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Napoli. Il MANN festeggia il mezzo milione di visitatori e inaugura la mostra sui Longobardi

Doppio evento per il museo archeologico campano che, il 20 dicembre, ha aperto una grande esposizione e ha raggiunto l'obiettivo di  500 mila visitatori con grande soddisfazione del direttore Paolo Giulierini NAPOLI - Il 20 dicembre il Museo Archeologico di Napoli (MANN), diretto da Paolo Giulierini, ha raggiunto i 500 mila visitatori nell'anno 2017, proprio in occasione dell’inaugurazione della mostra dedicata ai Longobardi. La quota è stata raggiunta con una coppia di turisti newyorchesi in vacanza a Napoli a cui il direttore ha consegnato il catalogo della mostra oltre che una speciale visita al museo.  Grande soddisfazione è stata espressa da Giulierini, che punta all’obiettivo di almeno un milione di visitatori. “Porteremo il Museo al vertice in Italia, mentre in Europa e nel mondo siamo già consacrati tra i più importanti organizzatori di mostre" ha detto il direttore aggiungendo “Mai come ora. Mai il Museo Archeologico Nazionale aveva raggiunto un simile risultato”.  Nel frattempo il museo apre oggi al pubblico la grande mostra "Longobardi. Un popolo che cambia la storia”. L'esposizione, a cura di Gian Pietro Brogiolo e Federico Marazzi, con l’organizzazione  generale di Villagio Globale International, sarà visitabile dal 21 dicembre al 25 marzo 2018, nei consueti orari del museo.  La mostra ha già riscosso un grande successo a Pavia, dove è stata ammirata da oltre 63mila visitatori al Castello Visconteo, prima di arrivare nel capoluogo campano e in attesa di approdare all’Ermitage di San Pietroburgo.  Si tratta di un evento espositivo di estrema importanza che conferma il segno indelebile lasciato dai Longobardi  in Campania, in particolare nelle tre capitali Capua, Benevento e Salerno. Il percorso espositivo, suddiviso in 8 sezioni, con numerose novità rispetto a Pavia,  restituisce una visione complessiva del ruolo, dell’identità, delle strategie, della cultura e dell’eredità del popolo longobardo.  In esposizione tantissimi materiali, dai corredi funerari ai codici e alle epigrafi, fino agli oggetti di uso comune come anfore, moneti, gioielli. Il tutto supportato da installazioni multimediali e da un prezioso catalogo edito da Skira.  ...

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