Philippe Daverio presenta il volume ”Pistoia Città dei Pulpiti”

Philippe Daverio presenta il volume ”Pistoia Città dei Pulpiti

Il terzo libro della collana “Avvicinatevi alla Bellezza”, edita da Giorgio Tesi Editrice, sarà presentato sabato 2 dicembre alle 17.00 all’interno della Chiesa di San Bartolomeo in Pantano a Pistoia

PISTOIA – L’evento, ad ingresso libero, rientra nel calendario ufficiale di Pistoia Capitale della Cultura, ed è organizzato in collaborazione con l’associazione culturale The Wall e gode del patrocinio del Comune di Pistoia. 

Il volume è un viaggio nel Rinascimento prima del Rinascimento: un percorso fotografico agli albori della fioritura artistica per la quale l’Italia è stata e rimane un faro nel mondo, attraverso i cinque monumentali pulpiti di Pistoia, tra cui quello più antico, riscoperto e in parte ricomposto nella cripta del Duomo. Curato dal gruppo Fai Giovani Pistoia e Fai Pistoia per quanto riguarda i testi (in doppia lingua, italiano e inglese), il libro è stato realizzato in collaborazione con la Diocesi e il Mibact, con il contributo di Giorgio Tesi Group, AIB All Insurance Broker e la Fondazione Caript. 

Le immagini di Nicolò Begliomini a distanza ravvicinata fanno da filo conduttore al racconto, che per la prima volta riunisce i quattro arredi liturgici a cui Pistoia deve una delle sue più nobili identificazioni: il pulpito di Groppoli, attribuito alla scuola di Biduino (1193 circa), quello di San Bartolomeo, riferito a Guido Bigarelli da Como (1239/1250), l’opera del domenicano fra Guglielmo in San Giovanni Fuorcivitas (1270) e quella di Giovanni Pisano, che raccoglie l’eredita del padre Nicola e ne affina l’arte nel pulpito della Chiesa di Sant’Andrea (1301). A questi si aggiunge il pergamo di San Zeno, il più antico, le cui prime tracce risalgono all’anno 1043, riscoperto e in parte ricomposto nella cripta del Duomo di Pistoia.

Oltre  a Philippe Daverio, direttore scientifico della rivista Artedossier, media partner dell’iniziativa editoriale insieme a Naturart, Discover Pistoia e Intoscana.it, interverranno Claudio Pescio, direttore editoriale di Artedossier, Giovanni Capecchi, direttore editoriale della rivista Naturart e autore dell’introduzione al volume, Alessandra Corsini e Maria Camilla Pagnini, autori e membri del gruppo FAI Giovani Pistoia e FAI Pistoia, Nicolò Begliomini, Art Director della rivista NATURART e autore delle fotografie del volume, Fabrizio Tesi, Legale Rappresentante Giorgio Tesi Group, Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia. 

“La scultura lapidea medievale  spiega Philippe Daverio – è la testimonianza più vivace e diretta di quegli anni lontani e per molti oscuri. La sua lettura oggi richiede chiavi interpretative complesse ma affascinanti, come riesce a fare questo libro attraverso immagini e parole”. 

Cristina Masdea, direttrice del Servizio Educativo della Soprintendenza e funzionario per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Firenze, Pistoia e Prato sottolinea: “Giovanni Pisano riesce a trasformare il marmo in materia viva, raccontando l’uomo nei suoi sentimenti più profondi.  Non troviamo solo la tenerezza della Natività, ma anche la disperazione delle madri e la crudeltà dei carnefici nella Strage degli Innocenti, il dolore e la paura nella Crocifissione, l’angoscia nel Giudizio Finale. E poi la grazia ispirata delle Sibille, la concentrazione grave dei Profeti e l’eleganza nobile degli animali simbolici che fanno da base al pulpito”. 

Mentre  Giovanni Capecchi, direttore della rivista Naturart aggiunge: “I testi sono intercalati dagli scatti di un fotografo che descrive (per far capire) ma anche da quelli di un fotografo che suggerisce un’emozione, che propone un particolare angolo di visuale, scegliendo, tra le centinaia di fotografie realizzate e con l’aiuto di un occhio sensibile, esperto e selezionatore come quello di Barbel Reinhard, quelle che possono offrire una personale chiave di lettura e una suggestione. Con lo scopo di scrutare la bellezza, nelle sue pieghe e nei suoi dettagli, di afferrarla, di fermarla in uno scatto; e di proporla, avvicinandosi a questa e facendoci avvicinare coloro che sfoglieranno il libro”. 

Nella stessa occasione il critico inaugurerà anche la mostra, con gli scatti di Nicolò Begliomini riprodotti a grandi dimensioni, che sarà installata nelle navate della basilica fino a gennaio 2018. 

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Philippe Daverio presenta il volume ”Pistoia Città dei Pulpiti”

Philippe Daverio presenta il volume ”Pistoia Città dei Pulpiti

Il terzo libro della collana “Avvicinatevi alla Bellezza”, edita da Giorgio Tesi Editrice, sarà presentato sabato 2 dicembre alle 17.00 all’interno della Chiesa di San Bartolomeo in Pantano a Pistoia

PISTOIA – L’evento, ad ingresso libero, rientra nel calendario ufficiale di Pistoia Capitale della Cultura, ed è organizzato in collaborazione con l’associazione culturale The Wall e gode del patrocinio del Comune di Pistoia. 

Il volume è un viaggio nel Rinascimento prima del Rinascimento: un percorso fotografico agli albori della fioritura artistica per la quale l’Italia è stata e rimane un faro nel mondo, attraverso i cinque monumentali pulpiti di Pistoia, tra cui quello più antico, riscoperto e in parte ricomposto nella cripta del Duomo. Curato dal gruppo Fai Giovani Pistoia e Fai Pistoia per quanto riguarda i testi (in doppia lingua, italiano e inglese), il libro è stato realizzato in collaborazione con la Diocesi e il Mibact, con il contributo di Giorgio Tesi Group, AIB All Insurance Broker e la Fondazione Caript. 

Le immagini di Nicolò Begliomini a distanza ravvicinata fanno da filo conduttore al racconto, che per la prima volta riunisce i quattro arredi liturgici a cui Pistoia deve una delle sue più nobili identificazioni: il pulpito di Groppoli, attribuito alla scuola di Biduino (1193 circa), quello di San Bartolomeo, riferito a Guido Bigarelli da Como (1239/1250), l’opera del domenicano fra Guglielmo in San Giovanni Fuorcivitas (1270) e quella di Giovanni Pisano, che raccoglie l’eredita del padre Nicola e ne affina l’arte nel pulpito della Chiesa di Sant’Andrea (1301). A questi si aggiunge il pergamo di San Zeno, il più antico, le cui prime tracce risalgono all’anno 1043, riscoperto e in parte ricomposto nella cripta del Duomo di Pistoia.

Oltre  a Philippe Daverio, direttore scientifico della rivista Artedossier, media partner dell’iniziativa editoriale insieme a Naturart, Discover Pistoia e Intoscana.it, interverranno Claudio Pescio, direttore editoriale di Artedossier, Giovanni Capecchi, direttore editoriale della rivista Naturart e autore dell’introduzione al volume, Alessandra Corsini e Maria Camilla Pagnini, autori e membri del gruppo FAI Giovani Pistoia e FAI Pistoia, Nicolò Begliomini, Art Director della rivista NATURART e autore delle fotografie del volume, Fabrizio Tesi, Legale Rappresentante Giorgio Tesi Group, Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia. 

“La scultura lapidea medievale  spiega Philippe Daverio – è la testimonianza più vivace e diretta di quegli anni lontani e per molti oscuri. La sua lettura oggi richiede chiavi interpretative complesse ma affascinanti, come riesce a fare questo libro attraverso immagini e parole”. 

Cristina Masdea, direttrice del Servizio Educativo della Soprintendenza e funzionario per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Firenze, Pistoia e Prato sottolinea: “Giovanni Pisano riesce a trasformare il marmo in materia viva, raccontando l’uomo nei suoi sentimenti più profondi.  Non troviamo solo la tenerezza della Natività, ma anche la disperazione delle madri e la crudeltà dei carnefici nella Strage degli Innocenti, il dolore e la paura nella Crocifissione, l’angoscia nel Giudizio Finale. E poi la grazia ispirata delle Sibille, la concentrazione grave dei Profeti e l’eleganza nobile degli animali simbolici che fanno da base al pulpito”. 

Mentre  Giovanni Capecchi, direttore della rivista Naturart aggiunge: “I testi sono intercalati dagli scatti di un fotografo che descrive (per far capire) ma anche da quelli di un fotografo che suggerisce un’emozione, che propone un particolare angolo di visuale, scegliendo, tra le centinaia di fotografie realizzate e con l’aiuto di un occhio sensibile, esperto e selezionatore come quello di Barbel Reinhard, quelle che possono offrire una personale chiave di lettura e una suggestione. Con lo scopo di scrutare la bellezza, nelle sue pieghe e nei suoi dettagli, di afferrarla, di fermarla in uno scatto; e di proporla, avvicinandosi a questa e facendoci avvicinare coloro che sfoglieranno il libro”. 

Nella stessa occasione il critico inaugurerà anche la mostra, con gli scatti di Nicolò Begliomini riprodotti a grandi dimensioni, che sarà installata nelle navate della basilica fino a gennaio 2018. 

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