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Lutto nel mondo dell’arte per la morte dello scultore toscano Mauro Staccioli

Si è spento all’età di 80 anni, nella sua casa di Milano, l’artista autore del celebre Anello di San Martino. Mercoledì 3 gennaio si terranno i funerali e poi la sepoltura nel cimitero della sua Volterra VOLTERRA -  Lunedì 1 gennaio all’età di 80 anni è morto Mauro Staccioli, scultore di Volterra, tra i più importanti della sua generazione. Celebre per le sue monumentali sculture, il suo stile rigoroso e per l’essenzialità delle forme, Staccioli viveva tra Volterra, dove era nato nel 1937, e Milano dove si era trasferito nel 1968, dopo aver insegnato a Cagliari e a Lodi.  Il lavoro di Staccioli, dopo un periodo dedicato alla pittura e all’incisione, si concentra prettamente sulla scultura, che diventa una sorta di “scultura-segno” sempre in profonda correlazione con lo spazio per il quale viene realizzata. Le sue opere, riconoscibili nella loro concretezza di solidi geometrici irregolari, “segnano” appunto il paesaggio, che sia naturale o urbano, modificandone la consueta percezione.  Nel corso della sua carriera Staccioli realizza opere in tutto il mondo, pur mantenendo sempre uno stretto rapporto con Volterra, che influenza profondamente la sua produzione artistica.  Particolarmente rilevante è la partecipazione di Staccioli nel 1978 alla Biennale di Venezia, su invito di Enrico Crispolti, dove realizza un muro di cemento di otto metri che ostruisce la visuale del viale d'accesso al Padiglione Italia. L’opera diviene particolarmente celebre anche per la presenza nel film “Le vacanze intelligenti”, diretto ed interpretato da Alberto Sordi. Nella Scheda di partecipazione si legge: “la Biennale del 1978, è divenuta un emblema della difficoltà di incontro tra l’arte contemporanea e le persone. Davanti all’opera, trovandola difficile e misteriosa, pensata per i soli ‘addetti ai lavori’, la gente si sente inadeguata, fuori posto. L’arte contemporanea involontariamente assurge a simbolo di una cultura d’élite, e subisce un ostracismo a priori. Il fatto è paradossale: l’opera d’arte cessando di comunicare, diventa ostacolo a se stessa. Questo è il genere di riflessioni che ha suscitato il Muro di Staccioli: l’opera incarna il paradosso, fino a provocare una inevitabile riflessione sull’incomunicabilità tra i due mondi”. Mauro Staccioli, in “Data”, Milano, n. 32, estate 1978. Sempre tra le opere più famose è da ricordare il monumentale Anello di San Martino, che incornicia il paesaggio vicino Volterra e per il quale nel 2016 il Comune di Volterra ha attribuito allo scultore la Benemerenza civica per la sua attività di artista. Nel 2014 è stato prodotto il film documentario "Corso Italia '96" di Alberto Tempi che vede protagonista l’installazione temporanea dell'artista a San Giovanni Valdarno nell'autunno del 1996, e che tuttora attende la sua collocazione definitiva. Il film ha vinto il premio speciale (Marzocco d'Oro) della Giuria al Valdarno Cinema Fedic 2014 come miglior cortometraggio. Le esequie di Staccioli si terranno con rito civile a Volterra mercoledì 3 gennaio. L’artista verrà poi sepolto nel cimitero di Volterra. ...

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