria bufera, affermando: “Per decenni  le Lucid’Artista sono state rispettate e amate dai torinesi. Ora a qualcuno, per puro spirito demagogico, è venuto in mente di portarle in periferia. Ci sono luoghi dove la bellezza e la cultura non arrivano”. La visione, in qualche modo “elitaria” di Beatrice aveva sollevato numerose polemiche a partire dall’assessora alla Cultura della Città di Torino, Francesca Leon, che si chiedeva : ”Può un’istituzione come il circolo dei lettori essere presieduta da chi predica l’esclusione e la marginalizzazione come necessaria?”, mentre il il vice sindaco di Torino, Guido Montanari, aveva definito il post di Beatrice “triste e incommentabile”. “Identificare un intero quartiere con alcuni delinquenti è davvero operazione di basso profilo  aveva sottolineato Montanari – Stupisce che tali argomentazioni siano portate avanti da chi qualche strumento, appunto culturale, dovrebbe averlo…”.

Il nuovo episodio ovviamente andrà sicuramente ad alimentare ulteriormente la discussione sull’utilità o la necessità di portare arte in periferia.

Nel frattempo Marco Novello, presidente della Circoscrizione 5, sottolinea “Non credo sia un’azione contro l’opera. Gli atti vandalici e i furti nei giardini, purtroppo, sono all’ordine del giorno”, evidenziando un problema ben più grave e radicato nel territorio.

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Paris Photo celebra la fotografia documentaria

Parigi. Uno scatto di Lise Sarfati fa da portavoce alla nuova edizione di Paris Photo dedicata quest’anno alla fotografia documentaria. «Ancora più degli anni passati si registra tra i fotografi la tendenza a prendere posizioni politiche e documentariste, talvolta reinterpretandole», ha sottolineato Florence Bourgeois, direttrice della rassegna. Lo scatto «tra realtà e finzione» della fotografa algerina (nata a Oran nel 1958) è tratto dalla serie «Oh man» del 2012-13 (esposta dalla galleria Particulière-Foucher Biousse, Parigi) e mette in scena un uomo solo nelle strade deserte di Los Angeles. Secondo gli organizzatori della rassegna esso «rappresenta bene la lenta mutazione che integra il documentario a una meticolosa scenografia, ricordando i lavori di artisti contemporanei come Jeff Wall». La 21ma edizione della fiera internazionale della fotografia d’arte si tiene dal 9 al 12 novembre al Grand Palais. I numeri di quest’anno: 190 sono gli espositori (di cui 48 presenti per la prima volta), 160 le gallerie e 30 gli editori, per 30 Paesi rappresentati. Tra le gallerie della sezione principale figurano alcune italiane: Galleria Continua di San Gimignano, Paci di Brescia, Photo&Contemporary di Torino, Lia Rumma di Milano e Louise Alexander di Porto Cervo, le ultime due alla prima partecipazione. Nella lista degli editori Damiani di Bologna e Contrasto di Roma. Le installazioni e le opere sensoriali e di grande formato della sezione «Prismes» occupano il Salon d’Honneur del Grand Palais. In questo spazio una mostra è dedicata al reporter di guerra Gilles Caron, ucciso in Cambogia nel 1970. Per la prima volta Paris Photo propone anche una sezione «Film/Video». In programma, il 10 novembre, in collaborazione con le gallerie Lia Rumma e Caroline Smulders (Parigi), viene proiettato il film «VB62» realizzato nel 2008 da Vanessa Beecroft nella Chiesa dello Spasimo a Palermo. La rassegna presenta 29 mostre personali. Per citarne qualcuna, alla galleria Danziger (New York) si può vedere l’intensa «Carnival Strippers» di Susan Meiselas, una serie che la fotografa americana ha realizzato tra il 1972 e il 1975 tra le ballerine di striptease. Da Grimm (Amsterdam) è invece esposto «Imperial Courts», un lavoro sulle gang di Los Angeles che l’olandese Dana Lixenberg ha seguito per più di 20 anni. La Paci allestisce gli ultimi lavori dell’olandese Teun Hocks, esponente della fotopittura surrealista, mentre Louise Alexander propone la street photography in bianco e nero di Guy Bourdin, più noto come fotografo di moda. Chi volesse può fare la visita attraverso gli occhi di Karl Lagerfeld: il direttore artistico di Chanel, fotografo dal 1982, è stato infatti invitato a pensare e segnalare un percorso personale tra gli stand e le loro migliaia di opere.

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Parma. Ettore Sottsass. Oltre il design

Ettore Sottsass. Senza titolo. Composizione con elementi di arredo, senza data

Il titolo dell’esposizione, ospitata al Centro studi e Archivio della comunicazione (Csac) rimanda al metodo di lavoro proprio di Sottsass, che travalica la specificità della sua attività di designer verso una visione più allargata, in cui il disegno ha una centralità assoluta

PARMA – L’Abbazia di Valserena, sede del Centro studi e Archivio della comunicazione (Csac) dell’Università di Parma ospita, dal 18 novembre 2017 all’8 aprile 2018, “Oltre il design”, la mostra dedicata a Ettore Sottsass in occasione del centenario della sua nascita. 

Il titolo dell’esposizione rimanda al metodo di lavoro proprio di Sottsass, che travalica la specificità della sua attività di designer verso una visione più allargata, in cui il disegno ha una centralità assoluta, come strumento di progettazione ma prima e soprattutto come momento di riflessione e di verifica formale.

In mostra materiali che vanno dalle prime prove al Politecnico di Torino, al confronto con la ricerca artistica degli anni ’40, ’50 e ‘60; dal progetto grafico, che attraversa tutta la sua ricerca sino alla stagione dell’incontro con la cultura beat e radicale, al progetto di architettura e degli oggetti; dalla sua ricerca sulla configurazione dello spazio del lavoro, di quello domestico, espositivo o teatrale, fino alle sue collaborazioni con aziende quali Olivetti, Bitossi Ceramiche e Poltronova. 

La rassegna è arricchita da un catalogo del fondo Ettore Sottsass 1939-1978, frutto di un ampio lavoro di catalogazione e digitalizzazione del materiale donato dall’autore al Csac nel ’79 e consistente in quasi 14mila materiali progettuali (schizzi, bozzetti e disegni) e 24 sculture. 

Vademecum

CSAC – CENTRO STUDI E ARCHIVIO DELLA COMUNICAZIONE
Strada Viazza di Paradigna, 1 Abbazia di Valserena – Parma – Emilia-Romagna
dal 18/11/2017 – al 08/04/2018
Vernissage: 18/11/2017
Orari: Da martedì a venerdì 9.30-15.00 Sabato e domenica 10.00-19.00
Biglietti: 10 euro Riduzioni per gruppi, giovani sotto i 18 anni, studenti, docenti e persone con disabilità. Gratuità per i bambini sotto i 12 anni. per tutte le riduzioni e informazioni aggiornate: http://www.csacparma.it/visita/

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Abu Dhabi. Terminato il corso tenuto dai caschi blu della cultura italiani

Il generale Fabrizio Parrulli, comandante del nucleo dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale

Il corso dal titolo “Protezione del patrimonio culturale” è stato organizzato nell’ambito del protocollo di collaborazione Technical arrangement, siglato nel marzo 2016, tra il comando generale dell’arma dei Carabinieri e la polizia di Abu Dhabi (Pad)

ABU DHABI – Si è svolto nei giorni scorsi, a Abu Dhabi, il corso “Protezione del patrimonio culturale” tenuto dai caschi blu della cultura italiani alla polizia turistica degli Emirati Arabi Uniti. 

L’addestramento, cominciato il 29 ottobre e terminato il 9 novembre con la consegna dei diplomi, ha permesso di diffondere le conoscenze e le esperienze acquisite dal comando Carabinieri tutela patrimonio culturale, nei suoi quasi 50 anni di attività. E’ stato presentato il modello italiano di tutela del patrimonio culturale, a partire dalla normativa di settore e le convenzioni internazionali fino ad arrivare alla banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti. Sono stati inoltre illustrate le attività preventive e repressive intraprese per salvaguardare i beni culturali dalle calamita’ naturali e dalle azioni criminali dell’uomo. 

Durante il corso, in particolare, sono stati analizzati alcuni casi di studio di attività investigative transnazionali condotte per la repressione del traffico illecito di beni archeologici. Al termine dell’iniziativa, conclusa con la cerimonia di consegna dei diplomi, il comandante dei Carabinieri tutela patrimonio culturale, Fabrizio Parrulli, e il direttore del Criminal investigation directorate, Tarek Al Ghool, si sono incontrati per verificare ulteriori forme di collaborazione, tra cui la realizzazione, negli Emirati Arabi Uniti, di una banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti sul modello di quella italiana. 

Il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, come riferisce una nota del Mibact, ha commentato: “Il corso di Abu Dhabi, così come tutti gli interventi di formazione condotti finora all’estero, conferma il prestigio internazionale dei caschi blu della cultura italiana e il ruolo riconosciuto in tutto il mondo a questo reparto specializzato nella tutela del patrimonio culturale”. 

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Lo sguardo di Pietro Canonica sulla Prima Guerra Mondiale

Modello dell'Alpino in gesso - particolare. Si noti la patinatura a bronzo del volto e la vera piuma del cappello

Al Museo Pietro Canonica a Villa Borghese la cruda realtà della guerra è raccontata con occhio realistico e poetico attraverso 30 opere, nuove acquisizioni, fotografie e una sezione dedicata agli “umili eroi” della guerra

ROMA –  Realismo e Poesia. Lo sguardo di Pietro Canonica sulla Prima Guerra Mondiale è il titolo della mostra che sarà aperta al pubblico dal 15 novembre 2017 al 7 gennaio 2018, al Museo Pietro Canonica a Villa Borghese, uno dei luoghi privilegiati delle memorie della grande guerra. 

La casa-museo ospita infatti una ricca collezione di sculture commemorative della prima guerra mondiale, opera dello scultore Pietro Canonica (1869-1959), e conserva nel suo archivio foto e documenti di grande interesse storico documentario. 

Canonica, negli anni ’20 e ’30 del Novecento, fu tra gli artisti più prolifici nella realizzazione di monumenti dedicati ai caduti e le sue opere ornano le piazze e i giardini di molte città italiane. 

L’esposizione, a cura di Bianca Maria Santese e Carla Scicchitano, intende mettere in evidenza, nell’ambito della collezione permanente del museo, costituita principalmente da modelli, studi e bozzetti delle opere realizzate dal Maestro e collocate nel mondo, quelle realizzate in memoria del primo conflitto mondiale. Si tratta di circa 30 opere, tra bozzetti e modelli in gesso di varie dimensioni, testimonianza dei monumenti all’Artiglieria di Torino, ai caduti di Benevagienna, all’Alpino di Courmayeur, all’Arco della Vittoria di Bolzano, solo per citarne alcuni, mentre nel piazzale antistante il museo sono collocati i monumenti all’Alpino e all’Umile Eroe. 

L’esposizione è integrata dalle nuove acquisizioni del museo: due ritratti inediti in bronzo, un tondo a bassorilievo di Canonica e un altro piccolo bassorilievo di Enrico Malvani, generale di Cavalleria nella prima guerra mondiale, scultore e stretto collaboratore di Pietro Canonica, esperto nella modellazione dei cavalli, di cui era un profondo conoscitore. 

È inoltre esposto il ricco materiale fotografico d’archivio relativo alle opere e ai modelli conservati nel museo, ma anche foto inviate da molti comuni a testimonianza dei monumenti presenti in tutta Italia.

Vademecum

Realismo e Poesia. Lo sguardo di Pietro Canonica sulla Prima Guerra Mondiale
Museo Pietro Canonica, Viale Pietro Canonica 2,
(Piazza di Siena) Villa Borghese, Roma
Apertura al pubblico 15 novembre 2017 – 7 gennaio 2018
Inaugurazione 14 novembre 2017, ore 11.00
Orario Museo martedì – domenica ore 10.00 – 16.00. La biglietteria chiude mezz’ora prima; 24 e 31 dicembre 10.00-14.00
Giorni di chiusura: lunedì, 25 dicembre; 1° gennaio
Ingresso gratuito
Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Info Mostra Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
www.museocanonica.it; Twitter: @museiincomune

 

 

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“Milano e la mala” a Palazzo Morando di Milano

“Milano e la mala

L’esposizione, curata da Stefano Galli, analizza e ripercorre la nascita e l’affermazione della criminalità a Milano, tra la fine degli anni Quaranta e la metà degli anni ottanta, attraverso un percorso espositivo ordinato cronologicamente

MILANO – Dal 9 novembre 2017 all’11 febbraio 2018 Palazzo Morando | Costume Moda Immaginedi Milano ospita la mostra Milano e la mala. Storia criminale della città, dalla rapina di via Osoppo a Vallanzasca, a cura di Stefano Galli.

Si tratta del nuovo appuntamento espositivo di Palazzo Morando iniziato con “Milano tra le due guerre. Alla scoperta della città dei Navigli attraverso le fotografie di Arnaldo Chierichetti” (2013) e proseguito con “Milano, città d’acqua” (2015) e “Milano, storia di una rinascita. 1943-1953 dai bombardamenti alla ricostruzione” (2016). 

Questa serie di iniziative hanno lo scopo di raccontare il capoluogo meneghino a partire dalla sua storia, dalla sua specificità, dalle sue vicende sociali, capaci di trasformare in modo radicale il volto della città.

La nuova esposizione analizza e ripercorre la nascita e l’affermazione della criminalità a Milano, tra la fine degli anni Quaranta e la metà degli anni ottanta, attraverso un percorso espositivo ordinato cronologicamente.

Si parte dalla fine della seconda guerra mondiale, passando attraverso la famosa rapina di via Osoppo del 1958, definita “il colpo del secolo”: l’assalto di sette uomini a un portavalori che si impossessò di un bottino di oltre 614 milioni di lire senza neppure sparare un colpo.  L’episodio rappresentò l’apice della Ligera, una forma di delinquenza tutta milanese che ebbe origine già nel XIX secolo, composta da piccoli gruppi di criminali e spesso “romanticamente” ricordata anche nelle canzoni popolari.

Nel ventennio 1960-1980 si avviò invece una nuova forma criminale strutturata in gruppi omogenei – anche di stampo mafioso – diretta al controllo del gioco d’azzardo, della prostituzione e, infine, del traffico degli stupefacenti. Tra i protagonisti di questa stagione nomi del calibro di Francis Turatello, Angelo Epaminonda, Renato Vallanzasca, che evocano nei ricordi dei milanesi atmosfere da Far West.

L’esposizione documenta tutte queste atmosfere, oltre a riportare in primo piano i quartieri della malavita: il Giambellino, l’Isola, la casba di via Conca del Naviglio e il Ticinese.

Un importante e ulteriore approfondimento è rivolto agli eroici rappresentanti delle forze dell’ordine, in primis il commissario Mario Nardone e il futuro questore Achille Serra.

L’esposizione chiude idealmente con la sezione dedicata a Renato Vallanzasca, il bandito della Comasina, ultimo rappresentante di una malavita milanese che dai primi anni ottanta lascerà il passo a nuove e più cruente forme di criminalità.

Vademecum

Dal 09 Novembre 2017 al 11 Febbraio 2018
Milano, Palazzo Morando | Costume Moda Immagine
Lunedì: chiuso; Martedì, mercoledì e venerdì: 10.00-19.00; giovedì: 10.00-22.30; sabato e domenica: 10.00-19.30
Biglietti: intero: € 10, ridotto: € 8 (studenti under 26, over 65, disabili, gruppi adulti e tutte le convenzioni), gratuito bambini da 0 a 6 anni, guide turistiche (Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria), accompagnatori di disabili; giornalisti accreditati; possessori Abbonamenti Musei Lombardia Milano
Info: +39 327 8953761
segreteria@spiraledidee.com
www.mostramalamilano.it

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Da Donizetti a Verdi: la grande Opera ai Musei Capitolini

Da Donizetti a Verdi: la grande Opera ai Musei Capitolini

Sabato 11 novembre apertura serale domenica 12 al Museo Carlo Bilotti la musica di Gustav Mahler

ROMA – La grande tradizione operistica sarà protagonista della nuova apertura straordinaria dei Musei Capitolini. Sabato 11 novembre dalle 20 alle 24 (ultimo ingresso ore 23 – biglietto del costo simbolico di un euro) l’iniziativa Nel week-end l’arte si anima proporrà ai visitatori lo spettacolo Da Donizetti a Verdi realizzato in collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma e il suo progetto di avviamento professionale “Fabbrica” Young Artist Program.

Anche il prossimo fine settimana sarà arricchito dagli eventi di MIX Incontriamoci al museo, il progetto di attività finalizzate alla valorizzazione del patrimonio artistico museale e all’aggregazione del pubblico. I visitatori avranno l’opportunità di assistere ad altri due appuntamenti del percorso tematico Incontro con gli scrittori curato da Lorenzo Pavolini. Sabato 11 novembre alle ore 19 Dacia Maraini leggerà davanti al pubblico dell’Auditorium dell’Ara Pacis la sua Intervista sulla Pace mentre domenica 12 novembre alle ore 11.30 presso il Museo delle Mura l’autore Marco Lodoli proporrà uno scritto inedito intitolato Le mura di Roma.

Le due giornate rientrano nell’iniziativa “Nel week-end l’arte si anima” promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura. La programmazione è frutto della collaborazione con importanti istituzioni culturali cittadine quali: Casa del Jazz, Fondazione Musica per Roma, Teatro di Roma, Fondazione Teatro dell’Opera, Accademia Nazionale di Santa Cecilia e con le Orchestre dell’Università Roma Tre e di Sapienza Università di Roma.

Il percorso tematico “Incontro con gli scrittori” rientra nel progetto “MIX – Incontriamoci al museo” (promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura, finanziato dalla Regione Lazio con la legge n. 26 del 23 ottobre 2009 – Avviso pubblico finalizzato allo sviluppo dei sistemi di servizi culturali) e nel programma di “Contemporaneamente Roma 2017” promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale.

MUSEI CAPITOLINI

Sabato 11 novembre 

PROGRAMMA

DA DONIZETTI A VERDI

A cura del Teatro dell’Opera di Roma

Con: Irida Dragoti (mezzosoprano); Sara Rocchi (mezzosoprano); Domenico Pellicola (tenore); Timofei Baranov (baritono).

Pianoforte: Edina Bak

Ore 20.15 e 21.45 | Esedra di Marco Aurelio

Timofei Baranov | Da Poliuto, G. Donizetti – Di tua beltade immagine                          

Irida Dragoti | Da La Favorita, G. Donizetti – O mio Fernando                              

Sara Rocchi | Da Lucrezia Borgia, G. Donizetti – Nella fatal di Rimini

Ore 20.45 e 22.15 | Pietro da Cortona

Domenico Pellicola | Da Il Duca d’Alba, G. Donizetti – Angelo casto e bel                    

Timofei Baranov | Da Don Carlo, G. Verdi – Per me giunto                                            

Sara Rocchi | Da Un Giorno di Regno, G. Verdi – Ah, non m’hanno ingannata…        

Ore 21.15 e 22.45 | Salone Palazzo Nuovo

Domenico Pellicola | Da Luisa Miller, G. Verdi – Quando le sere al placido                  

Timofei Baranov | Da La Traviata, G. Verdi – Di Provenza, il mar, il suol                      

Irida Dragoti | Da Il Trovatore, G. Verdi – Stride la vampa                           

Ore 23.15 | Esedra di Marco Aurelio – FINALE

Irida Dragoti, Sara Rocchi, Domenico Pellicola, Timofei Baranov | L’Orgia, G. Rossini                                     

MUSEO CARLO BILOTTI – ARANCIERA DI VILLA BORGHESE

Domenica 12 novembre ore 11.30

L’appuntamento con il concerto gratuito di domenica 12 novembre alle ore 11.30 sarà dedicato alla musica di Gustav Mahler. Organizzata in collaborazione con Roma Tre Orchestra la performance di Andrea Feroci e Francesco Micozzi presso il Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese si concentrerà sulla celebre Sinfonia n. 1.

In programma: G. Mahler: Sinfonia n. 1, nella versione per pianoforte a quattro mani di Bruno Walter. Labor Limae

Con: Andrea Feroci; Francesco Micozzi (pianoforte)

MIX INCONTRIAMOCI AL MUSEO – INCONTRO CON GLI SCRITTORI

AUDITORIUM DELL’ARA PACIS | Sabato 11 novembre ore 19.00

INCONTRO CON DACIA MARAINI

“Intervista sulla Pace”

Ingresso gratuito – Prenotazione obbligatoria allo 060608.

130 posti

MUSEO DELLE MURA | Domenica 12 novembre ore 11.30

INCONTRO CON MARCO LODOLI

“Le mura di Roma”

Ingresso gratuito – Prenotazione obbligatoria allo 060608. 40 ingressi di cui 15 seduti

Il posto a sedere verrà assegnato in ordine di arrivo

CONTEST

Continua anche “Museum Social Club – Edizione Weekend”, contest gratuito dedicato ad artisti emergenti tra i 18 e i 30 anni attivi nell’ambito della danza, della musica e del teatro. Per partecipare alle prossime edizioni (nuova scadenza 21 novembre) è sufficiente inviare una mail e un video di presentazione all’indirizzo social@museiincomuneroma.it. Ogni mese i momenti performativi più votati sulla pagina ufficiale Facebook (fino a un massimo di quattro) potranno andare in scena durante uno degli eventi del fine settimana. Info e regolamento al seguente indirizzo: http://www.museiincomuneroma.it/servizi/news/contest_museum_social_club_edizione_weekend

Vademecum

NEL WEEK-END L’ARTE SI ANIMA
Musei Capitolini
Piazza del Campidoglio, Roma
aperti ogni sabato dalle 20 alle 24 (ultimo ingresso ore 23)
Ingresso 1 euro
Piccoli musei a ingresso gratuito
Tutti i week-end di novembre in programma eventi e concerti
Info
Tel 060608 – www.museiincomuneroma.it
Facebook @Museiincomuneroma
Twitter @museiincomune
Instagram @Museiincomuneroma
#ArtWeekEnd

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Sky arte Hd. La serata all’insegna dell’arte di giovedì 9 novembre

Diego Velázquez, Il venditore di acqua

Giovedì 9 novembre ancora una serata ricca di appuntamenti su Sky Arte Hd. Si comincia con Artbox, il magazine di attualità dedicato alle arti visive e si prosegue con Art Buffet ‒ I capolavori in cucina

La prima parte dell’episodio di Artbox ci conduce a Siena, nell’antico complesso di Santa Maria della Scala, dove è allestita la grande mostra sul pittore Ambrogio Lorenzetti, che fa emergere la grandezza e la genialità dell’artista senese, tra i più grandi della sua epoca.

Si prosegue con la visita alla Collezione Maramotti di Reggio Emilia dove sono esposti i disegni su tela della piemontese-newyorkese Luisa Rabbia, e poi ancora verso la Fondazione Bisazza, vicino a Vicenza, che ospita gli scatti di Nobuyoshi Araki.

Chiudono la puntata le opere di pittura fluorescente realizzate al buio di Raimondo Galeano, in occasione della Biennale di Venezia. La recensione d’autore infine è affidata ad Achille Bonito Oliva. 

A seguire alle 20:45, Sky Arte propone nell’ambito della serie Art Buffet ‒ I capolavori in cucina, un episodio ispirato alle opere più emblematiche di Diego Velázquez, Il venditore di acqua, una tela che sintetizza le tre età della vita, mettendo la brocca d’acqua in primo piano.  Lo chef Herraiz darà vita a un piatto leggero e dai sapori immediati, lasciandosi guidare dall’altrettanto incisiva composizione del dipinto.

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L’arte sui giornali. La rassegna stampa di oggi

Un museo non si giudica dal solo bilancioTre ricercatori dell’Università Ca’ Foscari hanno sviluppato a partire dalla realtà dei musei veneziani un metodo di valutazione dei musei più complesso, che non guarda solo ai conti ma coinvolge diversi altri punti di forza e di debolezza. [La Stampa]Prospettiva Ejzenstejn agli UffiziPer la prima volta gli Uffizi di Firenze si aprono, su iniziativa del direttore Eike Schmidt, alla contaminazione con il cinema con una mostra dedicata a Ejzenstejn, rivoluzionario artista del cinema sovietico. [Corriere della Sera]All’asta il bozzetto della «Libertà» All’asta da Christie’s a Londra il prossimo 14 dicembre il bozzetto a olio del capolavoro di Eugène Delacroix «La libertà guida il popolo», eseguito nel 1830. Stima iniziale tra i 700mila euro e un milione. [la Repubblica]Cultura usa&gettaGiovanni De Luca riflette sulla logica degli eventi culturali contemporanei, dove gli spazi pubblici vengono «cannibalizzati» dagli eventi, e l’immediatezza prevale sugli investimenti di lungo periodo. [La Stampa]Torino, l’Egizio andrà fuori città?Il Museo Egizio di Torino è in cerca di nuovi spazi per espandersi, e dopo il rifiuto del vicino Palazzo Carignano, le cui sale sotterranee peraltro sono di difficile accesso, sta trattando con il Centro di Restauro presso la Reggia di Venaria. [la Repubblica]Quando lo studio parla all’artistaUna mostra alla Royal Academy di Londra diventa lo spunto per indagare sull’influenza del suo atelier sulla creatività di un artista: da Matisse a Bazille a Picasso, passando per Freud e Pollock, l’ispirazione a volte viene dagli stessi oggetti impiegati per produrre le opere. [la Repubblica]La fotografia del consumo culturale in PiemonteSecondo le cifre raccolte nel rapporto annuale dell’Osservatorio culturale piemontese, nel 2016 le spese in cultura degli abitanti della regione si sono rivolte sopratutto verso cinema e musei, anche se permane uno zoccolo duro pari al 14,6% della popolazione che non spende nulla in libri, spettacoli, eventi o visite culturali. [La Stampa; la Repubblica; Il Giornale]Una scoperta che cambia la visione dell’arte preistoricaLa scoperta nel 2015 vicino all’antica Pylos in Grecia nella tomba del «Guerriero del grifone» di un sigillo finemente intagliato  che raffigura i corpi umani con una perizia anatomica inedita per l’epoca, «sta facendo riscrivere i libri di storia dell’arte». [The Daily Telegraph]Nuovo direttore al Museo degli AlleatiLo storico Jürgen Lillteicher, dal 2007 alla guida della Willy-Brandt-Haus di Lubecca, sarà il nuovo direttore del Museo delle Forze Alleate di Berlino. [Frankfurter AZ]Un ritratto giovanile di Freud?Con la messa in vendita di una collezione privata che include disegni giovanili di Lucian Freud, ci si chiede se il ritratto di un giovane, datato 1948, raffiguri l’artista stesso. [The Times 8-11]

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