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Mantova: Chagall, il teatro e le suggestioni dei colori

"Come nella pittura così nella poesia" presenta uno Chagall insolito e appassionante: 130 opere tra cui il ciclo completo dei 7 teleri dipinti per il Teatro ebraico da camera di Mosca MANTOVA - Oli, acqueforti, acquerelli ma soprattutti il ciclo completo dei sette teleri che Chagall realizzo per il Teatro ebraico da camera di Mosca. E' la mostra "Come nella pittura così nella poesia" che Mantova si prepara ad accogliere al Palazzo della Ragione, dal 5 settembre all'8 febbraio. Una mostra originale e curiosa che non si esaurisce nello Chagall classico delle suggestioni oniriche ma indaca a fondo anche il suo rapporto con il teatro, forma d'arte alla quale fu sempre fortemente legato come testimoniano anche i fondali celebrativi della Rivoluzione eseguiti nel 1918.  La mostra espone oltre 130 opere tra cui il ciclo completo dei 7 teleri dipinti da Chagall nel 1920 per il Teatro ebraico da camera di Mosca: opere straordinarie e particolarissime del suo percorso artistico. I teleri, che costituiscono un prestito eccezionale della Galleria di Stato Tretjakov di Mosca, sono stati esposti in Italia soltanto due volte: a Milano nel 1994 e a Roma nel 1999 (dopo le esposizioni del 1992 al Guggenheim di New York e del 1993 al The Art Institute di Chicago). Il progetto espositivo. occasione della riapertura al pubblico degli spazi di Palazzo della Ragione dopo un lungo intervento di restauro e prima mostra di una proposta triennale dedicata al Novecento realizzata dalla casa editrice Electa in collaborazione con il comune di Mantova, proporrà oltre alle sette opere la ricostruzione dell'environment del Teatro ebraico da camera, ossia una "scatola" di circa 40 metri quadrati di superficie, per cui Chagall aveva realizzato, oltre ai dipinti parietali, le decorazioni per il soffitto, il sipario, insieme a costumi e scenografie per tre opere teatrali.  L'allestimento è completato da una selezione di dipinti e acquerelli Chagall degli anni 1911 – 1918 che accompagnerà l'allestimento immersivo del Teatro ebraico da camera, insieme a una serie di acqueforti, eseguite tra il 1923 e il 1939, tra cui le illustrazioni per le "Anime morte di Gogol", per le Favole di La Fontaine e per la Bibbia, a testimoniare lo stretto rapporto tra arte e letteratura nel periodo delle avanguardie. ...

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