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Gauguin, il pittore alchimista al Grand Palais di Parigi

Paul Gauguin, Mahana no atua (Il giorno di Dio)

Una grande mostra, frutto della collaborazione tra l’Art Institute di Chicago e il Museo d’Orsay, riunisce oltre 200 opere dell’artista, presentando la produzione e le sperimentazioni dell’artista in tutta la loro varietà

PARIGI – Si intitola “Gauguin l’alchimiste” (Gauguin l’alchimista) la grande esposizione allestita al Grand Palais di Parigi, dall’11 ottobre 2017 al 22 gennaio 2018. Gauguin artista, intellettuale, libero pensatore ma anche alchimista in quella sua insaziabile smania di sperimentazione, di assemblaggio di materiali e tecniche differenti, alla ricerca di una nuova espressività e di un’altra arte, è qui indagato in tutte le sue sfaccetatture.

La monografica parigina, attraverso più di 200 opere, offre infatti una visione completa, esaustiva e approfondita del percorso creativo, ma anche esistenziale del grande artista, che appunto nell’arte ha cercato una ragione non solo estetica. 

Oltre alle circa 55 pitture sono presenti  30 ceramiche, 30 sculture e oggetti in legno, 15 incisioni su legno, 60 stampe e 35 disegni, a testimonianza di questa instancabile capacità di assorbire e sperimentare nuovi linguaggi espressivi.

La rassegna è articolata in sezioni, si parte dagli esordi, introdotti da ”La fabrique des images” (La fabbrica delle immagini),  per passare a “Mythes et réinventions” (Miti e reinvenzioni), che mette in luce l’ampliarsi della dimensione mistica nella sua opera nel periodo di Tahiti, fino all’ultima sezione “En son décor” (Nel suo ambiente), incentrata sull’ossessione dell’ultimo Gauguin per le ricerche decorative.

Il percorso, che  propone anche una sala dedicata al manoscritto di Noa Noa, presentato al pubblico molto di rado, si chiude con la rappresentazione digitale in forma di ologramma della Maison du Jouir, l’ultima casa-atelier di Gauguin, la realizzazione di un sogno,  presentata per la prima volta con le sculture che ne ornavano l’ingresso. 

La mostra è frutto della collaborazione tra l’Art Institute di Chicago, che possiede un significativo corpus di opere pittoriche e grafiche di Gauguin, e il Museo d’Orsay, la cui collezione di pitture, ceramiche e sculture in legno è una delle più importanti al mondo. 

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Le “Misurazioni” di Eliseo Mattiacci alla Galleria Poggiali di Firenze

Dinamica orizzontale 2010 - Foto Sereni.jpg

Dal 28 ottobre 2017 ventotto opere, tra disegni, acquarelli e istallazioni “irromperanno” negli spazi della galleria fiorentina 

FIRENZE – Il 28 ottobre inaugura alla Galleria Poggiali di Firenze la monografica di Eliseo Mattiacci dal titolo Misurazioni, a cura di Lorenzo Bruni. Si tratta della prima personale dell’artista di Cagli a Firenze, dopo quasi 40 anni da quella che si tenne nel 1980 alla Galleria di Vera Biondi. 

Il progetto espositivo propone una serie di importanti ed emblematiche opere dell’artista, in grado di far comprendere la sua ricerca poetica e stilistica sviluppata nell’arco di questi ultimi decenni. 

La mostra si sviluppa attraverso un percorso che nella parte iniziale della galleria vede a confronto due grandi sculture di anni differenti – Misurazione dei corpi celesti del 2003/2004 e Tempo globale del 1990/91. A queste si aggiungono opere su carta tra cui Opera nel bosco del 1983 e Occhio del cielo del 2005, che testimoniano la centralità della pratica del disegno nella sua produzione e poetica, oltre all’opera fotografica Rifarsi realizzata come unica traccia di una sua celebre performance del 1973. 

Le successive opere, che caratterizzano i vari ambienti della galleria, puntano a sottolineare aspetti evanescenti del modo di fare arte di Mattiacci, emersi prepotentemente negli ultimi anni. Tra questi Dinamica a parete del 2010 in acciaio e rame, Punti luce del 2011 in ottone e acciaio e i disegni con stili e soggetti differenti che permettono di porre una nuova attenzione alla grande sensibilità pittorica e coloristica che da sempre caratterizza la sua indagine. La scultura Sospensione del 2011 e Atomi e nuclei del 2010 evidenziano l’elemento fondamentale per la formalizzazione delle sue opere: concretizzare la tensione che può esistere tra le forze fisiche e visuali in contrasto/dialogo con il contenitore architettonico in cui vanno ad inserirsi trasformandolo, così, nello spazio dell’opera. 

E’ tuttavia la grande installazione dal titolo Corpo Celeste (meteorite) del 2008 a rivestire un ruolo centrale nell’ambito di questo progetto espositivo. Il compito che l’artista gli affida è quello di dare corpo ad una entità incommensurabile come quella del cosmo, intrecciandolo con il tema dell’archivio visto che la massa filiforme degli scarti della lavorazione del metallo assorbe o fa emergere dal suo nucleo centrale disegni incorniciati o frammentati di essi legati al tema dell’espansione o della dinamicità delle forme. 

L’orizzonte fisico e mentale, denso e delicato, che emerge dal percorrere opera dopo opera la mostra Misurazioni – spiega il curatore – “permette di comprendere appieno la ricerca di Eliseo Mattiacci in quanto indagine e stimolazione dell’interazione che può esistere tra osservatore e paesaggio. Paesaggio, però, inteso come il risultato della negoziazione tra le coppie di opposti di: visibile e invisibile, architettonico e cosmologico, privato e collettivo”.

Vademecum

Eliseo Mattiacci
Misurazioni
a cura di Lorenzo Bruni
Inaugurazione sabato 28 ottobre 2017 ore 18.
Galleria Poggiali, Via della Scala, 35/A-29/Ar e Via Benedetta 3r, Firenze
Dal 31 ottobre 2017 al 24 febbraio 2018
aperta dal martedì al sabato ore 9-13 e 15-19; ingresso libero.
www.galleriapoggiali.com
info@galleriapoggiali.com
tel. 0039 055287748

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Florence Biennale 2017. Il programma di mercoledì 11 ottobre

Florence Biennale 2017. Il programma di mercoledì 11 ottobre

Dieci giorni di esposizione, 462 artisti provenienti da 72 paesi di tutti e 5 i continenti, tre premi alla carriera e 35 appuntamenti tematici 

Questo il programma degli appuntamenti di mercoledì 11 ottobre:

  • ore 10:00 Visite didattiche per le scuole.
  • ore 13:00 Presentazione del libro di Raffaella Milandri, In Alaska. Il Paese degli uomini liberi (area bookshop).
  • ore 15:00 Conferenza – “Rethinking Green: sviluppo sostenibile”. Partecipano: Alessia Bettini (Assessore del Comune di Firenze), Maria Beatri e Andreucci (GdL “Green economy in architettura”), Federico Santi (Università La Sapienza di Roma), Simone Bastianoni (SDSN), Rachele Perazzolo (Marketing e trademark control FSC), Michael Braungart (Università di Rotterdam, fondatore di Cradle to CradleR). 

Nella seconda sessione, dal titolo “Turismo sostenibile” interverranno: Jacopo De Ria (Confcommercio), Ada Balzan (Federturismo), Carlo Francini (Ufficio Unesco Comune di Firenze), Matteo Montebelli (Touring Club), Alessandro Tomasi (Sindaco di Pistoia) e Fabio Cacioli (Federalberghi).

  • ore 19:00 Performance: Natural Live di Sebastiano Benegiamo, Valentino Carrai, Luca Mauceri, Jacopo Rachlik, Marco Zamburru, Luca Calabrese e Francesco Perissi.

Vademecum

XI Florence Biennale – Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea di Firenze
6 – 15 ottobre 2017
Fortezza da Basso, Viale Filippo Strozzi 1 – 50129 Firenze
info@florencebiennale.org 
www.florencebiennale.org 
Tel +39 055 3249173
Orari mostra: 10.00 – 20.00
Biglietto intero: intero € 8
Biglietto ridotto: intero € 5 per:
• studenti universitari;
• soci UniCoop Firenze;
• soci Touring Club;
• soci Icomos;
• utenti ATAF&LI-NEA e BusItalia con abbonamento o titolo di viaggio obliterato in giornata;
• dipendenti AMV Scarl o ACV Scarl;
• dipendenti Publiacqua;
• dipendenti Università di Siena;
• possessori di abbonamento Teatro del Maggio Fiorentino;
• soci AMFI – Associazione medici fotografi italiani;
• soci Confcommercio/Federalberghi;
• promozione “2×1” che consente ai soci del programma Cartafreccia di Trenitalia e ai possessori di un biglietto di viaggio valido sui treni Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca ed Intercity di Trenitalia con data di viaggio compresa all’interno del periodo di svolgimento della Manifestazione di acquistare due biglietti interi di ingresso al prezzo di uno;
• clienti “Acqua dell’Elba” con scontrino attestante l’acquisto di prodotti effettuato durante i giorni della mostra;
• over 65 anni;
• diversamente abili con accompagnatore gratuito.

Ingresso gratuito per minori di 10 anni accompagnati.
Acquisto Catalogo della mostra: sconto del 10% sul prezzo di vendita presso il bookshop della mostra riservato a soci UniCoop Firenze, utenti ATAF&LI-NEA e BusItalia con abbonamento o titolo di viaggio obliterato in giornata, AMV Scarl o ACV Scarl.
Per ulteriori informazioni visitare il sito internet www.florencebiennale.org alla sezione INFO.

 

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Dorothy Circus Gallery di Roma. Intervista alla direttrice e gallerista Alexandra Mazzanti

Dorothy Circus Gallery di Roma. Intervista alla direttrice e gallerista Alexandra Mazzanti

Il prossimo 12 ottobre la galleria, tra le più interessanti del panorama romano,dedicata al mondo del Pop Surrealismo, celebrerà il decimo anniversario di attività, inaugurando un nuovo spazio a Londra

La direttrice e gallerista Alexandra Mazzanti, è stata lieta di partecipare a questa intervista, pensata per i lettori di ArteMagazine, ai quali ha voluto confidare anche qualche anticipazione su progetti futuri.

Quest’anno la Dorothy Circus Gallery compie dieci anni, come ritiene stia cambiando il mondo del Pop Surrealismo in questo arco di tempo?

In questi dieci anni ho assistito ad un importante cambiamento che riguarda soprattutto l’arte contemporanea in generale piuttosto che il pop surrealismo. Questo movimento artistico con il quale ho avuto la fortuna di entrare in contatto, ha portato ad un ritorno di codici figurativi, ad una riscoperta della tecnica eccellente, influenzando gran parte degli artisti contemporanei, dalla pittura alla scultura, alla fotografia alla street art. Ha in qualche modo liberato un anima surreale e visionaria, per lungo tempo assopita da una critica concettualista, che oggi è mood fondamentale di tutte le produzioni artistiche e possiamo ritrovare il tratto pop surrealist in moltissime recenti produzioni cinematografiche, musicali, fino ai Fashion Show più esclusivi.

In occasione del decimo anniversario della galleria, a Londra, il 12 ottobre, si inaugura un nuovo spazio a Notting Hill. Quali sono, secondo lei, le principali differenze tra il pubblico inglese e quello italiano?

A dire il vero non sento molta differenza tra Italiani ed Inglesi, parliamo di cittadini europei e questo ci rende davvero molto vicini sia per storia che per cultura. Londra tuttavia è una città decisamente più internazionale di Roma, qui vivono e gravitano cittadini di tutto il mondo e questo rende la città e i suoi abitanti particolarmente all’avanguardia.

Tra gli artisti della Dorothy Circus, ci sono nomi di spicco del Pop Surrealismo a livello mondiale. Che analisi può fare della scena italiana?

In questi dieci anni, collaborando con Artisti di fama mondiale ho avuto modo di definire dei confini tra quello che è un’influenza e un’imitazione. I grandi nomi del Pop Surrealismo hanno dato dei riferimenti talmente potenti che molti hanno tentato di impossessarsene e questo ha inizialmente danneggiato molto l’immagine e l’originalità del movimento. Oggi esponiamo i prime movers del pop surrealismo, artisti che hanno elaborato un personale immaginario distinto e al tempo stesso fedele ai contenuti di una coscienza collettiva onirica ed emozionale. Accanto ad essi sono pochi gli artisti italiani che si stagliano per un talento eccezionale e un mondo proprio. Quelli che si distinguono però hanno grandi possibilità e stanno infatti avendo successo anche oltre oceano come ad esempio Alessia Iannetti e Paolo Pedroni entrambi artisti che rappresento con orgoglio.

Nel 2017 la galleria è stata impegnata in un progetto, volto a far conoscere artisti giapponesi. Questo rapporto con il Giappone porterà a una nuova apertura anche lì?

Da brava appassionata di Pop surrealism sono una visionaria anche io, e sto sognando di far viaggiare il nostro “Circo” con un programma di Temporary Gallery in giro per il mondo. L’Asia è nei miei desideri e spero presto di poter annunciare un inedito show a Tokyo insieme ad altre sorprese.

Ci sono altri progetti che può anticipare ai lettori di ArteMagazine?

Dal momento in cui avremo due sedi, una a Roma e una a Londra, avremo la possibilità di offrire una doppia visibilità alle mostre in programmazione, gli artisti che esporremo nella mostra “Pages From Mind Travellers Diaries” avranno infatti un solo show che si terrà contemporaneamente in entrambe le nostre sedi. Un’ anticipazione speciale per voi, un duo show dello street artist giapponese Hikari Shimoda insieme al geniale street artist italiano Millo. 

L’intervista è terminata e le parole della direttrice hanno stimolato ancora di più la mia curiosità su quanto accadrà nei due eventi in programma. A questo punto, non mi resta che partecipare alla mostra che si terrà a Roma a novembre, nell’intento di poterla raccontare.

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Ambrogio Lorenzetti, una importante mostra a Siena celebra il grande artista

Ambrogio Lorenzetti, una importante mostra a Siena celebra il grande artista

Dal 22 ottobre al 21 gennaio l’eposizione mira a ricostruire l’intensa attività di uno degli artisti più importanti dell’Europa trecentesca ancora poco noto al pubblico per quel che concerne la sua grande produzione artistica

SIENA – Sarà probabilmente tra gli eventi più importanti dell’anno, non solo a Siena, la mostra dedicata ad Ambrogio Lorenzetti, che dal 22 ottobre verrà ospitata presso il Santa Maria della Scala

Ambrogio Lorenzetti, nonostante sia considerato uno degli artisti più importanti dell’Europa trecentesca, è ancora poco noto al pubblico per quel che concerne la sua grande produzione artistica. Gli studi si sono concentrati, infatti, quasi esclusivamente sui suoi affreschi del Palazzo Pubblico di Siena, le Allegorie e gli Effetti del Buono e del Cattivo Governo in città e nel suo contado, manifesti cruciali dell’etica politica delle città-stato italiane nella tarda età comunale e in specie del governo senese dei Nove. Ma la densità concettuale di questo insieme di affreschi ha messo in ombra il resto delle sue opere pittoriche.

La mostra, preceduta da un’intensa attività di ricerca, rappresenta dunque l’occasione per provare a ricostruire la straordinaria attività di questo grande maestro. Nasce inoltre al culmine di un progetto scandito da diverse campagne di restauro e avviato nel 2015 con l’iniziativa Dentro il restauro, realizzato grazie al contributo del MiBACT per Siena Capitale Italiana. Con Dentro il restauro sono state trasferite al Santa Maria della Scala alcune importanti opere dell’artista che necessitavano di indagini conoscitive, di interventi conservativi e di veri e propri restauri, tra cui il ciclo di affreschi nella basilica di San Francesco, il grandioso ciclo di Montesiepi e la Maestà di Sant’Agostino. I restauri sono stati realizzati con un cantiere “aperto”, il pubblico ha quindi potuto seguire man mano le varie fasi  dei delicati interventi.

La mostra, curata da Alessandro Bagnoli, Roberto Bartalini e Max Seidel, è stata resa possibile anche grazie al fatto che Siena conserva all’incirca il settanta per cento delle opere oggi conosciute del pittore, ma anche grazie a una serie di prestiti molto mirati. Saranno esposte, infatti, opere provenienti dal Louvre, dal National Gallery, dalle Gallerie degli Uffizi, dai Musei Vaticani, dallo Städel Museum di Francoforte, dal Yale University Art Gallery

Il percorso espositivo della mostra sarà arricchito inoltre dalla presenza di un’audioguida in più lingue e da alcuni interventi videofilmati, sia di taglio informativo che di taglio suggestivo/narrativo.

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Vademecum

Ambrogio Lorenzetti
Siena, complesso museale Santa Maria della Scala
Piazza del Duomo, 1
22 ottobre 2017 – 21 gennaio 2018ORARI
Lunedi, Mercoledì e Giovedì dalle 10.00 alle 17.00 (ultimo ingresso 16,30)
Venerdì dalle ore 10.00-19.00 (ultimo ingresso ore 18,30)
Sabato e Domenica dalle ore 10.00 alle 20.00 (ultimo ingresso ore 19,30)
Lunedì 30, Martedì 31 ottobre e Mercoledì 1 novembre la mostra e il Museo saranno aperti dalle 10.00 alle 19.00 (ultimo ingresso ore 18,30)
Martedì giorno di chiusura del museo e della mostra ad eccezione dei giorni 31/10, 26/12 e 2/1
25 Dicembre chiusura del museo e della mostra
Dal 23 dicembre al 6 Gennaio la mostra e il Museo saranno aperti tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00 da Lunedì al Venerdì e dalle 10.00 alle 20.00 il Sabato e la Domenica. Ultimo accesso 30 minuti prima della chiusura.
BIGLIETTI
Ingresso alla mostra:
-Intero 9 euro
-Ridotto 7 euro ragazzi dai 12 ai 18 anni, over 65, studenti, militari e categorie convenzionate
-Gratuito minori di anni 12, accompagnatori portatori handicap, giornalisti e accompagnatori gruppo
-Gruppi 5 euro (minimo 15 persone)
Cumulativi:
-Mostra + Santa Maria della Scala Intero 14 euro
-Mostra ridotto + Santa Maria della Scala 12 euro
-Mostra + Museo Civico 14 euro
-Mostra + Santa Maria della Scala+ Museo Civico 20 euro
-Mostra + Acropoli pass (Duomo di Siena + Santa Maria della Scala) 25 euro
dal 22 ottobre al 31 ottobre e dal 26 dicembre al 6 gennaio
Riduzioni Trenitalia
Ingresso ridotto ai possessori di: abbonamenti regionali Trenitalia (Toscana), biglietto corsa semplice destinazione Siena e per i dipendenti Gruppo FS muniti di badge di riconoscimento.
Ingresso alla mostra con la formula 2X1 (pagando un biglietto a tariffa intera) ai possessori di: biglietto Frecce (Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca) con destinazione Firenze e data di viaggio al massimo di 5 giorni antecedente la visita della mostra (ciascuno sconto sarà offerto una sola volta) e per i possessori di Cartafreccia.
INFORMAZIONI, PRENOTAZIONI e VISITE GUIDATE
Complesso Museale Santa Maria della Scala piazza Duomo, 1 – 53100 Siena
CALL CENTER 0577286300 ambrogiolorenzettisms@operalaboratori.com
SITO WEB
www.ambrogiolorenzetti.it

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Artbox su Sky Arte HD

Giosetta Fioroni

Da giovedì 12 ottobre alle ore 20.15  torna il magazine di attualità dedicato alle arti visive 

Il primo episodio della nuova serie è registrato agli stabilimenti della ex-Innocenti di Milano. Si parlerà della biennale Foto/Industria di Bologna che ospita scatti di Rodtchenko, Koudelka o Thomas Ruff. A seguire ci sposteremo a Modena dove sarà possibile ammirare i  lavori dei fotografi che hanno preso parte alla seconda edizione di Master of Photography,accompagnati dal carisma di Steve McCurry.

Si prosegue con il grande maestro Elliott Erwitt protagonista a Forlì con una grande retrospettiva. A Mosca invece Giosetta Fioroni, celebre esponente della Pop Art italiana, è protagonista con una rassegna di dipinti che devono molto alla fotografia. Infine la storica dell’arte Silvia Evangelisti ci introdurrà alla mostra di Michelangelo Pistoletto all’Isola di San Giorgio, a Venezia.

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Christie’s Londra, all’asta a dicembre un bozzetto de “La Libertà che guida il popolo” di Delacroix

Christie's Londra, all'asta a dicembre un bozzetto de

Uno schizzo ad olio realizzato dall’artista nel 1830, dal titolo “Le 28 juillet – La Liberté guidant le peuple”, sarà battuto durante la “Classic Week 19th Century European & Orientalist Art Auction” con una stima tra 700mila e un milione di sterline 

LONDRA – Sarà battuto all’asta da Christie’s a Londra, il prossimo 14 dicembre, uno schizzo ad olio di uno dei massimo capolavori del Romanticismo, oltre che opera più celebre del pittore francese Eugène Delacroix (1798-1863), “La Libertà che guida il popolo”. 

Si tratta di un abbozzo realizzato ad olio dall’artista nel 1830, dal titolo “Le 28 juillet – La Liberté guidant le peuple”. 

L’opera verrà messa all’incanto durante la Classic Week 19th Century European & Orientalist Art Auction, con una stima che si aggira tra le 700mila e un milione di sterline. 

Il disegno autografo, pur nella forma di schizzo, costituisce una rara ma preziosa testimonianza del processo creativo di Delacroix. La figura dominante, che rappresenta appunto la Libertà piuttosto ben delineata, sembra già prendere forma al centro dell’opera, circondata da un gruppo di uomini caduti intorno, poco più che abbozzati. 

Il grande dipinto, che celebra “les trois glorieuses”, ovvero le giornate durante le quali l’insurrezione popolare destituisce Carlo X in favore della reggenza di Luigi Filippo, venne realizzato da Delacroix in soli tre mesi. La tela è una testimonianza della presa di posizione dell’artista, che non aveva mai partecipato attivamente ai moti rivoluzionari. Nell’ottobre del 1830 Delacroix scriveva al fratello Henry: “Ho intrapreso un soggetto moderno, una barricata, e se non ho mai vinto per la patria, almeno avrò dipinto per lei…” . 

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Christie’s Londra, all’asta a dicembre un bozzetto de “La Libertà che guida il popolo” di Delacroix

Christie's Londra, all'asta a dicembre un bozzetto de

Uno schizzo ad olio realizzato dall’artista nel 1830, dal titolo “Le 28 juillet – La Liberté guidant le peuple”, sarà battuto durante la “Classic Week 19th Century European & Orientalist Art Auction” con una stima tra 700mila e un milione di sterline 

LONDRA – Sarà battuto all’asta da Christie’s a Londra, il prossimo 14 dicembre, uno schizzo ad olio di uno dei massimo capolavori del Romanticismo, oltre che opera più celebre del pittore francese Eugène Delacroix (1798-1863), “La Libertà che guida il popolo”. 

Si tratta di un abbozzo realizzato ad olio dall’artista nel 1830, dal titolo “Le 28 juillet – La Liberté guidant le peuple”. 

L’opera verrà messa all’incanto durante la Classic Week 19th Century European & Orientalist Art Auction, con una stima che si aggira tra le 700mila e un milione di sterline. 

Il disegno autografo, pur nella forma di schizzo, costituisce una rara ma preziosa testimonianza del processo creativo di Delacroix. La figura dominante, che rappresenta appunto la Libertà piuttosto ben delineata, sembra già prendere forma al centro dell’opera, circondata da un gruppo di uomini caduti intorno, poco più che abbozzati. 

Il grande dipinto, che celebra “les trois glorieuses”, ovvero le giornate durante le quali l’insurrezione popolare destituisce Carlo X in favore della reggenza di Luigi Filippo, venne realizzato da Delacroix in soli tre mesi. La tela è una testimonianza della presa di posizione dell’artista, che non aveva mai partecipato attivamente ai moti rivoluzionari. Nell’ottobre del 1830 Delacroix scriveva al fratello Henry: “Ho intrapreso un soggetto moderno, una barricata, e se non ho mai vinto per la patria, almeno avrò dipinto per lei…” . 

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