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Franceschini incontra i direttori dei musei automi. Aumentano incassi e visitatori ma c’è ancora da fare

50 milioni in più di incassi tra il 2013 e il 2016 e boom di visitatori. Secondo il ministro la riorganizzazione "sta dando i suoi frutti" ma, dice Franceschini, "l'impegno è quello dell'assunzione di personale” ROMA -  A tre anni dalla riforma museale del Mibact, si è svolto nella giornata del 13 novembre, presso un’affollata Aula Ottagona alle Terme di Diocleziano, l’incontro tra il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, il direttore generale dei Musei del Mibact e i direttori dei Musei autonomi.  I direttori hanno raccontato i risultati raggiunti nell’arco di questi anni e i progetti di sviluppo futuri. L’incontro, fortemente voluto dal ministro, è servito ad illustrare il bilancio “entusiasmante”, come lo ha definito Franceschini, dei musei, considerando il trend ancora in crescita rispetto ai precedenti anni, sia in termini di incassi che per numero di visitatori.  Questi alcuni numeri relativi ai musei statali italiani: circa 50 milioni di euro in più di incassi tra il 2013 e il 2016 (+38,4%) con un trend ancora in crescita nel 2017 (+13,5%), mentre i visitatori passano dai 38,4 mln del 2013 ai 45,5 del 2016 (+18,5%) puntando a raggiungere i 50 mln nel 2017.  "La riorganizzazione sta dando i suoi frutti" ha commentato Franceschini.  Il Lazio, i cui musei statali hanno accolto, nel 2016, 20,3 milioni di visitatori (erano 17,7 nel 2013) con incassi per 67,6 milioni (55,2 nel 2013), risulta in cima alla classifica.  Segue la Campania che supera per la prima volta la Toscana, grazie anche al boom di Pompei, Reggia di Caserta, Capodimonte e Museo archeologico di Napoli.  I 30 musei autonomi, nati con la riforma Franceschini, registrano una crescita del 28,4% degli introiti e del 19,3 dei visitatori e un trend in crescita anche nel 2017 (+14,5% introiti, +11% visitatori). Per il 2017 in testa alla lista delle regioni più virtuose in termini di visitatori e incassi c'è la Liguria (+22,7% visitatori, +8,4% incassi), seguita da Puglia (+18,3% e +13,5%) e Veneto (+20% e +73,7%).  "Numeri che sono destinati ad aumentare anche quest'anno” - ha detto Franceschini che ha sottolineato come nella gestione dei musei ci siano tuttavia ancora molte cose da migliorare, prima fra tutte la mancanza di personale. “E’ il momento di portare energie nuove nella pubblica amministrazione con professionalità elevate e competenze che portino entusiasmo. Nella legge di bilancio - ha proseguito il ministro - siamo riusciti ad avere l'autorizzazione per passare a mille assunzioni tra storici dell'arte, archeologici e architetti. Di questi, 300 sono destinati ai musei. Stiamo mettendo mano al tema dell'assunzione di personale di guardiania. Spero ne arrivino alcune centinaia nel corso del 2017. L'impegno principale è, dunque, quello dell'assunzione di personale”.  Il secondo punto messo all’ordine del giorno dal ministro riguarda invece le gare per i servizi museali. “Abbiamo fatto la scelta di Consip, ma dobbiamo accelerare al massimo, perché non si può più procedere con le proroghe. Vi invito a puntare all'eccellenza", ha aggiunto il ministro, rivolgendosi ai direttori. Per Franceschini inoltre, non bisogna "smarrire l'idea che la forza italiana stia nel sistema museale nazionale, con i musei profondamente radicati nei territori. “Musei che si possono integrare e possono collaborare tra di loro". In questo senso, secondo il ministro è necessario da "un lato rafforzare il sistema nazionale museale e dall'altro quello statale". Per Franceschini infine, lo Stato "ha dato una mano ai  Musei”, non solo quelli autonomi, “con un miliardo di euro sui 3 miliardi di investimenti per i beni culturali”. Non basta ma sono cifre importanti - ha rimarcato Franceschini. “Nella legge di bilancio - ha detto infine il ministro - ci sono 4 milioni in più per le acquisizioni di opere”.  ...

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