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World MasterpieceTheater: dalla letteratura occidentale all’animazione giapponese

Al Museo della Figurina di Modena un ventennio di cartoni animati in bilico tra la letteratura e la televisione: da Haidi a Polyanna, passando per la versione giapponese del Libro della Giunga e di Robin Hood ROMA - Ultimo appuntamento del ciclo di mostre che dal 2014 stanno riipercorrendo gli anni ’80-’90, tra musica, arte, sport e televisione in figurina, arriva dal 3 marzo al Museo della Figurina di Modena la mostra World Masterpiece Theater. Dalla letteratura occidentale all’animazione giapponese, esposizione a cura di Francesca Fontana che trasporta il visitatore nel mondo della televisione commerciale nel momento in cui si fonde con la tradizione dei cartoni animati giapponesi, portando alla creazione di un genere completamente nuovo: Il Meisaku. Il World Masterpiece Theater (dal giapponese Sekai Meisaku Gekijō), fenomeno di animazione televisiva prodotto dalla Nippon Animation tra il 1975 e il 1997, è infatti un filone specifico di cartoni animati che nasce dalla volontà di mescolare gli anime giapponesi, elevandoli nella qualità grafica, alla letteratura occidentale per ragazzi. Alla base del “Teatro dei capolavori del mondo” vi è un fine prettamente pedagogico ed educativo: da un lato l’approfondimento degli anime dal punto di vista dei dettagli dei paesaggi, dell’architettura, del realismo delle ambientazioni; dall’altro l’attenzione minuziosa alla solidità delle trame, alle caratteristiche psicologiche dei personaggi e alla loro vita quotidiana. Il focus sul contesto socio-culturale e il link permanente con i romanzi della letteratura per ragazzi hanno permesso all’animazione giapponese Meisaku di divenire uno dei fenomeni più amati in Oriente come in Occidente e al contempo, sono stati veicolo di educazione per i giovani di tutto il mondo, disegnando le difficoltà che tutti attraversano nel passaggio verso l’età adulta. Nel percorso espositivo si troverà Heidi, cartone animato precursore dello stile Mesaiku, creato da Isao Takahata e Hayao Miyazaki nel 1974 e divenuto album per figurine già nel 1978. A seguire la sventurata Anna dai Capelli Rossi, Il Mago di Oz, Tom Story e l’acclamatissima Ape Maia tutti già album nei primi anni ’80. Passando poi per Marco, l’avventurosa Flo e Pelin si giungerà a fine anni ’80 con la celebre Polyanna, simbolo di un’intera generazione. A conclusione della visita si sbarcherà poi negli anni ’90 coloriti dalle avventure del Libro della Giungla e Robin Hood, diventati cartoni animati giapponesi e successivamente album. In mostra dunque l'intero ventennio in figurina in cui i cartoni animati del World Masterpiece Theater hanno compiuto una rivoluzione narrativa ed estetica; unione della letteratura occidentale per ragazzi e dell’arte disegnativa giapponese, rappresentazione del boom della televisione commerciale, simbolo dell’intera generazione anni ’90. Il Museo della Figurina fa parte – insieme a Galleria Civica di Modena e Fondazione Fotografia Modena – di Fondazione Modena Arti Visive, istituzione diretta da Diana Baldon e dedicata alla presentazione e alla promozione dell'arte e delle culture visive contemporanee. Info Mostra World Masterpiece Theater. Dalla letteratura occidentale all'animazione giapponese a cura di Francesca FontanaMuseo della Figurina, Palazzo Santa Margherita, Corso Canalgrande n. 103 - ModenaIngresso gratuitoDal 3 marzo al 22 luglio 2018Orari: dal mercoledì al venerdì 10.30-13; 16-19;sabato domenica e festivi 10.30-19.00lunedì e martedì chiusiwww.museodellafigurina.it - tel. +39 059 2032919 ...

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