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Firenze. A Villa Sassetti la mostra The Olivetti Idiom (1952-1979)

La mostra traccia un percorso, per immagini e documenti, sull’identità dell’azienda attraverso tre luoghi di esposizione dei suoi prodotti (le mostre, i negozi e la scuola), in cui si sono progressivamente affermate le forme narrative, orali, scritte e visive, della sua immagine FIRENZE - Inaugura mercoledì 14 marzo la mostra dal titolo The Olivetti Idiom (1952-1979), a cura di Caterina Toschi, ospitata a Villa Sassetti a Firenze.  L’esposizione, prodotta dalla New York University Florence, con allestimento di Cosimo Vardaro, intende tracciare un percorso relativo all’identità della grande azienda, in particolare negli anni compresi tra il 1952 e il 1979. Riunisce quindi i modelli espositivi e le forme di racconto, scritto, orale e visivo, che hanno portato all’affermazione sulla scena internazionale dell’inconfondibile idioma olivettiano.  Le fotografie di Aldo Ballo, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Walter Binder, Giorgio Colombo, Erich Hartmann, Wayne Miller, Paolo Monti, Ugo Mulas, Ezra Stoller documentano i negozi e gli spazi di vendita olivettiani, realizzati dalle firme dell’avanguardia architettonica del trentennio preso in esame (Gae Aulenti, Ignazio Gardella, Leo Lionni, Carlo Scarpa, Studio BBPR); le avveniristiche mostre Olivetti: Design in Industry, presso il Museum of Modern Art di New York (ottobre-novembre 1952), Stile Olivetti (1961-1966), itinerante nel mondo tra Zurigo, Nairobi, Hong Kong, e Formes et Recherche (1969-1971), allestita da Gae Aulenti tra Francia, Germania, Giappone, Inghilterra e Spagna.  In particolare, l’esposizione The Olivetti Idiom (1952-1979) approfondisce un capitolo poco conosciuto di storia olivettiana: l’esperienza del CISV-Centro Istruzione e Specializzazione Vendite (1954-1979), una scuola istituita a Firenze nel 1954 per educare i neoassunti dell'azienda a una cultura della vendita fondata su un modello rivoluzionario di pedagogia industriale di impianto tecnico-umanistico. Questa esperienza è ricostruita per la prima volta grazie a un inedito percorso espositivo teso a raccontare, da un lato, la vita del CISV tra le ville medicee affittate dalla Olivetti alla famiglia Acton attualmente sede del campus della New York University Florence; dall'altro, il valore del prodotto 'esposto' per la progressiva affermazione sulla scena internazionale dell'identità visiva dell'azienda Olivetti. In occasione dell’inaugurazione viene anche presentato il volume di Caterina Toschi The Olivetti Idiom (1952-1979), pubblicato da Quodlibet in doppia edizione, italiana e inglese, e prodotto da New York University Florence. Nella stessa giornata, alle 16.30, è previsto un incontro dedicato alla cultura visiva olivettiana, tra gli anni Cinquanta e Ottanta. Tra gli ospiti presenti: Giorgio Colombo, Perry King e Giovanni Maggio e poi ancora Marco Sammicheli, curatore nel 2017 della mostra Mario Bellini. Italian Beauty presso la Triennale di Milano, e Beniamino de’ Liguori, Segretario Generale della Fondazione Adriano Olivetti. ...

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