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GAM di Torino. L’Italia per immagini attraverso lo sguardo di 14 grandi fotografi

Nino Migliori, dalla serie

Oltre 100 fotografie, dalla fine del secondo dopoguerra ai primi anni Duemila, che raccontano il paesaggio e le città della nostra penisola sia nell’architettura che nella loro dimensione umana e sociale

TORINO – E’ lo sguardo di grandi fotografi come Nino Migliori, Gianni Berengo Gardin, Mimmo Jodice, Franco Fontana, Luigi Ghirri, Ugo Mulas, Uliano Lucas, Ferdinando Scianna, Gabriele Basilico, Aurelio Amendola, Mario Giacomelli, Enzo Obiso, Bruna Biamino, a raccontare il paesaggio dell’Italia, dalla fine del secondo dopoguerra ai primi anni Duemila. Uno sguardo che si focalizza sul paesaggio esteriore, ma di fatto anche interiore, sulla dimensione antropologica dei luoghi, oppure sui temi del disagio o dell’arretratezza sociale. Ognuno di questi fotografi ha interpretato l’Italia a suo modo, restituendone una visione variegata, una dimensione a volte più realistica altre volte più concettuale e astraente. 

Le oltre 100 foto in esposizione, in bianco nero e a colori, sono state selezionate con l’intento di scandagliare l’interpretazione degli ‘esterni’, dall’arco alpino e le grandi città come Torino e Milano, per proseguire lungo la dorsale emiliana fino a scendere verso il Sud, tra Napoli, Matera, e infine toccare la Sicilia. Paesaggi, luoghi, e anche i cosiddetti non-luoghi fanno parte di questa carrellata. L’intento della rassegna è di  trasportare il visitatore in un continuo alternarsi di sensibilità e di atmosfere, intense e differenti, facendo emergere in filigrana una prospettiva storica-temporale delle interpretazioni del soggetto-paesaggio.

Si passa dunque dagli scatti di Nino Migliori (Bologna, 1926) che è il fotografo che prima di tutti ha saputo interpretare la forza del Neorealismo, a quelli di Gianni Berengo Gardin (Santa Margherita Ligure, GE, 1930) che concentra la sua attenzione sulla straordinaria epica popolare. E poi ancora Mimmo Jodice (Napoli, 1934) che ha saputo interpretare, in bianco e nero, in maniera al contempo semplice e intensa, sia paesaggi minori sia luoghi ad alta intensità culturale e monumentale, oppure Ugo Mulas (Pozzolengo, BS, 1928 – Milano, 1973), che con i suoi paesaggi ci obbliga a guardare in maniera diversa i soggetti, per quel che non avevamo saputo vedere in essi prima di adesso.

La mostra, a cura di Riccardo Passoni, inaugura giovedì 12 luglio e sarà visitabile fino al 23 settembre 2018. 

Vademecum

Dal 12 Luglio 2018 al 23 Settembre 2018
Torino, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
Biglietti : Intero 10 €, Ridotto 8 €. Ingresso libero Abbonamento Musei e Torino Card
Info: +39 011 4429518
gam@fondazionetorinomusei.it
www.gamtorino.it

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