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Luci d’Artista. Torino, museo a cielo aperto

Cosmometrie di Mario Airò in piazza Carignano

Dal 27 ottobre 2017 al 14 gennaio 2018, 80 giorni in cui il pubblico potrà ammirare le installazioni progettate per il territorio grazie al contributo di artisti di fama internazionale

TORINO – Il capoluogo piemontese si trasforma nuovamente in un un museo a cielo aperto per ben 80 giorni, grazie alle 25 opere di arte contemporanea, create per la Città dal 1997 a oggi, allestite su tutto il territorio cittadino, dal centro alla periferia, in un connubio perfetto di arte e luce.  In questa XX edizione 11 opere saranno collocate nelle vie e piazze delle circoscrizioni e 14 in quelle del centro storico. 

L’inaugurazione è prevista per venerdì 27 ottobre nella zona pedonale di via di Nanni, tra piazza Sabotino e via Chiomonte, Circoscrizione 3, dove quest’anno sarà posizionata l’opera ‘Ancora una volta’ realizzata con materiali ecosostenibili e fonti luminose a basso consumo energetico dall’artista piemontese Valerio Berruti. 

Nella stessa zona, in piazzale Chiribiri, si potrà ammirare ‘My noon’ il grande orologio luminoso che scandisce le ore in formato binario del tedesco Tobias Rehberger

In piazza Santa Rita (Circoscrizione 2) sarà ospitata ‘L’amore non fa rumore’ di Domenico Luca Pannoli, mentre le figure rosse dell’opera ‘Noi’ di Luigi Stoisa si intrecciano in via Cibrario, tra i corsi Svizzera e Tassoni (Circoscrizione 4). 

Nella Circoscrizione 5 saranno installate: in piazza Eugenio Montale ‘Ice cream light’ della berlinese di adozione Vanessa Safavi e, nell’area verde compresa tra le vie Vibò, Stradella e Conte di Roccavione, le panchine ‘Illuminate Benches’ di Jeppe Hein. Le ‘Vele di Natale’ di Vasco Are, invece,aleggeranno inpiazza Derna (Circoscrizione 6). Nel cielo di via Vanchiglia torneranno dopo 19 anni le ghiacciate ‘Palle di neve’ di Enrica Borghi, ideate dall’artista nel 1998  proprio per quella strada e, sempre in Circoscrizione 7, nella vivace piazza della Repubblica, sarà riaccesa ‘Amare le differenze’ di Michelangelo Pistoletto. 

All’entrata sud della città, nel laghetto di Italia ’61, si potrà vedere nuovamente ‘Luce Fontana Ruota’ di Gilberto Zorio, una stella rotante che evoca un mulino e, al Monte dei Cappuccini, risplenderà ancora ‘Piccoli Spiriti Blu’ di Rebecca Horn. Entrambe  sono opere permanenti della Città allestite nella Circoscrizione 8.

Le ‘Luci’ che illumineranno il centro (Circoscrizione 1) saranno: ‘Cosmometrie’ di Mario Airò in piazza Carignano; ‘Tappeto Volante’ di Daniel Buren in piazza Palazzo di Città; ‘Volo su…’ di Francesco Casorati in via Garibaldi; ‘Regno dei fiori: Nido cosmico di tutte le anime’ di Nicola De Maria in piazza San Carlo; ‘Il giardino Barocco Verticale’ di Richi Ferrero in via Alfieri 6 (Palazzo Valperga Galleani); ‘L’energia che unisce si espande nel blu’ di Marco Gastini nella Galleria Umberto I (opera permanente); ‘Planetario’ di Carmelo Giammello in via Roma; ‘Migrazione (climate change)’di Piero Gilardi nellaGalleria San Federico; ‘Cultura=Capitale’ di Alfredo Jaar in piazza Carlo Alberto (opera permanente); ‘Luì e l’arte di andare nel bosco’ di Luigi Mainolfi in via Lagrange; ‘Il volo dei numeri’ di Mario Merz sulla Mole Antonelliana (opera permanente); ‘Concerto di parole’ di Mario Molinari (collocazione da definirsi); ‘Vento Solare’ di Luigi Nervo in piazzetta Mollino e ‘Palomar’ di Giulio Paolini in via Po.

Il grattacielo Intesa Sanpaolo sarà protagonista e testimone di un’installazione artistica realizzata per Luci d’Artista, di cui la Banca è da quest’anno sostenitore.

Luci d’Artista è un progetto realizzato da Fondazione Teatro Regio Torino e IREN Energia Spa, con il sostegno di IREN, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Intesa Sanpaolo

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“Storie di Bambini”, la mostra itinerante di Letizia Galli sbarca a Venezia

“Storie di Bambini”, la mostra itinerante di Letizia Galli sbarca a Venezia

Dal 16 dicembre 2017 fino al 15 aprile 2018 il progetto espositivo dedicato ai bambini, già presentato a Napoli e Firenze, approda all’Istituto Provinciale per l’Infanzia “Santa Maria della Pietà”, luogo e simbolo per la città dell’assistenza all’infanzia, della città lagunare

VENEZIA – Arriverà all’Istituto Provinciale per l’Infanzia “Santa Maria della Pietà”di Venezia  il progetto espositivo di Letizia Galli, costituito da 12 storie tratte dai suoi libri e 210 disegni originali. Letizia Galli autrice di libri per l’infanzia, alcuni tradotti in 27 lingue, pluripremiata a livello internazionale, con la sua arte sceglie Venezia, come luogo della sua mostra itinerante per portare il suo messaggio. Già protagonista di numerose mostre tra queste ricordiamo Parigi con il Centre Pompidou, Mosca, Napoli e Londra, ha immaginato un progetto itinerante  dedicato ai bambini tra Napoli, Firenze, Venezia, Milano e Roma

L’originale percorso – che si snoda lungo i luoghi storici dell’accoglienza dei bambini abbandonati – è partito nel novembre dello scorso anno dall’Annunziata di Napoli, ha fatto tappa agli Innocenti di Firenze, per raggiungere dal 16 dicembre al 15 aprile l’Istituto Provinciale per l’Infanzia “Santa Maria della Pietà” nella città lagunare, una realtà fondata nel 1346 che, con una storia del tutto simile a quella degli Innocenti, ancora oggi si occupa dell’accoglienza di minori.

Il progetto Storie di Bambini, caratterizzato da una fitta rete di iniziative di animazione territoriale dedicate ai più piccoli (laboratori per le scuole, attività per famiglie e gruppi, storie di bambini show e storie di bambini cinema, solo per citarne alcune), che ha già coinvolto, nelle precedenti tappe oltre 10 mila visitatori, è nato da una visita dell’artista all’Istituto degli Innocenti di Firenze. 

Spiega Letizia Galli: Le forti emozioni che ho provato in quel luogo e le storie apprese di tanti bambini, hanno dato vita al mio libro Agata Smeralda e al progetto per un’esposizione con disegni originali tratti da alcuni dei personaggi dei miei libri per bambini, pubblicati oltre che in Italia anche in numerosi paesi esteri.  Con questo importante progetto vorrei divulgare il bello della vita, la speranza di ricominciare, la forza dell’uomo, di ogni essere umano, anche il più indifeso, nel risollevarsi e nel superare le difficoltà verso un futuro rassicurante e sereno”.

La mostra è realizzata in collaborazione con il Comune di Venezia – Città in Festa, Città Metropolitana di Venezia e con il Patrocinio dell’Istituto Provinciale per l’Infanzia “Santa Maria della Pietà”, Università Ca’ Foscari di Venezia, Garante dei Diritti alla Persona del Veneto, Istituto degli Innocenti di Firenze, Alliance Française di Venezia.

I PROTAGONISTI DELLE STORIE

Agata Smeralda da cui ha preso vita il progetto di questa mostra è la protagonista del nuovo libro che descrive ed immagina la vita del l’Istituto degli Innocenti all’epoca della sua fondazione e della prima bambina lasciata nel 1445. Franco Cosimo Panini Editore, Modena. 

Igor è il protagonista di una storia contemporanea che si svolge nella metropolitana di Mosca, a proposito di bambini mendicanti. Connais-tu Igor? (Il suo nome è Igor) Palazzo Verlag Editore, Zurich e altri paesi (Francia, Germania e Russia).

Abdou è un bambino del deserto africano attirato dal sogno di una vita migliore, che ascolta le voci di una misteriosa farfalla. La sua fuga verso l’Europa, aggrappato alla carlinga di un aereo ricalca una storia vera. Comme le papillon (Come la farfalla), Points de Suspension Editore, Paris.

Willy è un bambino che vive felicemente in una grande città molto rumorosa. Lui trasforma il frastuono in musica. coinvolgendo nella sua immaginazione e nella sua visione positiva l’intera famiglia. Willy’s Stadt (La musica della città), Atlantis Pro Juventute Editore, Zurich e altri paesi (Francia).

Michele l’Angelo la storia dell’infanzia e della giovinezza ribelle di Michelangelo fino alla creazione del  David. Michele l’Angelo Franco Cosimo Panini Editore, Modena.

Monna Lisa Le bizzarrie e l’originalità di Leonardo da Vinci fin da bambino, e la sua arte che tutto ha abbracciato. Monna Lisa, il segreto del sorriso Franco Cosimo Panini Editore, Modena.

Federico La storia dell’infanzia del mago Federico Fellini nella sua Rimini, narrata sulla base di una sua celebre bugia, che Fellini si deliziava di raccontare: la sua fuga da bambino dietro i carrozzoni di un circo. Il sogno di Federico Rosellina Archinto Editore, Milano e altri paesi (Francia, Germania, Spagna, Grecia).

Dora, una bambina sudamericana si inoltra nei meandri paurosi di un luna park affrontando e superando da sola la fobia degli insetti. Omaggio alla pop art. La folle èquipée Grasset Jeunesse Editore, Paris.

Tre sorelle africane con la loro madre fuggono dal loro paese in guerra, il Senegal e trovano rifugio in Mali. Testo della celebre scrittrice della Guadalupa, Maryse Condé.  A’ la courbe du Joliba, Grasset Jeunesse Editore, Paris.

Sara e Pietro, due fratelli che trovano degli oggetti in soffitta apparentemente insignificanti, che raccontano ciascuno la propria storia avventurosa. Il bottone di Sara e Pietro; la scatola di Sara e Pietro; la palla di Sara e Pietro, Fulmino Editore, Rimini.

La mitologia la nascita dei personaggi più famosi della mitologia greca. Zeus, Hermes e tanti altri … Centurion Editore, Paris – Lapis Editore, Roma.

Nino, Susi, Toni e Ines protagonisti delle varie storie, riescono con i loro amici a risolvere in maniera semplice e gioiosa i problemi del pianeta, mentre i grandi si lambiccano, discutono e perdono un sacco di tempo. Collana inedita Ecologia. 

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Palazzo Sant’Elia di Palermo. Andy Warhol, l’Arte di essere famosi

Andy Warhol, Cow,1971. Serigrafia su carta da parati Ed.100 esemplari ca. Warhol al Whitney Museum of American Art , NY1 maggio 1971

Dal 18 ottobre al 7 gennaio 2018 una grande rassegna con un’ampia selezione delle opere più celebri dell’artista provenienti dalla Rosini Gutman Collection di Riccione

PALERMO –  Il 18 ottobre apre a Palazzo Sant’Elia di Palermo la mostra Andy Warhol – L’Arte di essere famosi” ,  180 pezzi, opere uniche, multipli ed oggetti d’arte, che abbracciano gran parte dell’intero percorso artistico ed iconografico del padre della Pop Art, dal 1957 al 1987.

La pop art è un modo di amare le cose, sosteneva Warhol, l’arte dunque va  consumata, come ogni oggetto commerciale. Va replicata, all’infinito, mutando i contorni ma non i temi, accendendo e spegnendo i colori. Warhol estrapola dalla realtà oggetti feticcio e soggetti icone del secondo ‘900, immagini simbolo della società dei consumi. Ma ogni icona va masticata, ingoiata, copiata e rigettata, in maniera tale da svuotarla da ogni significato. Una delle elaborazioni più efficaci di Warhol è proprio il concetto di serie, Warhol cerca di assimilare la serialità all’ambito artistico, facendone oggetto stesso di ricerca. Ecco allora spiegati lavori come The Flowers, oppure Mao, Marilyn Monroe, Mick Jagger, Liza Minnelli, la principessa Diana. 

La mostra, organizzata da Fondazione Sant’Elia, Rosini Gutman Foundation e Dgma – Delilah Gutman Music Arts, sarà visitabile fino al 7 gennaio 2018.

Vademecum

Dal 19 Ottobre 2017 al 07 Gennaio 2018
Palermo, Palazzo Sant’Elia
Biglietti: intero € 6 | ridotto € 5. Ridotto € 3 se con ingresso Le Vie dei Tesori
Info: foundation@rosinigutman.com

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Loreto, “L’arte che salva” in mostra le opere dei luoghi colpiti dal sisma

Lorenzo Lotto, (Venezia, 1480- Loreto, 1556/1557), Cristo e l’adultera, Olio su tela, 1548 ca. Loreto, Museo - Antico Tesoro della Santa Casa

La rassegna apre il progetto biennale della Regione Marche, dal titolo “Mostrare le Marche”, che promuove attività espositive utilizzando le opere d’arte provenienti dai musei e dalle collezioni pubbliche ed ecclesiastiche interessate dall’ultimo terremoto

MACERATA – Ha preso il via a Loreto, con la mostra “L’arte che salva. Immagini della predicazione tra Quattrocento e Settecento. Crivelli, Lotto, Guercino”, il progetto biennale della Regione Marche, dal titolo “Mostrare le Marche”,  che ha lo scopo di valorizzare il patrimonio culturale delle aree colpite dal sisma, attraverso la promozione di attività espositive realizzate utilizzando le opere d’arte provenienti dai musei e dalle collezioni pubbliche ed ecclesiastiche interessate dall’ultimo terremoto e messe in sicurezza presso i depositi attrezzati del MIBACT.

L’esposizione, a cura di di Francesca Coltrinari e Giuseppe Capriotti dell’Università di Macerata, è stata inaugurata lo scorso 7 ottobre presso il Museo-Antico Tesoro della Santa Casa di Loreto. Si tratta di una mostra tematica che si propone di approfondire la conoscenza della produzione artistica collegata a un fenomeno che ha caratterizzato in profondità la cultura non solo europea, la predicazione.  Il percorso è illustrato attraverso 41 oggetti fra dipinti, sculture, incisioni, manoscritti e volumi provenienti dalla Regione Marche, con un nucleo significativo di opere salvate dal terremoto del centro Italia. Il percorso espositivo, suddiviso in otto sezioni, si snoda attraverso opere di artisti più o meno noti, quali ad esempio, il San Nicola da Tolentino del Guercino, il Battesimo di Cristo e Cristo e Cristo e l’Adultera di Lorenzo Lotto. In esposizione anche preziosi manoscritti, libri e altri oggetti artistici, che raccontano l’origine e gli sviluppi della pratica predicatoria, l’uso e il significato delle immagini collegate alla predicazione, l’effetto che le prediche producevano sugli ascoltatori. 

La mostra si avvale di un apparato didattico con testi e supporti grafici elaborati per consentire la migliore comprensione al più ampio pubblico, secondo i più aggiornati criteri della comunicazione museale. 

Inoltre nella Pinacoteca Civica e nella città di Jesi è proposto un itinerario della predicazione legato ai temi della mostra.  L’esposizione è corredata da un catalogo edito da Silvana Editoriale.

“Mostrare le Marche” prende dunque il suo avvio con questa mostra, ma prevede altre esposizioni ed iniziative sempre con lo scopo di promuovere la rinascita del territorio che vuole guardare al domani mentre lavora alla ricostruzione del tessuto territoriale, sociale, culturale e storico-artistico. 

Nei mesi da dicembre 2017 a maggio 2018 vedrà l’apertura a Macerata, Palazzo Buonaccorsi, della mostra “Capriccio e natura nel secondo Cinquecento. Percorsi d’arte e di rinascita nelle Marche”, mentre, ad Ascoli Piceno, presso la Pinacoteca Civica e Sala Cola dell’Amatrice è in programmazione la mostra “Cola dell’Amatrice pittore eccentrico tra Pinturicchio e Raffaello”.  Il 2018 ci sarà una tripla partenza nel mese di marzo, a Fermo, nella Chiesa di San Filippo con la rassegna “Rinascimento a Fermo: pittori tra Adriatico e Appennino dal tardogotico a Carlo Crivelli”, che terminerà nel dicembre 2018. A Fabriano, sempre a marzo, si aprirà all’Oratorio San Giovanni la mostra “Orazio Gentileschi caravaggesco errante nelle Marche” visibile fino a settembre 2018. Mentre Matelica, da marzo a settembre 2018, ospiterà una considerevole rassegna espositiva: “Il romanico nelle Marche con i percorsi delle abbazie (Valle del Chienti – Valle del Potenza)”

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Siracusa. Alla Galleria regionale di Palazzo Bellomo la mostra “Dialogica”

Siracusa. Alla Galleria regionale di Palazzo Bellomo la mostra

L’evento è inserito tra quelli della 13ma Giornata del Contemporaneo a cura di Amaci. Opere pittoriche, progetti fotografici e video disegnano un percorso espositivo parallelo a quello della Galleria

SIRACUSA Dialogica. atemporali.connessioni.contemporanee, a cura di Francesco Piazza, è la nostra che sarà inaugurata sabato 14 ottobre presso la Galleria regionale di Palazzo Bellomo alla presenza del direttore del Polo regionale di Siracusa per i siti culturali Dott. Lorenzo Guzzardi.

L’evento, inserito tra quelli della 13ma Giornata del Contemporaneo a cura di Amaci (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani), vuole essere un omaggio alla vitale attualità delle opere d’arte antica ed insieme un dialogo con i maestri del passato. Sono 14 gli artisti che hanno realizzato opere di grande impatto emotivo, pensate appositamente per essere inserite nel percorso museale della Galleria. 

Gli artisti di Dialogica sono: Evita Andùiar, Romina Bassu, Giuseppe Bombaci, Davide Bramante, Riccardo Brugnone, Andrea Buglisi, Claudio Cavallaro, Simone Geraci, Francesco Lauretta, Ettore Pinelli, Giacomo Rizzo, Massimiliano Usai, Giovanni Viola, William Marc Zanghi. 

La mostra sarà visitabile negli orari di apertura del Museo. In occasione della chiusura di sabato 2 dicembre Massimiliano Usai e Roberto Vitale si esibiranno in un live di musica e poesia nel cortile di Palazzo Bellomo. 

Vademecum

Galleria regionale di Palazzo Bellomo
“Dialogica. atemporali.connessioni.contemporanee”
Ingresso gratuito alla Galleria il 14 ottobre in occasione della 13ma Giornata del Contemporaneo a cura di Amaci (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani).
Palazzo Bellomo
via Capodieci, 14 – 96100 Siracusa
tel. 093169511 – fax 093169529
www.regione.sicilia.it/beniculturali/palazzobellomo
polomuseale.sr@regione.sicilia.it
galleria.palazzobellomo@pec.regione.sicilia.it
Vernissage 14 ottobre ore 17,00.
Orari della mostra dal 15 ottobre al 2 dicembre 2017:
da martedì a sabato ore 9-19;
domenica 15 ottobre, 5 e 19 novembre ore 9-13.30;
domenica 22 e 29 ottobre, 12 e 26 novembre ore 14-19.30;
ultimo ingresso fino a mezz’ora prima dell’orario di chiusura

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Savona. Per la Giornata del Contemporaneo 2017 la Fondazione Cultura Noli presenta “Rasha” di Adrian Paci

Savona. Per la Giornata del Contemporaneo 2017 la Fondazione Cultura Noli presenta

Sulla facciata della Chiesa di San Francesco per la prima volta nella storia contemporanea, il volto di una donna, una donna palestinese, si sostituisce a una raffigurazione sacra

SAVONA – Per la prima volta sulla facciata di una chiesa campeggia il volto anonimo di una donna, per giunta una donna palestinese in fuga, che diventa simbolo di sacralità di tutte le donne del mondo. Si tratta di Rasha opera di Adrian Paci. L’installazione, una vera e propria novità concettuale, è stata curata e allestita, in accordo con Adrian Paci, da Francesca Pasini, Andrea Canziani e Gloria Bovio, con il supporto della Diocesi di Savona Noli e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Liguria che hanno riconosciuto il grande valore simbolico dell’opera. 

All’interno, nel presbiterio, come una vera e propria contemporanea pala d’altare, il video realizzato dall’artista albanese racconta la storia di Rasha Miech, arrivata dal Libano in Italia grazie al corridoio umanitario organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio.

L’edificio diventa dunque parte dell’opera stessa, in cui esterno ed interno dialogano attraverso il video registrato da Adrian Paci.

Ho trentacinque anni e sono di origine palestinese”: così comincia il racconto di Rasha Miech. Un racconto fatto di silenzi che, più delle parole, si sono impressi nel suo volto, nei tic di espressione: si mastica il labbro, si tocca il volto, si attorciglia i capelli. Paci dà risalto proprio ai momenti in cui Rasha è rimasta in silenzio aspettando la traduzione dell’interprete, lasciando la sua voce in arabo in sottofondo.

Lo stesso video è stato esposte in altre esposizione dedicate all’artista, ma nella Chiesa di San Francesco a Noli si tratta di un caso davvero eccezionale in cui un’opera d’arte contemporanea determina l’incontro tra arte, architettura, storia e realtà contemporanea, proponendo una interpretazione originale del contesto urbano.

L’opera sarà visibile fino al 14 Gennaio 2018.

Vademecum

Dal 14 Ottobre 2017 al 14 Gennaio 2018
NOLI | SAVONA, Chiesa di San Francesco
Visite guidate all’interno della chiesa, prenotando allo 328.3652586
Info: +39.019.7499527
segreteria@fondazioneculturanoli.it
www.fondazioneculturanoli.it
14 ottobre 2017 inaugurazione ore 12, apertura fino alle ore 18

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Cuneo. La Fondazione CRC inaugura il nuovo Spazio Innov@zione con Piet Mondrian Universale

Piet Mondrian Uniersale - credits: Alessandro Marrazzo

Una esperienza immersiva ed interattiva nella prima galleria virtuale al mondo, un lungo percorso alla scoperta dell’arte e dell’universo di Mondrian. Una meticolosa ricostruzione 3D a misura reale permetterà di entrare fisicamente nello studio dell’artista

CUNEO – In occasione dei 25 anni dalla sua nascita, la Fondazione CRC inaugura il nuovo Spazio Innov@zione, area espositiva multimediale dotata di tecnologie di avanguardia, con un progetto espositivo con la regia e la direzione artistica di Alessandro Marrazzo e la consulenza scientifica di Ilaria Porotto e Andrea Lerda. Dal 21 ottobre sino a domenica 1 aprile 2017 la mostra dal titolo Piet Mondrian Universale – Immersive interactive experience sarà aperta al pubblico gratuitamente.

Il concept, ideato dal regista, è un lungo percorso in cui lo spettatore viene condotto alla scoperta dell’arte e dell’universo di Piet Mondrian. Il primo è un viaggio nel tempo: grazie ad una meticolosa ricostruzione 3D a misura reale, attraversando la soglia della prima sala, si entrerà fisicamente nello studio di Mondrian. Una realtà virtuale attraverso la quale lo spettatore sarà proiettato nei primi anni del secolo scorso. Attraverso l’uso di videoproiezioni ad alta deIinizione, a 360° e interattive, l’esperienza immersiva sarà totale.

La comprensione dell’universo artistico di Piet Mondrian prosegue con un secondo viaggio, questa volta attraverso i luoghi che hanno segnato la vita e la carriera di Piet Mondrian. Da Amsterdam a Parigi, da Londra a New York, ogni luogo rappresenta una distinta fase nello sviluppo della sua arte, dalla pittura realista di fine ottocento, alle sperimentazioni post-impressioniste dei primi anni del XX secolo, dal suo coinvolgimento nel movimento De Stijl e le sue famose pitture a griglia Iino ad arrivare al dinamismo del suo lavoro tardivo negli Stati Uniti, ispirato dai ritmi del jazz e dalla vita frenetica della metropoli.

Il viaggio successivo, profondo e immateriale, è un viaggio nell’ispirazione. Appassionato ballerino e cultore della nuova musica che in quegli anni stava esplodendo, Pietr Mondrian vedeva nel jazz l’inizio di un processo di rottura della musica con il passato, l’abbandono del bello, della narrazione e dell’emozione, per un’evoluzione verso il ritmo puro, quindi, come nella sua pittura, verso una composizione totalmente astratta. I colori primari, le rette perpendicolari come note musicali. Come per le note musicali, così nella pittura si possono ottenere innumerevoli possibilità cambiando la dimensione o la collocazione spaziale dei rettangoli dai colori primari, tasselli compositivi elementari e sintetici per armonie dalle infinite combinazioni, capaci di rappresentare qualunque cosa: la vita, il tutto, l’Universale.

Vademecum

Piet Mondrian Universale – Immersive interactive experience
Fondazione CRC
sabato 21 ottobre – domenica 1° aprile 2018
inaugurazione: venerdì 20 ottobre ore 17 
Spazio Innov@zione –  Via Roma 17 – Cuneo 
 

 

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Puglia. Spunta una necropoli e un abitato fortificato di età messapica

Puglia. Spunta una necropoli e un abitato fortificato di età messapica

Le indagini, condotte sotto la direzione scientifica di Giovanna Cera (UniSalento) e in concessione con la Soprintendenza Archeologia sono state in parte finanziate dal Comune di Nardò e hanno visto la partecipazione degli studenti del Dipartimento di Beni Culturali dell’ateneo salentino

LECCE – Durante una campagna di scavi archeologici, realizzata a pochi chilometri da Nardò (Lecce) in località denominata ‘Li schiavoni’, è stato rinvenuto un abitato fortificato di età messapica e una necropoli. La Messapia (forse “Terra tra i due mari”) fu il nome dato al territorio corrispondente alla Murgia meridionale e al Salento (province di Lecce, di Brindisi e parte della provincia di Taranto) dagli storici greci. Le prime attestazioni della civiltà messapica risalgono all’VIII secolo a.C.  

Il sito, un pianoro sopraelevato, si trova a circa 4 km a nord-est di Porto Cesareo. Le attività di scavo si sono concentrate all’interno di un terreno agricolo di proprietà privata e sono state finalizzate a comprendere le modalità e le fasi di occupazione del sito e a intercettare i resti delle mura di cinta.

E’ stato infatti rinvenuto il tracciato di una cinta muraria antiche, e un fossato che fiancheggia parte del circuito sul lato orientale denota la vocazione difensiva dell’insediamento messapico.  È venuta in luce una poderosa struttura, caratterizzata da due paramenti esterni realizzati a grandi blocchi di forma irregolare e da un riempimento interno di notevole spessore, costituito da pietre calcare e tufacee, coppi e frammenti ceramici. I materiali recuperati dai livelli associati a queste strutture sembrerebbero attestare un’assidua frequentazione dell’area per lo più nell’ambito dell’epoca arcaica e classica, pur comprendendo residui di probabile orizzonte protostorico, dell’Età del Ferro e anche più recenti reperti di età ellenistica, probabilmente ultimo periodo di utilizzo dell’opera difensiva.

Nello stesso sito è stata individuata anche una necropoli.

Una nota del Comune di Nardò spiega:  “L’attività degli scavatori clandestini ha danneggiato per sempre il contesto archeologico e le tombe messe in luce, realizzate in blocchi e lastre di pietra leccese, sono apparse sconvolte e già pesantemente manomesse, impedendo agli archeologi di ricomporre con sicurezza le originarie associazioni di materiali. Degni di particolare interesse, tra questi ultimi, alcuni esemplari di importazione attica, corinzia e coloniale – indizio dei contatti commerciali che gravitavano attorno a questo insediamento – numerosi contenitori o bacini con orlo modanato e pesi da telaio”. 

Le indagini sono solo all’inizio. A settembre 2018 è in programma la prossima campagna di scavi.

 

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Monza. Torna la mostra fotografica “Con gli occhi di Medici Senza Frontiere”

Monza. Torna la mostra fotografica “Con gli occhi di Medici Senza Frontiere”

La mostra racconta, attraverso gli scatti di fotografi di livello internazionale da sempre vicini a MSF,  le sfide e i dilemmi affrontati quotidianamente dalla più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo, Premio Nobel per la Pace nel 1999

MILANO – Dopo il successo dello scorso giugno, la mostra “Con gli occhi di Medici Senza Frontiere” torna a Monza e sarà allestita da lunedì 16 a venerdì 20 ottobre negli spazi di Viale Elvezia di Synlab CAM Monza. Oltre ai pannelli espositivi, saranno presenti alcuni referenti di Medici Senza Frontiere disponibili a spiegare le attività medico-umanitarie svolte dall’organizzazione attraverso oltre 400 progetti in più di 60 Paesi, al fine di garantire a tutti il diritto alla salute. 

La mostra sarà accessibile gratuitamente dalle ore 7:30 alle 20:00 e rappresenterà per il visitatore un vero e proprio percorso alla scoperta dell’azione che Medici Senza Frontiere porta avanti nei conflitti armati, nelle emergenze, sui territori colpiti da epidemie, nei soccorsi in mare e nell’aiuto dato alle popolazioni in fuga (oggi oltre 60 milioni di persone).

La hall di ingresso della sede monzese di Viale Elvezia ha già ospitato con successo, in altre occasioni, iniziative artistiche e culturali: l’intento è sempre stato quello di proporre a pazienti e visitatori stimoli e opportunità di confronto nella comodità del momento di accesso alla struttura. In questo caso, la scelta di ospitare la mostra di Medici Senza Frontiere è stata ispirata dal desiderio di proporre ai cittadini uno spunto di riflessione su una tematica di drammatica attualità.

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Genova, edizione autunnale dei “Rolli Days”

Genova, edizione autunnale dei

Sabato 14 e domenica 15 ottobre il capoluogo ligure apre le porte di 30 dei suoi palazzi storici più belli, tra i 42 riconosciuti, a partire dal 2006, come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco

GENOVA – Appuntamento autunnale con i “Rolli Days”, sabato 14 e domenica 15 ottobre a Genova. La manifestazione promuove e valorizza il Sistema delle Strade Nuove e dei Palazzi dei Rolli, realizzati tra Cinque e Seicento e che contengono le preziose opere di artisti di fama internazionale tra cui Domenico Piola, Orazio Gentileschi, Pieter Paul Rubens, Luca Cambiaso e Gregorio De Ferrari. 

Per la prima volta apriranno al publico le porte di Palazzo Gio Carlo Brignole, in piazza della Meridiana. Mentre la sede dell’Archivio di Stato renderà visibili cinque “rolli”, ovvero gli elenchi originali in cui sono registrati i palazzi che dovevano accogliere gli ospiti di Stato. 

Sarà aperta anche la collezione d’Arte di Banca Carige con la mostra fotografica “Ritorno a Genova” che propone scatti inediti di Genova a fine Ottocento curati da Alfred Noack, commissionati da un maggiorente arabo. Palazzo Reale proporrà una apertura serale della mostra “La cittòà della Lanterna” dedicata al faro simbolo di Genova. Inoltre nelle sale del Palazzo 10 figuranti vestiranno i panni di reali, in modo da far conoscere gli ospiti dei Rolli.  A Palazzo Spinola si potrà ammirare il quadro “La dama” di Van Deyen. 

I Rolli Days saranno accessibili a tutti anche con visite guidate dedicate alle persone con disabilità. Inoltre saranno presenti anche sui ”social”: con l’hashtag #Rolliambassador, chiunque potrà raccontare  la città. Il Comune premierá i “comunicatori” che si sono rivelati più efficaci nel diffondere le bellezze di Genova. 

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