Sei qui

Musei italiani, superati i 50 milioni di visitatori nel 2017

Star della classifica dei più visitati è il Colosseo con sette milioni di presenze seguito da Pompei e dagli Uffizi ROMA - Un anno da record il 2017 per i musei del nostro Paese. Come annunciato dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, infatti, sono stati superati i  50 milioni di visitatori, con un incremento, rispetto al 2016, di circa 5 milioni di visitatori. Gli incassi hanno invece sfiorato i 200 milioni di euro, circa 20 milioni in più rispetto all’anno precedente.  Il Colosseo, con 7 milioni di visitatori rimane sempre in vetta alla classifica, rappresentando da solo il 14 % degli ingressi nei musei. A seguire Pompei con 3,4 milioni di visitatori, gli Uffizi con 2,2 milioni di visitatori, la Galleria dell'Accademia di Firenze con 1,6 milioni di visitatori e Castel Sant'Angelo con 1,1 milioni di visitatori. In notevole crescita risulta la Pinacoteca di Brera (+7 posizioni), Palazzo Pitti (+5 posizioni), i Musei reali di Torino (+4 posizioni) e l'ingresso in classifica, per la prima volta, di Villa Adriana e del Museo di Capodimonte. Gli incrementi più marcati figurano tra i diversi istituti resi autonomi dalla riforma: con 27 milioni di visitatori, questi luoghi della cultura hanno accolto più della metà dei visitatori complessivi. Le percentuali di crescita più elevate sono state registrate dalla Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea (+54% di visitatori, nell'ultimo anno), dalla Reggia di Caserta (+23%), dalle Gallerie nazionali di arte antica di Roma (+17%), da Capodimonte (+16%) e dal Palazzo Reale di Genova (+14%). “Dai 38 milioni del 2013 ai 50 milioni del 2017, i visitatori sono aumentati in quattro anni di circa 12 milioni (+31%) e gli incassi di circa 70 milioni di euro (+53%) - ha detto Franceschini -  Risorse preziose che contribuiscono alla tutela del nostro patrimonio e che tornano regolarmente nelle casse dei musei attraverso un sistema che premia le migliori gestioni e garantisce le piccole realtà con un fondo di perequazione nazionale. I musei e i siti archeologici italiani stanno vivendo un momento di rinnovata vitalità e al successo dei visitatori e degli incassi corrisponde una nuova centralità nella vita culturale nazionale, un rafforzamento della ricerca e della produzione scientifica e un ritrovato legame con le scuole e con i territori. Per il quarto anno consecutivo - aggiunge Franceschini- l'Italia viaggia in controtendenza rispetto al resto d'Europa con tassi di crescita a due cifre, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno che, anche nel 2017, hanno avuto un ruolo fondamentale nella formazione del trend nazionale”.  "La Campania -  sottolinea ancora il ministro - è ormai stabile al secondo posto della classifica delle regioni più virtuose: la rinascita di Pompei è stata sicuramente da traino ma sono state molto positive anche le altre esperienze delle gestioni autonome dalla Reggia di Caserta, al Museo archeologico Nazionale di Napoli, a Capodimonte, a Paestum. Nel 2017 - conclude Franceschini - tutti i musei hanno registrato significativi tassi di crescita, ma il patrimonio archeologico è stato il più visitato: circa un terzo dei visitatori si sono concentrati tra Pompei, Paestum, Colosseo, Fori, Ostia Antica, Ercolano, l'Appia antica e i grandi musei nazionali come Napoli, Taranto, Venezia e Reggio Calabria e il Museo nazionale romano”.  ...

Articoli Correlati

Lascia un commento