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Ebbene sì, c’è una cattedrale nel deserto

Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti). L’attesa è stata lunga. Dopo ripetuti rinvii e rallentamenti, il Louvre Abu Dhabi aprirà finalmente l’11 novembre, dieci anni dopo l’avvio della collaborazione tra Parigi e gli Emirati Arabi. L’accordo firmato nel marzo 2007 include la cessione del «marchio» Louvre per 30 anni e 6 mesi, il prestito per 10 anni di opere da 13 musei francesi, tra cui la Reggia di Versailles, il Centre Pompidou, i musei d’Orsay, Guimet, Rodin, e l’invio di esperti per l’organizzazione di mostre temporanee per 15 anni. Valore dell’operazione: un miliardo di euro. Per la prima volta, il 22 settembre scorso, i responsabili di tutti i musei francesi che partecipano al progetto sono stati riuniti, insieme alla stampa internazionale, nell’auditorium del Louvre: «Gli Emirati hanno fatto la scelta della cultura e del savoir faire della Francia. Dobbiamo esserne fieri, ha osservato Jean-Luc Martinez, direttore del museo parigino. Questa è anche l’occasione di ripensare il concetto di universalità, un’idea nata nel secolo dei Lumi e che ha senso ancora oggi».Il Louvre Abu Dhabi è il primo museo «universale» del mondo arabo: «Un messaggio di tolleranza e dialogo perché pensiamo che la cultura renda il mondo migliore», ha detto Mohamed Khalifa Al Mubarak, presidente della Abu Dhabi Tourism & Culture Authority, insistendo sulla stabilità e la modernità del suo Paese. La dimensione politica dell’evento sarà sottolineata dalla presenza all’inaugurazione di un’importante delegazione francese e del presidente Emmanuel Macron. Sarà «una tappa essenziale nello sviluppo della cooperazione tra gli Emirati Arabi Uniti e la Francia», per la ministra della Cultura, Françoise Nyssen.Il grandioso edificio di 96mila metri quadrati, con 8.600 metri quadrati di gallerie, progettato dall’archistar Jean Nouvel e «che sembra galleggiare sull’acqua», secondo Manuel Rabaté, direttore del nuovo museo, sorge sull’isola di Saadiyat («felicità»), dove si trova già una sede della New York University e dove apriranno a termine anche un Guggenheim progettato da Frank Gehry e il Museo nazionale Zayed progettato da Norman Foster.Ispirandosi alle medine arabe, Nouvel ha disegnato una città-museo di 55 edifici bianchi sovrastata da un’immensa cupola argentata di 180 metri di diametro. Sotto il tetto di quasi 8mila stelle metalliche, che si formano dalla concatenazione di otto strati d’acciaio, l’architetto promette una spettacolare «piogga di luce» e un «microclima» con una temperatura di 4-5 gradi in meno rispetto all’esterno. Il Louvre Abu Dhabi presenterà più di 600 opere d’arte, dall’antichità ad oggi, di cui 300 provenienti dai prestiti dei musei francesi. Da Parigi stanno partendo un po’ alla volta alcuni capolavori: «La Belle Ferronnière» di Leonardo dal Louvre, l’«Autoritratto» di Van Gogh dal Musée d’Orsay, un Globo di Coronelli dalla Bibliothèque Nationale de France, il «Bonaparte franchissant les Alpes» di Jacques-Louis David da Versailles, una «Donna in piedi» di Giacometti dal Centre Pompidou e l’«Apollo del Belvedere» del Primaticcio dal Castello di Fontainebleau.Articoli correlati:Abu Dhabi, l'11 novembre apre «il Louvre delle sabbie»Jean Nouvel: «Una commovente relazione tra luce e acqua»Un museo di accettazione e comprensioneManuel Rabaté: «Sarà il Museo Nazionale degli Emirati»Ecco i primi capolavori del Louvre di Abu Dhabi ...

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