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Triennale di Milano. Nan Goldin: The Ballad of Sexual Dependency

Un lavoro intimo e personalissimo attraverso il quale l’artista abbraccia ogni momento della propria quotidianità e del proprio vissuto MILANO - Dal 19 settembre al 26 novembre 2017 il Museo di Fotografia Contemporanea, presenta, presso il Palazzo della Triennale di Milano, The Ballad of Sexual Dependency della fotografa statunitense Nan Goldin. L’esposizione a cura di François Hébel propone una installazione costituita da una scenografia ad anfiteatro che accoglie il pubblico e consente la visione di un video che viene proiettato ogni ora. L’opera consiste in un diario visivo autobiografico e universale sulla fragilità degli esseri umani, che racconta di vita, sesso, trasgressione, droga, amicizia, solitudine. Si tratta di work in progress avviato dall’artista agli inizi degli anni Ottanta e riconosciuto tra i capolavori della storia della fotografia. Un lavoro intimo e personalissimo attraverso il quale l’artista abbraccia ogni momento della propria quotidianità e del proprio vissuto. Goldie fotografa se stessa e le travagliate vicende dei suoi compagni, nella downtown di Boston, New York, Londra, Berlino, tra gli anni ’70 e ’80. Una fotografia istintiva quella di Goldin che, incurante della bella forma, va oltre l’apparenza, verso la profonda intensità delle situazioni, senza mediazione alcuna. La coincidenza tra il percorso artistico e biografico ha permesso a Goldin di dare origine a un nuovo genere. Le sue immagini sono state studiate e imitate in tutto il mondo rimanendo un modello intatto fino a oggi.L’esposizione è completata da materiali grafici e alcuni manifesti originali, utilizzati per le prime performance di Nan Goldin nei pub newyorkesi. Vademecum Nan Goldin. The Ballad of Sexual Dependency  A cura di François Hébel19 settembre – 26 novembre 2017La Triennale di MilanoMartedì – Domenica | 10.30 – 20.30   ...

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