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Arezzo. Sito archeologico di San Donato in Cremona scannerizzato e restituito in 3D

Arezzo. Sito archeologico di San Donato in Cremona scannerizzato e restituito in 3D

Una serie di indagini archeologiche sull’area e alcuni lavori di messa in sicurezza sono stati finanziati dall’Amministrazione comunale per l’importo complessivo di 123mila euro. Il vicesindaco: “E’ stato effettuato un rilievo computerizzato con laser scanner e restituzione in 3D

AREZZO – Si sono concluse nel sito archeologico della chiesa di San Donato in Cremona, presso la Fortezza medicea ad Arezzo, una serie di ulteriori indagini archeologiche sull’area e alcuni lavori di messa in sicurezza, finanziati dall’Amministrazione comunale per l’importo complessivo di 123mila euro. I primi scavi in questo sito risalgono al dicembre 2012, dopo alcuni saggi esplorativi intraprese nel 2008. 

I lavori sono stati seguiti e coordinati dall’archeologa Silvia Vilucchi, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, la quale ha spiegato che gli ultimi lavori hanno interessato la cripta e l’area delle navate della chiesa. “Abbiamo proceduto in profondità rinvenendo anche cinque sepolture del Duecento” ha sottolineato l’archeologa.

A spiegare gli interventi realizzati sul sito, è stato il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini. “E’ stato effettuato un rilievo computerizzato con laser scanner e restituzione in 3D, – ha detto il vicesindaco – in parte realizzato con droni, al fine di meglio raffigurare e comprendere quanto è stato rinvenuto e messo in luce che, unitamente ai reperti rinvenuti e ai rilievi quotidianamente realizzati da parte degli archeologi, cercherà di fornire le risposte necessarie per ricostruire con metodo scientifico l’origine e lo sviluppo del sito”. 

I rilievi sono stati affidati a una società specializzata in questo tipo di indagini.

“In ambito archeologico rappresenta un’innovazione che i tecnici dell’amministrazione comunale hanno ritenuto di sperimentare – ha spiegato ancora Gamurrini – Siamo dunque arrivati a un punto fermo delle indagini archeologiche di questi anni: adesso è il momento di catalogare i reperti e della lettura delle stratigrafie, operazioni che ci consentiranno di capire quali interventi di conservazione e valorizzazione del sito effettuare in futuro. Nel frattempo, provvederemo a mettere in sicurezza gli scavi”. 

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L’arte e la cultura animano Torpignattara

PLAN ph. Miriam Alé Courtesy Farm Cultural Park

PLAN, il progetto di rigenerazione creativa e culturale concepito per la Scuola elementare Pisacane, ne è un esempio. Il 9 novembre partirà un laboratorio da cui nasceranno 4 itinerari turistico-culturali per la cittadinanza e i turisti. Guide d’eccezione saranno i bambini della scuola 

ROMA – Il quartiere, definito spesso e anche recentemente come difficile, ha un’anima viva e pulsante. Merito della cultura che anima la comunità.  A giorni, ad esempio, prenderà il via un’ulteriore fase del progetto/processo PLAN, Progettiamo luoghi, costruiamo comunità, il primo classificato tra i vincitori del Bando “Scuola, spazio aperto alla cultura” lanciato lo scorso anno dal MiBACT.

Il progetto di rigenerazione creativa e culturale – concepito per la Scuola elementare Pisacane a Torpignattara a Roma – dopo essere partito con la ristrutturazione di parte del cortile e quella strutturale di un’aula che sarà adibita a laboratorio, è proseguito con i laboratori di architettura condotti dalla Farm Cultural Park di Favara, che ha coinvolto il gruppo di paesaggisti Orto Capovolto – per la costruzione coi bambini di orto urbano – e lo street artist Make dai cui esercizi coi piccoli è nato un murale per l’aula recuperata. 

Giunti a un mese dalla fine dei lavori, Melting Pro – organizzazione ideatrice e curatrice del progetto PLAN – lancia il 9 novembre il laboratorio di Storytelling territoriale, da cui nasceranno 4 itinerari turistico-culturali per la cittadinanza e i turisti. Le guide? I piccoli narratori, ovviamente!

I piccoli inventeranno una storia prendendo spunto dalla loro giornata e dal quartiere, una volta mescolata con un po’ di fantasia, si inizierà a camminare “disegnando” un percorso e….via! 

Nasceranno così gli itinerari lungo la via del noto tranvetto di Via Casilina, che taglia a metà il quartiere più multiculturale della Capitale.

In attesa che partano le visite dei bambini, ripercorriamo la storia fotografica di PLAN, lanciando l’appuntamento del 15 dicembre: festa grande nella scuola con anche una mostra dei progetti realizzati!

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Mantova, parte la Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea

Mantova, parte la Biennale Internazionale d'Arte Contemporanea

La manifestazione, che si svolgerà dal 4 al 10 novembre presso il Museo Diocesano Francesco Gonzaga, presenterà ai visitatori uno spaccato significativo della creatività attuale che solleciterà un  interessante scambio culturale con tante nuove testimonianze creative

MANTOVA – Al via la Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea di Mantova, curata da Ea Editore di Palermo e lo Studio di Consulenza Artistica Russo di Roma, che dal 4 al 10 novembre ospiterà, nelle sale del Museo Diocesano Francesco Gonzaga, i lavori di trecento artisti contemporanei provenienti da oltre quaranta paesi diversi. Le opere spazieranno tra pittura, scultura, fotografia, design e videoart, in un’esperienza fruitiva innovativa. 

Il Museo Diocesano ha sede nel chiostro maggiore dell’ex-monastero agostiniano di Sant’Agnese. Si tratta di un edificio carico di storia, in un contesto urbano che si colloca a poche decine di metri dalla Cattedrale e dal Palazzo Ducale. Il museo conserva opere provenienti dal Duomo, dalla Basilica Palatina di Santa Barbara, dal territorio diocesano e da numerose collezioni private. Al suo interno sono custodite opere di Andrea Mantegna, Correggio, Domenico Fetti, Francesco Cairo. Nelle sue sale è possibile visionare preziosi oggetti del tesoro della cattedrale di San Pietro Apostolo e della Basilica palatina di Santa Barbara oltre a un consistente numero di arazzi, ceramiche e armature. 

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Mantova, parte la Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea

Mantova, parte la Biennale Internazionale d'Arte Contemporanea

La manifestazione, che si svolgerà dal 4 al 10 novembre presso il Museo Diocesano Francesco Gonzaga, presenterà ai visitatori uno spaccato significativo della creatività attuale che solleciterà un  interessante scambio culturale con tante nuove testimonianze creative

MANTOVA – Al via la Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea di Mantova, curata da Ea Editore di Palermo e lo Studio di Consulenza Artistica Russo di Roma, che dal 4 al 10 novembre ospiterà, nelle sale del Museo Diocesano Francesco Gonzaga, i lavori di trecento artisti contemporanei provenienti da oltre quaranta paesi diversi. Le opere spazieranno tra pittura, scultura, fotografia, design e videoart, in un’esperienza fruitiva innovativa. 

Il Museo Diocesano ha sede nel chiostro maggiore dell’ex-monastero agostiniano di Sant’Agnese. Si tratta di un edificio carico di storia, in un contesto urbano che si colloca a poche decine di metri dalla Cattedrale e dal Palazzo Ducale. Il museo conserva opere provenienti dal Duomo, dalla Basilica Palatina di Santa Barbara, dal territorio diocesano e da numerose collezioni private. Al suo interno sono custodite opere di Andrea Mantegna, Correggio, Domenico Fetti, Francesco Cairo. Nelle sue sale è possibile visionare preziosi oggetti del tesoro della cattedrale di San Pietro Apostolo e della Basilica palatina di Santa Barbara oltre a un consistente numero di arazzi, ceramiche e armature. 

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Siena, un app per conoscerne i tesori

Siena, un app per conoscerne i tesori

L’applicazione è stata ideata nell’ambito de “La storia per immagini”, progetto Musst, finanziato dal Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo e curato dalla Pinacoteca Nazionale di Siena – Polo Museale della Toscana, in collaborazione con le istituzioni culturali del territorio

SIENA – Le opere d’arte della città di Siena si possono ammirare ora anche attraverso un app gratuita, realizzata per sistemi operativi Android e Ios. 

Il progetto ha l’obiettivo di proporre dei percorsi inediti per far conoscere il racconto della vita quotidiana e del paesaggio di Siena e del suo territorio. L’app permette di navigare attraverso 8 sezioni, si va dall’illustrazione del progetto Musst alla descrizione delle opere e dei luoghi, passando per gli eventi in programma (come le numerose aperture straordinarie di musei, chiese e palazzi) e la possibilità di ammirare le opere scegliendo diversi percorsi tematici. 

Gli utenti possono utilizzare anche il sito, realizzato in italiano e in inglese, all’indirizzo https://musst.siena.it/. Qui è possibile ammirare nel dettaglio le opere che rientrano nel progetto Musst. Si potranno inoltre ricevere tutte le informazioni necessarie sui palazzi, i musei e le chiese di Siena e del territorio coinvolti. 

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Siena, un app per conoscerne i tesori

Siena, un app per conoscerne i tesori

L’applicazione è stata ideata nell’ambito de “La storia per immagini”, progetto Musst, finanziato dal Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo e curato dalla Pinacoteca Nazionale di Siena – Polo Museale della Toscana, in collaborazione con le istituzioni culturali del territorio

SIENA – Le opere d’arte della città di Siena si possono ammirare ora anche attraverso un app gratuita, realizzata per sistemi operativi Android e Ios. 

Il progetto ha l’obiettivo di proporre dei percorsi inediti per far conoscere il racconto della vita quotidiana e del paesaggio di Siena e del suo territorio. L’app permette di navigare attraverso 8 sezioni, si va dall’illustrazione del progetto Musst alla descrizione delle opere e dei luoghi, passando per gli eventi in programma (come le numerose aperture straordinarie di musei, chiese e palazzi) e la possibilità di ammirare le opere scegliendo diversi percorsi tematici. 

Gli utenti possono utilizzare anche il sito, realizzato in italiano e in inglese, all’indirizzo https://musst.siena.it/. Qui è possibile ammirare nel dettaglio le opere che rientrano nel progetto Musst. Si potranno inoltre ricevere tutte le informazioni necessarie sui palazzi, i musei e le chiese di Siena e del territorio coinvolti. 

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MIC di Faenza. Achille Calzi, tra Simbolismo e Liberty

MIC di Faenza. Achille Calzi, tra Simbolismo e Liberty

La mostra giunge a conclusione di un lungo lavoro di ricerca che la curatrice, Ilaria Piazza, ha avviato dal fondo donato dagli eredi dell’artista nel 2013 al Museo Internazionale delle Ceramiche allargandolo poi a numerose raccolte pubbliche e private

RAVENNA – Achille Calzi (1873 -1919) fu una figura poliedrica, a tutto tondo, importantissima non solo per la vita culturale di Faenza e della corrente Liberty italiana, ma anche perché fu un artista attivo nella produzione e innovazione della ceramica applicata all’architettura e all’industria ceramica in Italia.

Dal 4 novembre 2017 al 18 febbraio del 2018 il MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza dedica una mostra all’artista, dal titolo “Tra Simbolismo e Liberty: Achille Calzi” , a cura di Ilaria Piazza.L’esposizione rappresenta il punto di arrivo di un importante lavoro antologico, mai prima condotto, su un artista cardine della storia culturale e della produzione simbolista e liberty del nostro paese, purtroppo prematuramente scomparso interrompendo, così, la sua instancabile ricerca stilistica.

Spiega la curatrice: “Calzi incarna la moderna figura dell’artista progettista, facendosi interprete del principio modernista dell’arte in tutto, attraverso le numerose collaborazioni con le principali manifatture faentine attive nei settori della ceramica, dell’ebanisteria e dei ferri battuti e nell’impegno profuso nel campo della grafica.  A questo si aggiunge la multiforme ricerca nelle arti figurative, dalla decorazione al “bianco e nero”, dalla pittura da cavalletto alla caricatura, dove recepisce alcune delle più avanzate tendenze artistiche nazionali e internazionali. Se da un lato le visioni macabre, intrise di suggestioni misteriosofiche ed esoteriche, segnano l’adesione al Simbolismo, dall’altro il suo linguaggio pittorico accoglie sperimentazioni d’impronta divisionista. Tra riferimenti locali e influenze internazionali si colloca l’attività di caricaturista e di autore di immagini satiriche, dove Calzi manifesta anche il proprio sentimento patriottico nella serie di cartoni realizzati sul finire della Prima guerra mondiale a sostegno del fronte interno”.

Calzi rimase sempre aggiornato sulla vita culturale del suo tempo, grazie, anche, ai numerosi viaggi all’estero, ed ebbe molteplici rapporti con artisti, letterati e musicisti importanti come Pellizza da Volpedo, Adolfo de Carolis, Arturo Martini, Giosuè Carducci, Alfredo Oriani, Gabriele D’Annunzio e Riccardo Zandonai.

Come sottolinea la direttrice del MIC, Claudia Casali: “La mostra è la prima di un percorso che il MIC ha intrapreso per attribuire il giusto riconoscimento a livello nazionale, a maestri – tutti di nascita faentina – come Giovanni Guerrini, Pietro Melandri, Anselmo Bucci, Domenico Rambelli. Questa scelta curatoriale è stata evidenziata già quest’anno con la mostra dedicata al Déco che ha giustamente messo in luce protagonisti faentini di respiro europeo. Faenza ha infatti espresso, soprattutto nella prima metà del XX secolo, una vivacità culturale ed artistica degna di attenzione; ha saputo elaborare scelte artistiche in linea con i maggiori centri d’avanguardia europei, grazie alla presenza di un attivo Museo e di una Scuola d’Arte, unici al mondo, ma anche ad una tradizione artistica consolidata. Il progetto Calzi è un progetto di rete che riunisce le principali realtà culturali della città come Pinacoteca Comunale, Museo del Risorgimento e Biblioteca Manfrediana”.

La mostra sarà corredata da una pubblicazione che vuole essere, allo stesso tempo, catalogo e guida ragionata all’opera di Achille Calzi.

Vademecum

Dal 04 Novembre 2017 al 18 Febbraio 2018
Faenza, Ravenna
MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche
Biglietti: euro 8, ridotto euro 5, studenti euro 3
Info: +39 0546 697311
www.micfaenza.org
Orari: martedì-venerdì 10-13,30 e sabato, domenica e festivi 10-17,30
Chiuso il lunedì, il 25 dicembre, il 1° gennaio

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A Napoli “L’esercito di Terracotta e il Primo Imperatore della Cina”

A Napoli

Fino al 28 gennaio a Napoli, negli spazi della cinquecentesca Basilica dello Spirito Santo, sarà possibile visitare, in prima nazionale il famoso gruppo statuario posto simbolicamente a guardia del mausoleo del primo imperatore cinese Qin Shi Huangdi

NAPOLI – L’esercito di terracotta è arrivato nel capoluogo partenopeo.  La mostra dal titolo “L’esercito di Terracotta e il Primo Imperatore della Cina”, a cura di Fabio DiGioia, è uno straordinario viaggio nell’Antica Cina di 2.200 anni fa. 

Spiega il curatore:  La scelta di Napoli per esporre la grande mostra internazionale sull’Esercito di Terracotta e il Primo Imperatore, poggia su importanti affinità culturali. Basti pensare alla grandiosa e vivida operosità che fu necessaria alla realizzazione dell’imponente meraviglia oggi ritrovata nella Necropoli di Xi’an, all’ingegnosa capacità organizzativa, alla velocità di produzione e alla notevole raffinatezza del lavoro degli artigiani che hanno dato volto e carattere sempre diversi a oltre 8.000 sculture. Altro segno di vicinanza culturale con il carattere della città e le sue tradizioni è l’importanza data nel quotidiano al culto dei morti e alla vita oltre la morte. Sempre per analogia, a Napoli anche la scultura in sé, tanto nelle rappresentazioni del sacro quanto in quelle del profano, possiede una particolare forza evocativa. La rappresentazione fisica e tridimensionale della realtà sa essere arte da contemplare e nel contempo strumento molto efficace di comunicazione. Alla medesima combinazione di fattori, il Primo Imperatore della Cina, Qin Shi Huangdi, affidò, in maniera stupefacente e grandiosa, la sua sicurezza ultraterrena. Nelle nostre intenzioni,  la mostra che apre i battenti a Napoli è anche un’occasione importante per collegare e stimolare l’attività di Istituzioni ed eccellenze culturali e del territorio e del bacino regionale. Tale attività darà il via alla programmazione di appuntamenti di grande interesse e occasione di studio per scuole, licei, università e accademie – .

Lo scenario all’interno della Basilica, riaperta appositamente per questa esposizione, offre al pubblico la visione di ben 300 riproduzioni tra statue, oltre 170 soldati, carri, armi e oggetti scoperti nella necropoli dello Xi’An, nella Cina orientale. Anche la scelta della Basilica dello Spirito Santo non è stata casuale. L’imponente luogo di culto, ricorda, infatti, la sacralità e la forza del Mausoleo che ospita le statue in Cina. 

Tutti gli oggetti esposti richiamano alla vita quotidiana dell’antica Cina e sono ricavati dagli unici calchi esistenti, frutto del lavoro e delle attente rifiniture di artigiani cinesi della regione dello Xi’An, che portano avanti la grande tradizione dell’arte orientale. La spettacolarità delle statue è esaltata anche da un’installazione luminosa con inserti audiovisivi, creata per la mostra. Videoproiezioni su schermi giganti, audioguide e una zona interattiva contribuiscono a far immergere il visitatore in un’atmosfera unica. 

 

 

 

 

Vademecum

Dal 24 ottobre 2017 al 28 gennaio 2018
L’esercito di Terracotta e il Primo Imperatore della Cina
Una produzione LiveTree e Terminal 2 con la collaborazione di Medea Art e Vivaticket
Basilica dello Spirito Santo
Via Toledo, 402
(a 100 metri da Metropolitana linea 1 e 2, funicolare di Montesanto e Cumana)
ORARI MOSTRA (aperta tutti i giorni):
Dal Lunedì alla Domenica 10.00 – 20.00
L’ingresso è consentito fino a un’ora prima della chiusura.
Giorni e orari possono essere soggetti a variazioni
BIGLIETTI www.esercitoditerracotta.it www.vivaticket.it
Tel. 892.234

 

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Siena, capitale della fotografia internazionale con il “Siena International Photo Awards”

Siena, capitale della fotografia internazionale con il

Da venerdì 27 ottobre fino al 30 novembre torna la terza edizione del Festival fotografico con un programma moto ricco di eventi e di appuntamenti non solo espositivi ma anche formativi e di approfondimento

SIENA – Il Festival si aprirà ufficialmente sabato 28 ottobre con la cerimonia di premiazione in programma alle ore 17.30 al Teatro dei Rozzi. Durante la cerimonia saranno assegnati i riconoscimenti ai primi classificati di ciascuna delle 10 categorie in gara e verrà decretato il vincitore assoluto, a cui andrà il titolo di Photographer of the Year SIPAContest 2017. Una giuria internazionale formata da 26 tra le firme più prestigiose della fotografia mondiale – tra cui Timothy Allen, Dave Black, Alex Noriega, David Lazar, Adrian Dennis, Sophie Stafford, David Shultz – ha scelto tra le migliaia di immagini in concorso nelle dieci categorie in gara: libero colore; libero monochrome; viaggi & avventure; persone e volti accattivanti; la bellezza della natura; animali nel loro ambiente naturale; architettura e spazi urbani; sport in azione; portfolio storytelling e il ghiaccio fragile, tema dell’anno 2017. Seguirà, alle 20.30, la Cena di Gala per celebrare l’arte della fotografia anche a tavola in compagnia dei piatti della migliore tradizione toscana.

Domenica 29 ottobre alle ore 10.30 si terrà invece l’inaugurazione di ‘Beyond the Lens’, la mostra  che raccoglie i migliori scatti del ‘Siena International Photography Awards’, il contest di fotografia che ha registrato la maggiore partecipazione internazionale di sempre. Oltre 45 mila immagini in gara, opere di fotografi professionisti, dilettanti e amatori provenienti da 161 Paesi di tutto il mondo

Tanti saranno anche i momenti dedicati alla formazione e all’approfondimento di tecniche e strumenti. Dal workshop “Photoshop e Lightroom” di venerdì 27 ottobre, in compagnia Marianna Santoni, considerata un ‘Guru di Photoshop’ con all’attivo premi e riconoscimenti per la sua attività di ricerca, la sua carriera e le sue qualità di docente e divulgatrice in Italia e all’estero. Fino alla lezione di lunedì 30 ottobre dedicata all’apprendimento delle tecniche di impostazione della fotocamera

Per venerdì 27 sono in programma due incontri speciali con due grandi nomi del fotogiornalismo internazionale: Randy Olson e Ami Vitale che presenteranno a Siena le spettacolari immagini realizzate per la rivista National Geograpghic. Un’occasione unica per conoscere, attraverso immagini straordinarie, gli inediti racconti di viaggio che Olson ha realizzato negli angoli più remoti del nostro pianeta, per raccontare le preziose risorse che l’uomo ha imparato a sfruttare e i luoghi inospitali a cui ha saputo adattarsi tra mille difficoltà, in continua lotta per la sopravvivenza. S’ispira alla sua filosofia di ‘vivere la storia’, invece, l’incontro con Ami Vitale, che a Siena ‘metterà in mostra’ le spettacolari immagini che ha realizzato, vivendo in capanne di fango e zone di guerra, contraendo la malaria e indossando un costume da panda per documentare i diversi aspetti legati al tema della conservazione dell’ambiente.

Il fotogiornalismo contemporaneo sarà protagonista sabato 28 ottobre in occasione dell’incontro con il fotoreporter romano Giorgio Bianchi che, dopo cinque viaggi in quattro anni in Donbass, regione dell’Ucraina orientale, racconterà la guerra in Ucraina, un conflitto invisibile di cui nessuno sembra accorgersi e che si combatte dal 2014 tra l’esercito governativo di Kiev e le milizie filorusse.

Le tradizioni secoli, la natura e il territorio senese saranno al centro suggestivi tour ed escursioni inedite, dal photo tour del Chianti al tramonto di venerdì 27 ottobre al percorso alla scoperta del centro storico di Siena, patrimonio dell’Unesco e del Palio di Siena di sabato 28 ottobre per immortalare il connubio di colori, tradizioni ed emozioni tramandate da quattro secoli. Da non perdere anche l’appuntamento con ‘One shot together’, in programma domenica 29 ottobre alle ore 12.45, per scattare tutti insieme una foto ricordo in Piazza del Campo. 

Il ‘Siena International Photo Awards Festival’ è promosso dall’associazione culturale Art Photo Travel, con il patrocinio del Ministero degli Esteri, di Comune e Università degli Studi di Siena. Main Partner dell’evento sono Simply Etruria; Rete Ivo, Internet Veloce Ovunque e la catena di negozi specializzati foto/video “Il Fotoamatore”. 

 

http://https://sipacontest.com/

 

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Collezione Artisti per Frescobaldi, 9 opere di artisti contemporanei nella Tenuta di Montalcino

Collezione Artisti per Frescobaldi, 9 opere di artisti contemporanei nella Tenuta di Montalcino

L’esposizione è il risultato delle prime tre edizioni del Premio ideato da Tiziana Frescobaldi e curato da Ludovico Pratesi. Annuciati i nomi dei tre artisti della IV edizione e della Giuria

FIRENZE – Con il titolo Collezione Artisti per Frescobaldi saranno esposti all’interno della Tenuta di CastelGiocondo a Montalcino, le nove opere realizzate da  giovani artisti italiani ed internazionali. L’esposizione è il risultato delle prime tre edizioni del Premio ideato da Tiziana Frescobaldi e curato da Ludovico Pratesi,  un progetto biennale iniziato nel 2012, in cui ogni anno, 3 artisti (1 italiano e 2 di un altro Paese) sono inviatati a realizzare un’opera ispirata alla tenuta di CastelGiocondo. Il premio ha coinvolto nella prima edizione 3 italiani  (Elisa SighicelliGiovanni Ozzola e Ra Di Martino),  per poi approdare nel 2014 a Berlino con i lavori artistici di Michael Sailstorfer, Jorinde Voigt  e Yuri Ancarani e raggiungere gli  Stati Uniti nel 2016 con di Eric Wesley, Matthew Brannon e Patrizio Di Massimo. A tutti gli artisti viene richiesto di ideare un’etichetta ispirata alla propria opera: ognuna impreziosisce una Magnum di CastelGiocondo Brunello Vendemmia dedicata, realizzata in una tiratura limitata di 999 bottiglie (333 per artista).

La collezione sarà esposta e aperta al pubblico a partire da dicembre su prenotazione, attraverso il sito dedicato www.artistiperfrescobaldi.it

Una collezione di opere d’arte in continuo divenire che continuerà ad arricchire gli spazi della cantina e della tenuta di CastelGiocondo. Oltre alle opere saranno esposte le bottiglie magnum con le etichette d’artista.

Per il 2018 , quarta edizione del Premio, il Paese selezionato è la Svizzera e gli artisti in gara sono tre: Sonia Kacem, Claudia Comte e l’italiano Francesco Arena. Svelati anche i nomi dei giurati che sceglieranno l’opera vincitrice della quarta edizione: Hans-Ulrich Obrist Direttore della Serpentine Gallery di Londra, nonché uno dei curatori più famosi del mondo. Elena Filipovic dal 2014 Direttore della Kunsthalle di Basilea e Andrea Viliani dal 2013 Direttore del museo Madre di Napoli.

Tiziana Frescobaldi, direttore del Progetto Artisti per Frescobaldi, ha commentato: Nove opere della Collezione Artisti per Frescobaldi si trovano allestite in modo permanente negli spazi della Tenuta di CastelGiocondo: il pubblico potrà vederle, su prenotazione, da dicembre. Un passo che segna una tappa molto importante per il nostro Progetto, che conferma e accresce l’impegno dell’ Azienda nell’arte contemporanea. Oggi annunciamo anche i nomi dei tre artisti e dei giurati della 4° edizione del Premio e sono particolarmente felice della presenza di due artiste svizzere e di un artista italiano, e onorata da una giuria di così alto livello internazionale ” – ha commentato Tiziana Frescobaldi , direttore del Progetto Artisti per Frescobaldi.

Mentre il curatore Ludovico Pratesi ha aggiunto: L’allestimento della collezione a CastelGiocondo è fondamentale per l’evoluzione del Premio. Per questa edizione sono stati scelti tre artisti emergenti, che lavorano tra pittura e scultura  in maniera originale: se Claudia Comte interpreta la tradizione del modernismo in chiave contemporanea, Francesco Arena si concentra sugli scarti della produzione del vino e Sonia Kacem si interroga sulla relazione con la materia, con un linguaggio astratto ricco di suggestioni. Un’interessante sfida per la giuria, composta da protagonisti della scena europea dell’arte contemporanea di massimo livello.

Le opere dell’edizione 2018 saranno esposte per la prima volta alla GAM di Milano durante la cerimonia di premiazione della IV edizione del Premio Artisti per Frescobaldi. In quell’occasione saranno anche svelate le etichette d’artista per l’edizione speciale di CastelGiocondo Brunello di Montalcino Riserva 2013 vendemmia dedicata.

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