I gioielli scultura di Giansone in mostra a Palazzo Madama di Torino

I gioielli scultura di Giansone in mostra a Palazzo Madama di Torino

TORINO –  Palazzo Madama dedica una esposizione a Mario Giansone, uno dei più valenti scultori italiani del ‘900, confermando la sua vocazione ad essere un museo  interessato a documentare il nesso stringente esistente tra la scultura e la pittura e le cosiddette arti decorative o applicate. Come spiegato infatti dal direttore  Guido Curto “Palazzo Madama è un museo di arti decorative fra i più interessanti. Non vuole perdere questa sua vocazione, e farlo aprendo anche al contemporaneo sta nelle sue corde. Non a caso la prossima mostra sarà dedicata agli ornamenti e ai gioielli Ferrè”.
La mostra, aperta dal 5 ottobre 2017 al 29 gennaio 2018, al secondo piano in Sala Atelier, offre l’opportunità di ammirare un vastissimo corpus di opere dello sculture torinese, realizzate tra il 1935 e il 1997, tra le quali spiccano anche i suoi “gioielli da indossare”, vere e proprie minisculture fuse in oro, esposti al pubblico per la prima volta. Giansone mette in estremo risalto la componente scultorea del gioiello, senza nulla concedere alle forme e alle mode dell’arte orafa del suo tempo.

I curatori della mostra, Marco Basso e Giuseppe Floridia, coadiuvati dalla registrar di Palazzo Madama, la storica dell’arte Stefania Capraro, hanno selezionato una quarantina di pezzi, in gran parte di proprietà dell’Associazione Archivio Storico Mario Giansone di Torino, più alcuni gioielli di proprietà di collezionisti privati. Giansone ebbe una significativa fortuna collezionistica a Torino soprattutto negli anni Sessanta. Alcune sue opere fanno oggi parte delle collezioni della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino, della sede Rai di Torino e di prestigiose raccolte torinesi, tra cui quelle delle famiglie Agnelli e Pininfarina.

In occasione della mostra a Palazzo Madama, lo studio di scultura di Mario Giansone (Via Messina 38, Torinoresterà eccezionalmente aperto per visite guidate con il curatore della mostra rivolte al pubblico adulto. Le visite guidate, con prenotazione obbligatoria, si svolgeranno dal 13 ottobre 2017 al 20 gennaio 2018, tutti i venerdì e sabato, dalle ore 15.30 alle 19.30, ad esclusione dei giorni 22, 23, 29 e 30 dicembre 2017. In occasione di Artissima, Fiera internazionale d’arte contemporanea di Torino, lo studio resterà aperto dal 3 al 5 novembre 2018 con orario prolungato, dalle 10.00 alle 19.30. Info e prenotazione obbligatoria: t. 011 4436999 – email didattica@fondazionetorinomusei.it. I posti disponibili sono limitati.

Vademecum

Dal 05 Ottobre 2017 al 29 Gennaio 2018
Torino, Palazzo Madama – Sala Atelier
Info: +39 011 4433501
palazzomadama@fondazionetorinomusei.it
www.palazzomadamatorino.it/

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Museo Archeologico Nazionale di Napoli. ll canto delle metamorfosi

Museo Archeologico Nazionale di Napoli. ll canto delle metamorfosi

Secondo appuntamento della rassegna MITO-MANIA che si svolge in occasione della mostra Amori Divini in corso sino al 16 ottobre 2017

NAPOLI – Venerdì 6 ottobre 2017 alle ore 18.00 si terrà, al Museo Archeologico Nazionale di Napoli diretto da Paolo Giulierini, il secondo appuntamento della rassegna MITO-MANIA, dal titolo Il canto delle metamorfosi con lo scrittore Nicola Gardini e con Carlo Fava, tra i più stimati rappresentanti della canzone d’autore e del teatro canzone alla Gaber.

Il canto delle metamorfosi è un omaggio a Ovidio, uno dei maggiori poeti di tutti i tempi, morto esattamente duemila anni fa al termine di una vita di gloria, esule sulle coste del Mar Nero per decisione dell’imperatore Augusto. 

Nicola Gardini, che di recente ha pubblicato il saggio Con Ovidio (Garzanti), racconta la potenza e la bellezza del suo poema maggiore, Le metamorfosi, e Carlo Fava interviene con canzoni che riflettono sui grandi temi ovidiani: l’instabilità delle forme, la magia della parola e l’amore. Lo scrittore e il cantautore, con questa loro collaborazione, vogliono mettere in evidenza lo stretto legame che da sempre unisce canto e poesia, e indicare in Ovidio un esempio eccellente di questo legame. Il latino usa una sola parola per indicare il canto e la poesia, carmen. Ovidio ci ha fatto sapere che il suo esilio fu causato da un carmen. Tornare a lui significa riscoprire un momento fondativo della nostra cultura e della nostra vita interiore, riconoscendo il potere sovversivo e libertario della parola, che trionfa magicamente su ogni repressione politica e ogni esilio.

Nicola Gardini è saggista, poeta, romanziere e traduttore di poesia dall’inglese (W. H. Auden, Ted Hughes, Emily Dickinson tra numerosi altri) e dal latino (Ovidio e Catullo). Il suo romanzo Le parole perdute di Amelia Lynd (Feltrinelli, 2012, Premio Viareggio 2013 e Zerilli-Marimò 2013) è stato tradotto da Michael Moore e pubblicato in America da New Directions nel 2016. Il suo saggio Viva il latino (Garzanti, 2016) è diventato un caso letterario, stimolando dibattiti sull’antico e sul senso degli studi classici in Italia e all’estero. Il suo nuovo libro, Con Ovidio. La felicità di leggere un classico, è uscito all’inizio di maggio con Garzanti: una ricostruzione dell’immaginario ovidiano e una riflessione sull’importanza dei classici.

È Professore di Letteratura Italiana e Comparata presso l’Università di Oxford.

Collabora come critico letterario con i principali giornali italiani (“Repubblica”, “Il Corriere della sera”, il “Domenicale” del “Sole 24 ore”). Collabora anche con il “Times Literary Supplement”. È nel comitato di redazione delle riviste “Poesia” e “Paragone”.

Carlo Fava ha collaborato con Mina, Ornella Vanoni, Enzo Jannacci, Diego Abatantuono, e altri. Con Claudio Sanfilippo e Folco Orselli ha fondato “Scuola milanese”, una rassegna di canzoni d’autore che si è svolta alla Salumeria della musica tra il 2014 e il 2016. Il brano “L’uomo flessibile” è stata la sigla della trasmissione televisiva “Okkupati” di Rai 3. 

Nel 2006 ha partecipato a Sanremo con la cantante israeliana Noa, ottenendo il premio speciale della critica (con il brano “Un discorso in generale”). Il suo disco più recente è un doppio, Il maestro non c’è, pubblicato nel 2017.

Vademecum

Museo Archeologico Nazionale di Napoli
IL CANTO DELLE METAMORFOSI
Venerdì 6 ottobre 2017 ore 18.00
Ingresso ridotto 2 euro.
mostraamoridivini.it
museoarcheologiconapoli.it
#AmoriDivini

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Al via la seconda edizione di Rome Art Week

Al via la seconda edizione di Rome Art Week

Dal 9 al 14 ottobre 2017 è in programma la seconda edizione del progetto culturale che per una settimana coinvolgerà l’intera città di Roma con eventi artistici organizzati dalle strutture espositive e dagli artisti che operano nella Capitale

ROMA – Scopo dell’iniziativa è principalmente quello di riunire il mondo dell’arte contemporanea offrendo una panoramica della  produzione artistica di Roma, cercando inoltre di costruire una rete tra le strutture espositive, gli artisti, i curatori e i critici del mondo dell’arte. Altra finalità è quella di allinearsi alle altre capitali europee, dove già da anni vengono organizzate Art Week o Gallery Weekend. Si tratta dunque di una manifestazione utile quale strumento di conoscenza, approfondimento e impulso al mercato e alla comunicazione della Roma contemporanea, proiettandola anche all’attenzione dei circuiti internazionali.

Durante la manifestazione – a totale titolo gratuito – tutte le strutture partecipanti organizzeranno uno o più eventi (vernissage, visite guidate, talk critici, conferenze, performance, etc.) per presentare e promuovere al pubblico la loro “visione” dell’arte contemporanea. Gli artisti apriranno ai visitatori le porte dei propri studi per mostrare la loro ricerca e, in alcuni casi, coinvolgerli nel lavoro creativo; gruppi di artisti, con critici e curatori presenteranno al pubblico i loro progetti culturali d’avanguardia, in spazi espositivi inusuali.

Il sito web romeartweek.com, disponibile anche in lingua inglese, fornirà le informazioni necessarie sull’iniziativa, con un calendario degli eventi e la mappa interattiva dei luoghi da visitare. Le copie cartacee dei programmi saranno disponibili presso gli aderenti a Rome Art Week.

Rome Art Week è un’iniziativa di Kou – Associazione no profit per la promozione delle arti visive.

Vademecum

Rome Art Week [RAW] 2017
Dal 09 Ottobre 2017 al 14 Ottobre 2017
Roma , Sedi varie
ingresso gratuito a tutti gli eventi
Info: +39 06 2112 8870
segreteria@romeartweek.com
romeartweek.com/it/

 

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Carabinieri TPC restituiscono all’Austria opere trafugate di eccezionale valore storico artistico

Carabinieri TPC restituiscono all’Austria opere trafugate di eccezionale valore storico artistico

Si tratta di tavole su fondo oro del XV secolo rubate tra il 1986 e il 1987 da due chiese austriache. La cerimonia di consegna si è svolta il 4 ottobre all’Ambasciata d’Austria presso la Santa Sede

ROMA – Sono otto le tavole a fondo oro, del XV secolo, di cui 4 dipinte recto-verso, che sono state restituite a S.E. Alfons KLOSS, Ambasciatore d’Austria presso la Santa Sede, in una cerimonia che si è svolta alla presenza del Generale di Brigata Fabrizio Parrulli, Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e di S.E. Renè POLLITZER, Ambasciatore d’Austria in Italia. 

I dipinti sono parti di polittici realizzati dai maestri SCWAIGER Lorenz e MELCHIOR e sono stati smembrati nel corso di due distinti eventi criminosi in Austria, a danno delle chiese di Bad St. Lehonard – Carinzia e di Hallstatt avvenuti, rispettivamente, il 10 aprile del 1986 e il 19 marzo del 1987.

Il  recupero delle opere è stato possibile grazie alll’intervento del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC), nel corso di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Ferrara.

Le indagini, sviluppate negli ambienti della mediazione d’arte operante sul mercato clandestino, sono state originate dall’acquisizione di una serie di fotografie tra cui quelle delle opere successivamente sequestrate. 

La qualità pittorica e i soggetti sacri rappresentati hanno fatto immediatamente intuire agli investigatori che la produzione artistica, di eccellente fattura, potesse essere estera e, in particolare, mitteleuropea. 

Il controllo effettuato nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal TPC, ha consentito di accertare che le opere erano il provento di due furti. Per quanto attiene al primo furto, il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale aveva già recuperato nel 1990 e nel 2008, 11 beni tra parti di polittici e dipinti.

L’identificazione ha permesso di bloccare le opere presso le abitazioni di due collezionisti prima che fossero esportati per ritornare ad alimentare il traffico internazionale di beni culturali.

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“Soup Cans & Superstars” il documentario sulla Pop Art

“Soup Cans & Superstars” il documentario sulla Pop Art

Venerdì 6 ottobre alle 21.15 su Rai5 il lungometraggio per capire il contesto nel quale è nato questo movimento artistico, lo spirito che lo animava e l’eredità che ha lasciato in tutto il mondo

Ispirandosi ai cartelloni pubblicitari e alle insegne onnipresenti nel paesaggio americano, artisti come Andy Warhol e Roy Lichtenstein – sfruttando le immagini  prodotte dai mass media e dalla pubblicità che reclamizzano gli oggetti di uso comune e i nuovi idoli del cinema e della musica – creano alcune tra le immagini più memorabili del XX secolo: l’intento è quello di svelare il lato oscuro del sogno americano. Nasce così tra la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, alla fine degli anni ’50  e l’inizio dei ’60, la Pop Art.  

Nel documentario il critico d’arte e presentatore inglese Alastair Sooke, intervista protagonisti di primo piano come l’americano James Rosenquist e l’inglese Peter Blake, per capire il contesto nel quale è nato questo movimento artistico e lo spirito che lo animava, l’eredità che ha lasciato in tutto il mondo e in particolare il successo che ha avuto nella società e nella “produzione creativa” di una delle nazioni più in crescita degli ultimi decenni: la Cina. 

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Museo Egizio di Torino. Alla scoperta delle abitudini e della vita quotidiana degli antichi Egizi

Museo Egizio di Torino. Alla scoperta delle abitudini e della vita quotidiana degli antichi Egizi

Sabato 7 ottobre, alle ore 10.10  “A casa di Kha”, lavoro, famiglia e quotidianità sono i protagonisti del prossimo appuntamento del weekend

TORINO – La vita degli antichi egizi, divisa tra lavoro e famiglia, rispecchia per molti aspetti le difficoltà e le dinamiche che l’uomo moderno affronta anche oggi. Il percorso tematico, adatto a grandi e piccini, accompagnerà i visitatori alla scoperta delle attività quotidiane – piuttosto frenetiche – degli antichi egizi, che venivano alternate al prezioso tempo condiviso in famiglia.

Grazie al corredo funerario di Kha, architetto e scriba vissuto circa 3400 anni fa, e di sua moglie Merit, e ai numerosi reperti custoditi nel Museo, il pubblico potrà scoprire gli aspetti più curiosi della vita di tutti giorni.

Dai mobili agli oggetti funerari, dai vestiti agli strumenti di lavoro: i visitatori potranno  ammirare gli straordinari reperti custoditi dal Museo e ricostruire, grazie all’aiuto di una guida attenta, le abitudini e le attività quotidiane degli antichi egizi.

Vademecum

Museo Egizio – via Accademia delle Scienze 6
A casa di Kha
Pubblico: bambini (6-11 anni) accompagnati dai genitori
Data e orari: sabato 7 ottobre, ore 10:10
Prezzo al pubblico: € 5,00 (biglietto di ingresso escluso)
Prenotazione obbligatoria: dal lunedì al venerdì, 8:30 – 19:00; sabato, 9:00 – 13:00.
Telefono: 011 4406903 – mail: info@museitorino.it

 

 

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Verso Artissima edizione 2017

Artissima, Internazionale d’arte contemporanea2016 © Perottino-Alfero-Tardito/ Artissima 2016

“Deposito d’Arte Italiana Presente” è il progetto espositivo della fiera curato da Ilaria Bonacossa e Vittoria Martini, dedicato all’arte italiana

TORINO – Il progetto “Deposito d’Arte Italiana Presente” nasce con lo scopo di raccontare il territorio piemontese come eccellenza del collezionismo internazionale e riconoscere alle gallerie il ruolo di spicco che hanno avuto, e che hanno, nella produzione della storia dell’arte italiana contemporanea nel nostro paese.

Il deposito viene inteso come officina, spazio stratificato, ricco di potenzialità perché concentra artisti, galleristi e collezionisti in un unico luogo, creando sinergia.

Nell’anno in cui ricorre il cinquantesimo anniversario dalla nascita e teorizzazione dell’Arte Povera, il DDP è quindi sembrato il modello migliore per ricordare e celebrare quella data, ma anche l’archetipo ideale dei caratteri torinesi per eccellenza: la grande sperimentalità, l’attitudine alla ricerca e all’innovazione, l’aspirazione internazionale.

Ma eccolo spiegato dalle parole delle stesse curatrice: “Il Deposito d’Arte Italiana Presente nasce dalla ricognizione della storia di Artissima come grande archivio che abbiamo ripercorso per compiere uno studio retrospettivo, per certi versi inedito, specificamente orientato alla lettura del sistema e del mercato dell’arte italiana. La decisione di presentare l’arte italiana nella confusione che caratterizza un deposito, ha la sua portata critica”.

L’idea delle curatrici è che in Italia esista una grande ricchezza, un potenziale patrimonio di idee e di opere contemporanee, molto spesso poco sfruttato.

Il Deposito d’Arte Italiana ad Artissima è uno spazio eccentrico che non intende offrire uno sguardo critico univoco e che non ha l’ambizione di creare teorizzazioni, ma vuole essere piuttosto un luogo di esposizione e di scoperta, un osservatorio permanente di ricerca e promozione della scena artistica del nostro paese.

Il Deposito raccoglierà le opere di più di 130 artisti dal 1994 a oggi:

ARTISTI:

Mario Airò; Alek O.; Alis/Filliol; Yuri Ancarani; Giorgio Andreotta Calò; Meris Angioletti; Salvatore Arancio; Francesco Arena; Stefano Arienti; Micol Assaël; Rosa Barba; Francesco Barocco; Massimo Bartolini; Riccardo Baruzzi; Vanessa Beecroft; Elisabetta Benassi; Riccardo Beretta; Simone Berti; Luca Bertolo; Bianco e Valente; Rossella Biscotti; Monica Bonvicini; Botto&Bruno; Thomas Braida; Fatma Bucak; Chiara Camoni; Gianni Caravaggio; Ludovica Carbotta; Caretto/Spagna; Monica Carocci; Beatrice Catanzaro; Maurizio Cattelan; Loris Cecchini; Giulia Cenci; Manuele Cerutti; Paolo Chiasera; Gabriella Ciancimino; Danilo Correale; Roberto Cuoghi; Gaetano Cunsolo; Nicolò Degiorgis; Tomaso De Luca; Gianluca e Massimiliano De Serio; Paola Di Bello; Rä Di Martino; Patrizio Di Massimo; Sara Enrico; Bruna Esposito; Lara Favaretto; Flavio Favelli; Francesca Ferreri; Anna Franceschini; Luca Francesconi; Eva Frapiccini; Linda Fregni Nagler; Chiara Fumai; Giuseppe Gabellone; Stefania Galegati; Francesco Gennari; Francesca Grilli; Goldschmied&chiari; Piero Golia; Massimo Grimaldi; Adelita Husni-Bey; Invernomuto; Hilario Isola; Pesce Khete; Andrea Kvas; Luisa Lambri; Renato Leotta; Deborah Ligorio; Armin Linke; Claudia Losi; Marcello Maloberti; Domenico Mangano; Margherita Manzelli; Beatrice Marchi; Diego Marcon; Eva Marisaldi; Amedeo Martegani; Masbedo; Elena Mazzi; Sabrina Mezzaqui; Marzia Migliora; Ottonella Mocellin; Simone Monsi; Liliana Moro; Ornaghi&Prestinari; Luca Pancrazzi; Seb Patane; Nicola Pellegrini; Nicola Pecoraro; Pennacchio Argentato; Perino&Vele; Diego Perrone; Alessandro Pessoli; Giulia Piscitelli; Paola Pivi; Riccardo Previdi; Laura Pugno; Pierluigi Pusole; Pietro Roccasalva; Andrea Romano; Alice Ronchi; Sara Rossi; Matteo Rubbi; Andrea Sala; Alessandro Sciaraffa; Lorenzo Scotto di Luzio; Marinella Senatore; Elisa Sighicelli; Caterina Silva; Alessandra Spranzi; Giulio Squillacciotti; Alberto Tadiello; Alessandra Tesi; Grazia Toderi; Santo Tolone; Gian Maria Tosatti; Luca Trevisani; Patrick Tuttofuoco; Nico Vascellari; Vedovamazzei; Cosimo Veneziano; Francesco Vezzoli; Cesare Viel; Luca Vitone; Italo Zuffi. 

ISTITUZIONI E COLLEZIONI:

Accademia Albertina di Belle Arti di Torino; Associazione Barriera, Torino; CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, Torino; Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino; Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, Biella; Collezione LA GAIA, Busca, Cuneo; Collezione Renato Alpegiani; Cripta747, Torino; Fondazione 107, Torino; Fondazione Merz, Torino; Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Fondazione Sardi per l’Arte, Torino; Fondazione Spinola Banna per l’Arte, Poirino; FRAC – Fondo Regionale Arte Contemporanea, Regione Piemonte; GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino; MEF – Museo Ettore Fico, Torino; OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino; PAV – Parco Arte Vivente, Torino; Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, Torino; Progetto Diogene, Torino; Resò. International Network for art residencies and educational programs.

GALLERIE:

Acapella, Napoli; Alfonso Artiaco, Napoli; Isabella Bortolozzi, Berlino; Bravermann Gallery, Tel Aviv; Antonio Colombo, Milano; Continua, San Giminiano, Beijing, Les Moulins, Havana; Raffaella Cortese, Milano; Guido Costa Projects, Torino; Riccardo Crespi, Milano; Monica De Cardenas, Milano; Umberto Di Marino, Napoli; Ermes-Ermes, Vienna; Renata Fabbri, Milano; Fonti, Napoli; Laveronica, Modica; Magazzino, Roma; Norma Mangione, Torino; Francesca Minini, Milano; Monitor, Roma, Lisbona; Franco Noero, Torino; P420, Bologna; Francesco Pantaleone, Palermo, Milano; Alberto Peola, Torino; Giorgio Persano, Torino; Pinksummer, Genova; Placentia Arte, Piacenza; prometeogallery di Ida Pisani, Milano, Lucca; Federica Schiavo, Milano, Roma; SpazioA, Pistoia; T293, Roma; Tucci Russo, Torre Pellice; Vistamare, Pescara; Zero…, Milano

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