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Terremoto Ischia. Unità di crisi del Mibact per valutare i danni e mettere in sicurezza il patrimonio artistico

Attualmente risulta crollata la chiesa settecentesca del Purgatorio, mentre risulta integra la celebre Coppa di Nestore, il tesoro più importante dell’isola, conservata  Museo Archeologico diPithecusae NAPOLI - Il terremoto che ha colpito Ischia lunedì 21 agosto, ha provocato una serie di danni ingenti anche al patrimonio culturale dell’isola. Già da lunedì sera il Mibact si è attivato inviando funzionari del ministero per valutare i danni e mettere in sicurezza il patrimonio storico artistico. Sul posto sono all’opera architetti, archeologi, storici dell’arte e carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale, accompagnati in alcuni casi dai Vigili del Fuoco, soprattutto in alcune zone particolarmente rischiose. Risulta crollata la Chiesa del Purgatorio, un edificio settecentesco chiaro esempio di architettura locale, caratterizzata da un'unione di elementi appartenenti a più epoche.  La chiesa fu fondata nel 1742, come chiesa patronale dalla famiglia D'Ascia e nel 1983 fu ristrutturata. In essa sono custodisce diverse opere d'arte, in particolare una pergamena con l'atto di fondazione, una tela di Alfonso Di Spigna che raffigura la Madonna S. Michele S. Giovanni Battista e le anime del purgatorio, un crocifisso antico e una tavola di S. Antonio Abate. Anche altre chiese risultano gravemente danneggiate sull'isola dal sisma. In queste ore si stanno inoltre svolgendo numerosi sopralluoghi al Museo Archeologico di  Pithecusae presso Villa Arbusto a Lacco Ameno, dove è custodita la celebre Coppa di Nestore che, fortunatamente, al contrario di altri reperti andati distrutti, è invece rimasta integra. La Coppa è il tesoro più prezioso dell’isola, si tratta di una kotyle, ovvero una tazza, di 10 cm di diametro, che veniva usata dai greci per bere vino durante i simposi ed è decorata da motivi geometrici. Fu rinvenuta nella necropoli di San Montano a Lacco Ameno nel 1955 dagli archeologi Giorgio Buchner e Carlo Ferdinando Russo.  La coppa reca inciso su di un lato in direzione retrograda, ossia da destra verso sinistra, un epigramma formato da tre versi che allude alla famosa coppa descritta nell'Iliade di Omero. La coppa è considerata una degli esempi più antichi di scrittura alfabetica.  ...

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