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Venezia, nel 2019 al via la sperimentazione del Mose

Venezia. Il 1° gennaio 2019 potrebbe avere inizio la sperimentazione del Mose (Modulo sperimentale elettromeccanico), il sistema di dighe mobili previsto per mettere in sicurezza Venezia in caso di acque alte. Per l’entrata in funzione a pieno regime si prevedono altri due anni. La deadline è dunque il 2021. È quanto dichiara il provveditore interregionale alle Opere Pubbliche, Roberto Linetti, che ha assunto le funzioni del Magistrato alle Acque, carica soppressa dopo lo scandalo Mose.Le eventuali incognite non riguardano i finanziamenti, già stanziati dal Governo per un importo di 220 milioni di euro, ma il contenzioso con alcune ditte implicate nei lavori. Inoltre, per avviare la sperimentazione nel 2019 occorrerebbe completare entro quest’anno circa quaranta progetti. La priorità è data alle dighe relative alla bocca di porto del Lido, mentre quelle di Malamocco e di Chioggia saranno chiuse solo in caso di alta marea superiore ai 110 cm.Intanto i costi previsti per la manutenzione sono lievitati a 80 milioni l’anno, dieci volte il dato iniziale. Chi se ne farà carico? Lo Stato o il Comune?Da parte sua la Procuratoria di San Marco ha avviato un progetto dal costo di 1.5 milioni di euro, sempre concordato con Linetti, per mettere all’asciutto la Basilica in caso di alta marea fino ai 110 cm. Una volta conclusa la fase istruttoria il progetto sarà presentato pubblicamente il prossimo 31 gennaio.Articoli correlati:A un anno dallo scandalo Consorzio Venezia Nuova, a che punto è il Mose ...

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