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Roma, Centrale Montemartini. FREEDOM MANIFESTO. Umanità in movimento

Una grande mostra collettiva sul tema dell’immigrazione. Il mezzo di comunicazione scelto è il poster che continua a rappresentare il medium più immediato per esporre messaggi davanti ai nostri occhi distratti ROMA - Può un poster cambiare il mondo? Forse non piò cambiarlo, ma sicuramente può essere un mezzo efficace ed immediato per comunicare un messaggio, tra parole e immagini. E’ quanto hanno fatto alcuni artisti sollecitati dal Centro di ricerca interdisciplinare sul paesaggio contemporaneo, che ha lanciato un appello per raccogliere il loro punto di vista su un fenomeno che è sotto gli occhi di tutti: la migrazione di uomini e donne in fuga dalla guerra, dalla miseria, dalla sopraffazione.  Il risultato di questa “chiamata” è la grande mostra collettiva, a cura di Fulvio Caldarelli, Armando Milani e Maurizio Rossi, dal titolo “FREEDOM MANIFESTO. Humanity on the move / Umanità in movimento”, ospitata al Museo Centrale Montemartini di Roma, dal settembre al 31 dicembre 2017.  A impreziosire il curioso mini-catalogo della mostra, pubblicato nel classico formato dei manifesti per affissione (70 x 100 cm), il contributo critico del sociologo Alberto Abruzzese che scrive: “Il manifesto storico – con tutte le sue appendici tardo-moderne e post-moderne – è stato lo strumento di persuasione o dissuasione di soggetti sociali individuati nel loro ruolo politico e professionale. Ora dovrebbe aprirsi la fase di una comunicazione attenta alla vocazione delle persone, al senso rimosso della vita vissuta piuttosto che alla professione alla quale essa stessa ci costringe”. L’esposizione presenta al pubblico, oltre ai poster realizzati per l’occasione da maestri del graphic design contemporaneo – come Félix Beltrán, Ginette Caron, Milton Glaser, Alain Le Quernec, Italo Lupi, Astrid Stavro, Heinz Waibl – anche una nutrita rassegna di autori provenienti da tutto il mondo, tra i più interessanti della nuova generazione.  La mostra, con il patrocinio di RAI, AGI (Alliance Graphique Internationale) e AIAP (Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva), è parte del calendario di eventi che animano l’edizione romana 2017 di “AIAP Design per”. Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, la mostra si svolge anche sotto il significativo patrocinio della Comunità di Sant’Egidio, movimento laicale internazionale fondato a Roma nel 1968, da sempre impegnato nell’accoglienza e nell’integrazione di immigrati e rifugiati.  Servizi museali di Zètema Progetto Cultura. Autori in mostra: VALENTINA AGRIESTI/ STEFANO ASILI / RUEDI BAUR / ERIN BAZOS / FÉLIX BELTRÁN / MAURO BUBBICO / MARLENE BUCZEK / ANGELO BUONUMORI / FULVIO CALDARELLI / ELIO CARMI / GINETTE CARON / FANG CHEN / ALESSIO COSMA / ROBERTO DEL BALZO / FRANCESCO DONDINA / ERIKA GIUSTI / MILTON GLASER / PUYA HABIBZADEHKAVKANI / GIANNI LATINO / GLI IMPRESARI / ITALO LUPI / ALAIN LE QUERNEC / GIOVANNI LUSSU / ARMANDO MILANI / MAURIZIO MILANI / GERMAN MONTALVO / RICARDO SALAS MORENO / ANTONIO PACE / MARIO PIAZZA / ANTONIO ROMANO / MICHELE REGINALDI / MICHELE SANTELLA / FILIPPO SASSOLI / ASTRID STAVRO / STUDIO ORIGONI STEINER / PARISA TASHAKORI / PAOLO TASSINARI / LUIGI VERNIERI / MARIO FOIS (VERTIGO DESIGN) / HEINZ WAIBL / ZUP DESIGN  ...

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