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Roma. Inaugurata da Franceschini la mostra sulle opere salvate dal sisma ad Amatrice e Accumoli

"Queste opere torneranno tutte nei loro territori, è una certezza, - ha assicurato Franceschini - ma è necessario che le chiese da cui provengono siano recuperate e ricostruite. Sono un pezzo dell'identità locale" ROMA - E’ stata inaugurata presso il Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano a Roma, alla presenza del ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, la mostra “Rinascite. Opere d'arte salvate dal sisma di Amatrice e Accumoli”, a cura della direttrice del Museo Nazionale Romano, Daniela Porro, di Alessandra Acconci con allestimento dell’architetto Stefano Boeri.  "'Rinascite' - ha spiegato Daniela Porro - apre la stagione delle mostre del Museo nazionale Romano, e vuole rendere testimonianza dell'attività realizzata dal Mibact insieme ai Carabinieri e ai Vigili del fuoco con molti volontari della Protezione civile. Esperienza che sarà raccontata in un volume. Tra le opere esposte - ha ricordato la direttrice - c’è una Madonna con bambino dal Museo Civico di Amatrice, simbolo della rinascita: una tavola recuperata già una settimana dopo il sisma dalle nostre squadre". I curatori hanno sottolineato come l’esposizione rappresenti una testimonianza tangibile della ricchezza culturale sedimentata nei piccoli o piccolissimi comuni del territorio italiano: “giacimenti di bellezza nascosti, spesso sconosciuti o sottovalutati”.  34 sono le opere in esposizione provenienti da Amatrice e Accumoli. Si tratta di una piccola parte degli oltre tremila beni portati in salvo e oggi conservati nella Scuola Forestale Carabinieri di Cittaducale (Rieti). Dipinti, sculture, suppellettili liturgiche che vanno dal XIII al XX secolo, a cui si aggiunge prezioso materiale di archivio. "Queste opere torneranno tutte nei loro territori, è una certezza, - ha assicurato Franceschini - ma è necessario che le chiese da cui provengono siano recuperate e ricostruite. Sono un pezzo dell'identità locale. Con la giornata di oggi rinnoviamo l'impegno del Mibact ad agire con determinazione sulle questioni legate al terremoto. Il rischio è che, col tempo, ci si allontani dall'emotività del momento e si vada più lenti. Ma questo non deve accadere”. Il ministro ha anche ricordato il lavoro complicato e difficile finora svolto, e ha ricordato che nella legge di bilancio presente  una nuova norma che consentirà anche alla Chiesa di intervenire sulle chiese danneggiate in maniera diretta, ovviamente sotto la supervisione delle Soprintendenze.  Franceschini ha poi concluso: “Questa mostra consente di vedere la qualità e l'importanza delle opere salvate che oggi si stanno tutelando e restaurando. E' una mostra carica di significati e rinnova l'impegno che abbiamo come Mibact di tenere accesi i riflettori e di trovare le risorse dove mancano sul tema del terremoto. Sono contento che faccia parte dell'attività di rilancio del Museo Nazionale Romano". La mostra è anche arricchita anche da una esposizione fotografica che, attraverso gli scatti di Paolo Rosselli, restituisce la drammaticità degli effetti del sisma su questo territorio.  ...

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