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Nel cinquecenternario della morte di Leonardo, la regione Toscana ha destinato 155mila euro a sostegno delle iniziative a cui sta lavorando da mesi. Da giugno scorso è stato attivato un tavolo per coordinare ii vari soggetti dei territori interessati
FIRENZE – Mostre, convegni, spettacoli, eventi, sono tantissime le iniziative che la Regione Toscana sta preparando per il 2019, anno in cui ricorre il cinquecenternario della morte di Leonardo. “La Toscana di Leonardo” è il titolo sotto il quale si riuniscono tutte le varie manifestazioni.
La Regione, che ha destinato 155mila euro a sostegno delle iniziative, sta lavorando da mesi al progetto e da giugno scorso ha attivato un tavolo di concertazione fra i vari soggetti dei territori interessati: Comune di Vinci, Comune di Anghiari, Comune di San Sepolcro, Comune di Firenze, Comune di Pontedera, Comune di Empoli, Comune di Piombino, Museo della Scienza di Firenze, Galleria degli Uffizi, Unicoop Firenze, Fondazione Sistema Toscana, Toscana Promozione, Settore Comunicazione della Regione Toscana. Il fine è di garantire un’efficace forma di sostegno e di raccordo delle celebrazioni attraverso un programma generale che comprenda tutti gli eventi segnando un itinerario ideale nei Comuni toscani alla scoperta dei musei, delle opere e delle architetture nel segno di Leonardo.
Anche il Comune di Milano e il Comune di Amboise in Francia hanno firmato intese con la Regione Toscana per la realizzazione di eventi.
La vicepresidente della Regione, Monica Barni ha sottolineato come questo calendario ricco di eventi rappresenti “un’opportunità preziosa per i cittadini e per i turisti, che potranno seguire in tanti luoghi della Toscana il racconto della vita e delle opere di un genio poliedrico, di una personalità unica di artista e di scienziato” .
“Il calendario che presentiamo – ha spiegato il sindaco di Vinci Giuseppe Torchia – è molto lungo, perché impegna tantissime città della Toscana e copre tutto l’anno che sta per arrivare. Le diverse iniziative sono accomunate da un obiettivo specifico: approfondire e conoscere meglio la figura di Leonardo da Vinci”. “Il denominatore comune degli eventi di questo calendario – ha continuato il primo cittadino – è la celebrazione dell’origine del Genio, su cui stiamo lavorando da tempo per declinarlo in tutti i settori, dalla cultura all’enogastronomia, dalle scuole allo sport”.
La Regione Toscana promuoverà inoltre assegni di ricerca per percorsi di alta formazione. Grazie a un bando in collaborazione con Università, enti di ricerca e operatori della filiera culturale e creativa, saranno disponibili assegni di ricerca orientati al sistema culturale. La Regione Toscana e la Regione Lombardia si sono candidate a supportare il Comitato nazionale mediante la promozione delle più diversificate iniziative nei campi scientifici, culturali e progetti di turismo, nonché la loro diffusione, sviluppando un piano di comunicazione multicanale rivolto ai diversi target.
Sul tema delle celebrazioni è intervenuto anche il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, durante un incontro nella sede dell’Associazione Stampa Estera a Roma. Schmidt ha evidenziato come la l’Italia e gli Uffizi abbiano anticipato la Francia, dando il via alle celebrazioni con la grande mostra sul Codice Leicester del Genio di Vinci, primo evento in assoluto a livello globale. La mostra – ha evidenziato il direttore degli Uffizi “è partita ad ottobre, terminerà a gennaio ed al momento è già stata visitata da oltre 165mila persone”. Schmidt ha aggiunto poi “l’esposizione su Leonardo che verrà curata dal Louvre inizierà il prossimo ottobre e terminerà l’anno successivo. Sarà dunque un grande evento di chiusura di queste celebrazioni, mentre noi le abbiamo aperte”.
Riguardo al tema di eventuali prestiti di opere da parte degli Uffizi al Louvre, Schmidt si è espresso in maniera piuttosto “tranchant”, dichiarando: “il Louvre ci ha richiesto sia dipinti che disegni: noi non daremo nessun quadro, ma siamo assolutamente aperti al prestito di disegni di Leonardo da Vinci”. Del resto, ha aggiunto il direttore degli Uffizi, “il Louvre giustamente non presta la Gioconda: a questo principio ci sono state due uniche eccezioni, con prestiti a Usa e Russia nel dopoguerra. Credo dunque di trovare l’appoggio dei colleghi francesi del Louvre, quando applichiamo la stessa regola ai tre capolavori di Leonardo che custodiamo in Galleria tra l’altro inseriti dal 2009 in una lista di opere inamovibili dal musei” – ha concluso il direttore degli Uffizi.