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Mibact e Anas, firmato protocollo per tutela del patrimonio archeologico nei cantieri

L’intesa,avvalendosi dell’associazione ArcheoLog Onlus, costituita nel 2015 da Anas, con l’obiettivo di riqualificare i reperti archeologici, indica un percorso condiviso per individuare le opportune iniziative di valorizzazione per la migliore fruizione del patrimonio archeologico rinvenuto ROMA  - Fino alla firma di questo protocollo le scoperte archeologiche nei cantieri erano ritenute una presenza ingombrante. Oggi grazie a questa intesa la prospettiva viene modificata. La scoperta è infatti messa al centro di un circolo virtuoso che connette Anas e Mibact, ma anche soggetti istituzionali e attori pubblici e privati che sappiano riconoscere l’archeologia come indice e acceleratore di benessere oltreché di crescita culturale e sociale.  ”La tutela del patrimonio culturale e lo sviluppo infrastrutturale del Paese -  ha commentato il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini -  possono camminare di pari passo, come dimostra questo accordo che contribuisce all’arricchimento dello straordinario museo diffuso presente sul nostro territorio”. “Questo accordo - ha aggiunto il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio - contribuisce a rendere il patrimonio viario uno strumento di conoscenza e crescita economica e culturale. Il ritrovamento di un reperto non è più sinonimo di impedimento per il proseguimento dei lavori ma la scoperta di un patrimonio da condividere, dando all’infrastruttura il ruolo di connessione tra le comunità e di strumento per la conoscenza e la circolazione delle idee”.  Il protocollo prevede innanzi tutto un archeologo di cantiere, ovvero un profilo professionale altamente specializzato capace di assicurare il monitoraggio dei lavori sul campo sotto la supervisione della stazione appaltante dei lavori.  Diventa inoltre centrale il ruolo dell'Associazione ArcheoLog Onlus, che con questo protocollo diviene concessionaria temporanea dei progetti di restauro delle scoperte, promuovendo la raccolta fondi (i donatori potranno usufruire dell'art bonus) per le varie iniziative. Per dare concreta attuazione alla nuova visione archeologica, lo scorso dicembre 2017 Anas ha pubblicato un bando di gara per l'affidamento dei lavori di scavo archeologico connessi agli interventi sull'intera rete nazionale per un valore di 12,5 milioni di euro. L'appalto, di durata quadriennale, è attivato con la procedura di accordo quadro che garantisce la possibilità di avviare i lavori con la massima tempestività nel momento in cui si manifesta il bisogno, senza dover espletare ogni volta una nuova gara di appalto, consentendo quindi risparmio di tempo, maggiore efficienza e qualità. Grazie a una convenzione, firmata nel luglio 2017 con la Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio dell'Umbria, Archelog Onlus ha già avviato le procedure per il primo restauro finanziato con i contributi raccolti. In particolare, questo restauro, che inizierà nelle prossime settimane - interessa i corredi denominati 'Carri di Colfiorito' e 'Principessa di Plestia', rinvenuti durante i lavori di realizzazione della nuova statale 77 Foligno-Civitanova Marche, in località Colfiorito di Foligno (Perugia), all'interno di una necropoli di età arcaica che ospita più di 65 sepolture.  Inoltre per valorizzare e far conoscere i preziosi reperti archeologici rinvenuti, Anas e Archeolog Onlus, hanno promosso una collana editoriale ''I percorsi dell'archeologia'', presentando oggi il primo volume ''L'archeologia si fa strada. Scavi, scoperte e tesori lungo le vie d'Italia'' nel quale confluiscono contributi che illustrano alcune delle importanti scoperte emerse nel corso dei lavori promossi da Anas. Il testo restituisce la prova tangibile degli ottimi risultati che la sinergia fra opere infrastrutturali e indagini archeologiche può produrre. Nel volume sono sintetizzati millenni di storia ricostruita attraverso le tessere di un mosaico che ha al centro l'uomo e la sua evoluzione.    ...

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