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Dalle residenze d’artista nasce un museo: a Cosenza apre il Bocs

Cosenza. Il più grande progetto in Europa di residenze d’artista ha dato vita a un museo. È il BoCs Art Museum di Cosenza, inaugurato il 15 dicembre dal sindaco della città Mario Occhiuto. A dirigerlo è il critico d’arte Alberto Dambruoso, fondatore dei Martedì Critici e autore, assieme a Maurizio Calvesi, del catalogo generale dell’opera di Umberto Boccioni (edito da Allemandi).Le 330 opere della collezione del museo cosentino, esposte in cicli di un centinaio per volta, sono quelle realizzate da altrettanti artisti durante ognuna delle 14 sessioni del progetto Residenza artistica BoCs, curato da Dambruoso a partire dal luglio 2015. Nei vasti ambienti del Complesso Monumentale di San Domenico, la mostra «Ricognizioni. Dai BoCs Art i linguaggi del contemporaneo» presenta così la prima tranche delle opere in dotazione, dispiegando un vasto panorama degli idiomi del contemporaneo: pittura, scultura, fotografia, video arte, installazioni, testimonianze di performance, lavori open air. Nell’insieme, uno spaccato su alcune delle più attuali ricerche dell’arte italiana.Tra gli artisti selezionati dal direttore del nuovo museo d’arte contemporanea figurano Paolo Angelosanto, Davide Bramante, Alessandro Bulgini, Stefano Canto, Riccardo Cavallini, Francesco Cervelli, Angelo Colagrossi, Marco Colazzo, Davide D’Elia, Giovanni De Angelis, Iginio De Luca, Mauro Di Silvestre, Matteo Fato, Dionigi Mattia Gagliardi, Paolo Grassino, Gianfranco Grosso, Hannu Palosuo, Claudia Peill, Donato Piccolo, Federico Pietrella, Giuseppe Pietroniro, Mariagrazia Pontorno, Pierluigi Pusole, Vincenzo Rusciano, Matteo Sanna, Alberto Timossi, Delphine Valli e Fiorenzo Zaffina. Articoli correlati:A Cosenza la marea dell’arte ...

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