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Parma, l’installazione di Massimo Bartolini negli spazi restaurati dell’Abbazia di Valserena

“On Identikit”  è il primo appuntamento del programma di residenze d’artista “Through time: integrità e trasformazione dell’opera”, realizzato in occasione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020 PARMA - L’artista Massimo Bartolini ha realizzato un’installazione, dal titolo  On Identikit, negli spazi  rinnovati e restaurati dell'Abbazia di Valserena a Parma. Si tratta del primo appuntamento del programma di residenze d’artista Through time: integrità e trasformazione dell’opera, in occasione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020.  Bartolini, nel corso della sua residenza allo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, si è confrontato con l’Archivio-Museo del Centro Studi, che conserva oltre 12 milioni di materiali originali della comunicazione visiva, della ricerca artistica e progettuale italiana a partire dai primi decenni del XX secolo. L’artista si è focalizzato in particolare sulle opere di due grandi maestri quali Luigi Ghirri e Luciano Fabro. Si è quindi concentrato sulla ricerca di tutti i dischi in vinile fotografati da Ghirri nella serie “Identikit” (1979), dove l’artista emiliano restituiva in maniera veritiera e implacabile un ritratto di sé stesso attraverso quello della propria libreria.  I titoli dei vinili, spesso erosi dall’uso e quasi illeggibili sulla spina dei 33 giri, hanno provocato in Bartolini una “curiosità da archeologo”, per poter sfilare finalmente i dischi dalla libreria e ascoltarli, rigorosamente su vinile, in un luogo ben preciso e in compagnia di qualcuno. Questo qualcuno è Lo Spirato di Luciano Fabro (1968-73), opera allestita in una delle cappelle nobiliari della Chiesa dell’Abbazia di Valserena, una scena che per Bartolini sta “a metà tra un letto sfatto ed un letto posseduto”, dove il corpo è allo stesso tempo presente e invisibile: al di sotto delle lenzuola c’è una sagoma, che scompare appena fuori da esse, per poi riapparire come presenza sul guanciale deformato dal peso.  La musica è nascosta dentro l’immagine di Identikit come la figura è nascosta dentro il gesso de Lo Spirato. Con il lavoro On Identikit, Bartolini intende dunque fare incontrare l’essere invisibile e presente dello Spirato con l’essere, invisibile per natura, della musica, che risuonerà nei suggestivi spazi della Chiesa.  Nel libro che accompagna l’evento espositivo,  edito da All Around Art, l’artista scrive: “quando uno è sdraiato molto spesso si riposa o dorme, meno spesso è morto. In tutte e tre queste circostanze la musica è indicata […] La ninna nanna è una musica per dormire, per morire per poco tempo, per cambiare stato… Come fare una serenata al sonno che non si sveglia: dormi, che domani quando ti sveglierai ti ricorderai di una musica senza provenienza e per quello sarà la più musica di tutte le musiche”. {igallery id=7747|cid=1866|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0} Vademecum CSAC - Centro Studi e Archivio della ComunicazioneAbbazia di ValserenaStrada Viazza di Paradigna, 1 (Parma)Ingresso
5 euroPer tutte le riduzioni e informazioni aggiornate: http://www.csacparma.it/visita/Orari
Mercoledì, giovedì e venerdì 15.00-19.00
Sabato e domenica 10.00-19.00 Per informazioni e prenotazioniinfo@csacparma.it; www.csacparma.it ...

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