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Paolo Gotti racconta 40 anni di fotografia di viaggio

Paolo Gotti racconta 40 anni di fotografia di viaggio

L’esposizione, dal titolo emblematico ATLAS OF PHOTOGRAPHY, raccoglie alcune decine tra gli scatti più rappresentativi del fotografo bolognese, realizzati durante il suo instancabile girovagare per il mondo

BOLOGNA – La temporary gallery di via Santo Stefano 91/a a Bologna presenta dal 10 novembre al 10 dicembre 2017 la mostra di Paolo Gotti dal titolo ATLAS OF PHOTOGRAPHY, che celebra anche i quarant’anni di attività del fotografo. 

Paolo Gotti nasce a Bologna e si laurea in architettura a Firenze, dove frequenta il Centro di studi tecnico cinematografici. Nel 1974 sceglie l’Africa come meta del suo primo grande viaggio. In seguito a questa avventura che lo segna profondamente, inizia a dedicarsi al reportage, visitando oltre 70 paesi nei cinque paesi.

Ancora oggi Gotti gira il mondo per immortalare persone, paesaggi e situazioni che archivia accuratamente in un gigantesco atlante visivo che conta oggi oltre 10.000 immagini, da cui nascono i calendari tematici che realizza da circa vent’anni.

Vademecum


ATLAS OF PHOTOGRAPHY
Paolo Gotti racconta 40 anni di fotografia di viaggio 
10 novembre – 10 dicembre 2017
via Santo Stefano 91/a, Bologna
www.paologotti.com – tel. 329 2343305
 

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A Roma “I colori della speranza” di Karen Thomas

A Roma “I colori della speranza” di Karen Thomas

Dal 3 al 25 novembre la personale dell’artista è ospitata negli spazi della galleria dell’Istituto Portoghese di Sant’Antonio 

ROMA –  “I colori della speranza” è questo il titolo della mostra di Karen Thomas che inaugura venerdì’ 3 novembre 2017 alle ore 18.30 presso la galleria dell’Istituto Portoghese di Sant’Antonio in Roma. 

L’esposizione, presentata dal Rettore dell’Istituto, Mons. Agostinho da Costa Borges, sotto l’alto patrocinio dell’Ambasciata del Portogallo presso la Santa Sede, è una esperienza emotiva e sensoriale realizzata con la collaborazione di Claudio Zaccaretti (luce e design). 

Quadri su tela o su plexiglass e colonne luminose raccontano e ripercorrono i temi forti dell’attualità geo-politica del nostro tempo, con l’auspicio di trasmettere colore e luce e dissipare l’oscurità.

Le tematiche

LE COLONNE

Come in un parco illuminato, che affonda le radici nel mondo classico, nell’arte ellenistica-romana, nel rispetto delle proporzioni e del “bello”, l’artista Karen Thomas ha scelto di realizzare delle colonne tematiche con tecnica mista acrilico, oro ed argento su plexiglass per raccontare, attraverso una forte denuncia forte e in un grido di colore, il nostro tempo.

Colonne grandi si alternano ad elementi più piccoli, anch’essi montati su base “classica” e

realizzati in temi che esprimono Luce, Pace, Ambiente e Speranza.

L’uso dell’ oro simboleggia la preziosità della vita che ci è stata regalata e che va tratta con delicatezza e gratitudine. L’uso dell’argento simbolizza Leggerezza e Serenita’; porta Luce dove prima c’era il buio e insieme al verde significa per l’artista Speranza.

La tecnica di pittura utilizzata non è astratta e non è figurativa: viene chiamata “astratto-figurativa” a causa del flusso dei colori nei quali si riconoscono delle figure che si fondono ed interagiscono con essi.

L’intenzione è quella di fornire una “chiave di lettura” all’osservatore cercando di instaurare a mezzo dei colori, dei segni e della luce, un dialogo con l’opera, destando curiosità, generando domande e fornendo spunti per le risposte. A volte è sufficiente anche il solo guardare, farsi trasportare e perdersi tra i colori… Design e Luce si integrano al colore fondendosi con il colore in una forte sensibilità artistica che crea Luce e Bellezza.

SPERANZA

La visione dell’artista della natura e dell’ambiente si fa segno e colore.

Il nostro pianeta – maltrattato, ferito, sanguinante, in lacrime, eppure forte e bellissimo – non si stanca di proteggersi e di continuare a regalarci spettacoli indimenticabili, fatti di albe e tramonti, ma anche di fioriture, frutti di un orto mediterraneo con farfalle, uccelli e lucertole illuminati dal sole, cani liberi e felici, di un cielo azzurro-cobalto, vento e onde rumorosi e spettacolari.

PACE, EUROPA

Un artista in solitaria oggi può fare poco ma, ribaltando la visione e unendosi agli altri, può produrre come un gigantesco mosaico dove ciascuno con le proprie capacità e la propria sensibilità va ad aggiungere un sassolino per realizzare l’Opera massima.

Questa colonna è creata nelle sfumature del colore Blu, con accenni ai singoli paesi, come stelle dorate: ognuno con i suoi problemi, ma uniti nel cerchio d’oro, ad auspicio di garanzia di Pace e stabilità nel rispetto delle singole identità.

INCONTRO

Figure nella Luce si incontrano, percorrono un cammino insieme, escono dal buio della solitudine verso l’alto, verso la Luce.

In questo dialogo di empatia ci si muove in un bluceleste, tra accenni di alberi e fiori, adulti, giovani, coppie con bambini in colori dolci e “caldi come la terra”.

Vademecum

ISTITUTO PORTOGHESE DI SANT’ANTONIO IN ROMA
via dei Portoghesi, 6 – 00186 – Roma
Vernissage: venerdì, 3 novembre 2017, ore 18.30
Finissage: sabato, 25 novembre 2017, ore 18.30
APERTURA da lunedì a sabato, dalle 18.00 alle 20.00
Sono possibili incontri con l’artista in orario alternativo su appuntamento scrivendo alla mail karen@karenthomas.it.
Ingresso libero
INFOLINE:
Karen Thomas: +39 3355495870
Claudio Zaccaretti: +39 3927693359
Altre informazioni in http://www.karenthomas.it/

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ZArt Urban Studio in collaborazione con N U D A presenta “La Calle Grande”

Fabio Gismondi_ PPP (80x80 su tavola)

La mostra, aperta dal 27 ottobre al 27 novembre 2017, realizzata in collaborazione con N U D A – New Urban Dirty Art, collettivo di neo-formazione nato a sostegno della street culture, presenta importanti protagonisti del panorama nazionale e internazionale

ROMA – Apre venerdì 27 ottobre presso ZArt Urban Studio, vera e propria street art gallery nata sotto la direzione artistica di Zaire Torrealba, La calle grande”, exhibit collettiva dedicata al mondo della street art e della cultura urbana. 

Il titolo dell’esposizione La calle grande deriva da un’espressione tipica della cultura latino-americana, come racconta la curatrice stessa, Zaire Torrealba, poliedrica artista venezuelana che si muove tra la moda e l’arte: “La calle grande si pronuncia la cage grande, letteralmente la grande strada, rappresenta per noi artisti il mondo esterno, dove ogni giorno ci confrontiamo, ci conosciamo, dove cresciamo e combattiamo. Un mondo parallelo, quello della strada, capace di darci gli stimoli e le suggestioni di cui necessitiamo per creare ma che è al tempo stesso scenario nel quale esprimiamo le nostre emozioni, come in uno scambio. Per dare voce a una coscienza collettiva, farci portavoce dell’intera comunità, incapace di farsi ascoltare in un mondo sopraffatto da troppi rumori…”. 

La mostra, realizzata in collaborazione con N U D A – New Urban Dirty Art, collettivo di neo-formazione nato a sostegno della street culture, presenta importanti protagonisti del panorama nazionale e internazionale, primo tra tutti Mimi the Clown, street artist francese conosciuto in tutto il mondo per i suoi interventi urbani che hanno come soggetto l’autoritratto di sé stesso, spesso in compagnia di personaggi famosi, abbellito ironicamente dal nasone rosso da clown. E poi Andrea Boriani con i suoi dipinti pop su supporti riciclati, BiBi Queen e il suo “confused cat”, C_ska con la sua “skawoman” e le sue composizioni “occhi e cuore”, Kocore e i suoi stencil geometrici, K2m con i suoi paste-up “giornalistici”, Stelleconfuse e la sua sticker e poster art. E ancora i quadri “digital-pop” di Fabio Gismondi, gli artworks espressionistici di Carlo Gori, i photocollage decostruiti di GapEh, la poster art di Pino Volpino e la sua “merda di streetartist”, gli stencil di Tutto e niente – Temet Nosce e di KOI, la pixel art di Krayon, le opere di Phobos, di Lorena Tiberi in arte Mani, di Gatrillo, di Daniele Romaniello e i lavori della pittrice e street artist Suri. Infine in mostra per l’artigianato artistico e l’upcycling, gli “Unusual crafts” di Cristian Cicerone, le creazioni di Angela Conte, di Nabarü e di MCCDesign, mentre l’esposizione sarà accompagnata dal live painting di NOA, noto street artist della scena romana.

La mostra resterà aperta dal 27 ottobre al 27 novembre 2017, visitabile su appuntamento.

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Vademecum

La Calle Grande
Dal 27 ottobre al 27 novembre 2017
c/o ZArt Urban Studio – via Panfilo Castaldi, 20 – Trastevere (Roma)
Opening 27 ottobre 2017 h 18.30 – FREE ENTRY
Per prenotazioni zarturbanstudio@gmail.com, cel. 320 927 8197
MORE INFO EVENTO FB
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Le “Misurazioni” di Eliseo Mattiacci alla Galleria Poggiali di Firenze

Dinamica orizzontale 2010 - Foto Sereni.jpg

Dal 28 ottobre 2017 ventotto opere, tra disegni, acquarelli e istallazioni “irromperanno” negli spazi della galleria fiorentina 

FIRENZE – Il 28 ottobre inaugura alla Galleria Poggiali di Firenze la monografica di Eliseo Mattiacci dal titolo Misurazioni, a cura di Lorenzo Bruni. Si tratta della prima personale dell’artista di Cagli a Firenze, dopo quasi 40 anni da quella che si tenne nel 1980 alla Galleria di Vera Biondi. 

Il progetto espositivo propone una serie di importanti ed emblematiche opere dell’artista, in grado di far comprendere la sua ricerca poetica e stilistica sviluppata nell’arco di questi ultimi decenni. 

La mostra si sviluppa attraverso un percorso che nella parte iniziale della galleria vede a confronto due grandi sculture di anni differenti – Misurazione dei corpi celesti del 2003/2004 e Tempo globale del 1990/91. A queste si aggiungono opere su carta tra cui Opera nel bosco del 1983 e Occhio del cielo del 2005, che testimoniano la centralità della pratica del disegno nella sua produzione e poetica, oltre all’opera fotografica Rifarsi realizzata come unica traccia di una sua celebre performance del 1973. 

Le successive opere, che caratterizzano i vari ambienti della galleria, puntano a sottolineare aspetti evanescenti del modo di fare arte di Mattiacci, emersi prepotentemente negli ultimi anni. Tra questi Dinamica a parete del 2010 in acciaio e rame, Punti luce del 2011 in ottone e acciaio e i disegni con stili e soggetti differenti che permettono di porre una nuova attenzione alla grande sensibilità pittorica e coloristica che da sempre caratterizza la sua indagine. La scultura Sospensione del 2011 e Atomi e nuclei del 2010 evidenziano l’elemento fondamentale per la formalizzazione delle sue opere: concretizzare la tensione che può esistere tra le forze fisiche e visuali in contrasto/dialogo con il contenitore architettonico in cui vanno ad inserirsi trasformandolo, così, nello spazio dell’opera. 

E’ tuttavia la grande installazione dal titolo Corpo Celeste (meteorite) del 2008 a rivestire un ruolo centrale nell’ambito di questo progetto espositivo. Il compito che l’artista gli affida è quello di dare corpo ad una entità incommensurabile come quella del cosmo, intrecciandolo con il tema dell’archivio visto che la massa filiforme degli scarti della lavorazione del metallo assorbe o fa emergere dal suo nucleo centrale disegni incorniciati o frammentati di essi legati al tema dell’espansione o della dinamicità delle forme. 

L’orizzonte fisico e mentale, denso e delicato, che emerge dal percorrere opera dopo opera la mostra Misurazioni – spiega il curatore – “permette di comprendere appieno la ricerca di Eliseo Mattiacci in quanto indagine e stimolazione dell’interazione che può esistere tra osservatore e paesaggio. Paesaggio, però, inteso come il risultato della negoziazione tra le coppie di opposti di: visibile e invisibile, architettonico e cosmologico, privato e collettivo”.

Vademecum

Eliseo Mattiacci
Misurazioni
a cura di Lorenzo Bruni
Inaugurazione sabato 28 ottobre 2017 ore 18.
Galleria Poggiali, Via della Scala, 35/A-29/Ar e Via Benedetta 3r, Firenze
Dal 31 ottobre 2017 al 24 febbraio 2018
aperta dal martedì al sabato ore 9-13 e 15-19; ingresso libero.
www.galleriapoggiali.com
info@galleriapoggiali.com
tel. 0039 055287748

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