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Pinacoteca di Brera, riallestite 38 sale. Si festeggia con una mostra su Ingres e Hayez

E’ stato inoltre aperto il “Caffè Fernanda” e l’ingresso principale del museo chiuso da 100 anni. Presentata l’esposizione "Attorno a Ingres e Hayez. Sguardi diversi sulle donne di metà Ottocento" MILANO - "Quando abbiamo fatto tre anni fa il progetto, abbiamo promesso la riapertura nel 2018, dopo 50 anni". "Purtroppo  io non sono abituato ai possibili ritardi che ci sono. Devo imparare di più sui ritmi italiani".  Così il direttore James Bradburne ha commentato, ironicamente,  la conclusione della prima tappa della rivisitazione della Pinacoteca di Brera, un progetto ambizioso, che ha coinvolto 38 sale del museo, il restauro di due tra le più importanti opere di Francesco Hayez e di “Porta Gregotti”, l'ingresso principale chiuso da 100 anni, e poi ancora l'apertura del “Caffè Fernanda”, dedicato alla storica direttrice Fernanda Wittgens, con prodotti a chilometro zero provenienti esclusivamente da un orto coltivato a sud di Milano.  La presentazione del riallestimento delle sale ha quindi consentito aBradburne di fare il punto sull'intero progetto della "grande Brera”. “Vorrei ribadire la promessa fatta: riapriremo al pubblico un anno, un anno e mezzo dopo che il Palazzo sarà pronto per ospitare i quadri". Sulla data di consegna, Bradburne non si è però sbilanciato, ha solo accennato alla speranza che possa avvenire all’inizio del 2019. “Solo quando vedrò tutti i certificati in cui mi dicono che il Palazzo ha un clima stabile e un piano antincendio, firmerò la consegna definitiva" - ha specificato il direttore canadese.  Intanto la Pinacoteca ha festeggiato questa prima tappa con la presentazione della mostra "Attorno a Ingres e Hayez. Sguardi diversi sulle donne di metà Ottocento”, a cura di Florence Viguier-Dutheil, Isabella Marelli, Fernando Mazzocca e Carlo Sisi.  Presenti il sindaco Giuseppe Sala e il ministro dei Beni e delle Attività culturali Alberto Bonisoli.  A proposito del riallestimento Bonisoli ha commentato: “Sono contento di essere giunto alla fine di un'importante tappa della rivisitazione della Pinacoteca di Brera: possiamo dire a questo punto di avere un museo che è pienamente all'interno di Milano e che si apre a tutta la città”. Il ministro ha poi aggiunto:  "la Pinacoteca di Brera può darci molti spunti per come deve essere concepito un museo. Accessibile in termini fisici, di orario, con forme di gratuità e anche in termini di narrazione". "La sfida - ha sottolineato Bonisoli - è di giocare su questa doppia logica: da un lato rendere il museo interessante per gli appassionati, per chi già conosce l'arte e ha un gusto raffinato; allo stesso tempo deve far conoscere e rendere vicina l'arte a chi non ha avuto la fortuna o la possibilità di conoscerla". Il sindaco di Milano, Sala, ha invece evidenziato: "il percorso fatto in questi anni a Brera è un buon percorso perché rispetta le tradizioni, ma allo stesso tempo dimostra un cambio di passo, sia nel miglioramento degli spazi, che nell'approccio". Intanto il 4 ottobre, in occasione dell’inaugurazione del riallestimento, si terrà una giornata speciale a ingresso gratuito con prolungamento serale dalle 8.30 alle 22.15.  ...

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