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Pechino, demolito dalle autorità cinesi lo studio di Ai Weiwei

Lo ha denunciato lo stesso artista su Instagram postando anche diversi video che documentano la demolizione dell'edificio. Già in precedenza nel 2011 era stato distrutto un suo studio a Shangai PECHINO - Lo studio dell’artista cinese Ai Weiwei, situato nella periferia nord-est di Pechino, è stato demolito, anche se non sono ancora ben chiare le motivazioni e gli obiettivi delle autorità cinesi.  In particolare non si capisce se la distruzione, effettuata peraltro senza preavviso, rientri in una modalità volta a colpire direttamente l’artista dissidente, o rientri nell’ambito di un progetto più ampio per la sicurezza degli edifici, visto che già l’anno scorso sono state demolite larghe zone della periferia.  Sta di fatto che lo studio dell’artista non c’è più. La demolizione è iniziata lo scorso venerdì 3 agosto.  Ha scritto Ai Weiwei su Instagram: "Oggi, senza alcuna precauzione, hanno iniziato a demolire il mio studio ‘Zuo you’ di Pechino, che è stato il mio principale atelier fin dal 2006. È un edificio costruito sullo stile socialista delle fabbriche della Germania dell'est. Addio". Non è tuttavia la prima volta che un episodio del genere accade. Nel 2010, infatti, la giunta municipale di Shanghai stabilì che il suo studio di Malu Twon fosse dapprima chiuso e poi demolito. Lo studio viene distrutto l’11 gennaio del 2011, ma Ai Weiwei riesce a recuperare parti dell'edificio.  D’altra parte l’artista è noto per la sua opposizione al regime cinese, di cui ha denunciato numerose volte le violazioni dei diritti umani e la corruzione. Critiche queste che gli sono costate ben 81 giorni di reclusione, dal 2 aprile al 22 giugno 2011, anche se l’accusa ufficiale era di evasione fiscale. L'artista è stato quindi confinato in una località segreta, senza che venissero mai state diramate notizie sulle sue condizioni. E’ stato inoltre multato per lo stesso motivo per una cifra di oltre 12 milioni di yuan.  Dopo la sua liberazione Ai Weiwei è stato costantemente tenuto sotto controllo e gli è stato impedito di espatriare fino al luglio del 2015, quando invece gli è stato restituito il passaporto. Da allora l’artista ha vissuto in Europa, dapprima in Gran Bretagna e poi in Germania, a Berlino.    https://www.instagram.com/aiww/  ...

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