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Museo del Novecento. “Il Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo in realtà aumentata

Museo del Novecento. “Il Quarto Stato

Dal 2 al 4 febbraio i visitatori potranno accedere gratuitamente a contenuti originali di realtà aumentata, appositamente curati e realizzati da Smart, per scoprire la vera identità di alcuni dei personaggi ritratti

MILANO – Uno speciale evento dedicato alla celebre ed iconica opera di Pellizza da Volpedo del 1902. Il museo permetterà, dal 2 al 4 febbraio, di vivere il dipinto in prima persona, in maniera dinamica e interattiva, grazie alla Realtà Aumentata.

Si potrà infatti accedere gratuitamente a contenuti originali, appositamente curati e realizzati da SMART, per scoprire la vera identità di alcuni dei personaggi ritratti nel dipinto, la cui storia è assurta a simbolo universale. 

Per realizzare questa possibilità di guardare “oltre il visibile”, basterà scaricare l’applicazione QuartoStatoAR. Grazie a questa applicazione, una volta inquadrato il dipinto con il proprio smartphone o tablet, si attiverà una nuova forma di interazione con l’opera, che consentirà di “incontrare” virtualmente il personaggio centrale, scattare una foto insieme a lui, e postarla sui principali social media con l’#SocialArt e #Museodel900 per condividere il significato che l’opera ha per ciascuno di noi.

Vademecum

Museo del Novecento
tel. 02 88444061
c.museo900@comune.milano.it
www.museodelnovecento.org
facebook.com/MuseodelNovecento
twitter: @museodel900
instagram: @museodel900

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Piemonte. Nasce “Chiese a porte aperte”, una app che svela i beni ecclesiastici incustoditi

Piemonte. Nasce

Un progetto ideato da Fondazione Crt, Diocesi, Regione Piemonte e Mibact.  Il visitatore, giunto davanti al bene nell’orario di visita selezionato, inquadrerà il QR code e la porta si aprirà automaticamente. Un meccanismo multimediale avvierà una narrazione storico-artistico-devozionale

TORINO –  “Chiese a porte aperte” è un sistema automatizzato per l’apertura e la valorizzazione di siti di particolare interesse storico artistico, che permette di effettuare le visite autonomamente, anche in assenza di un presidio umano. I primi due beni interessati da questo innovativo intervento sono: la Cappella di San Bernardo di Aosta a Piozzo in Provincia di Cuneo (Diocesi di Mondovì) e la Cappella di San Sebastiano a Giaveno (Diocesi di Torino). 

“La Chiesa piemontese e valdostana è consapevole delle straordinarie potenzialità ecclesiali e sociali di questo progetto – ha evidenziato mons. Derio Olivero, Vescovo delegato per i Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Piemontese -. Il miglior modo di conservare la tradizione è innovarla”. 

La sperimentazione dell’apertura automatizzata di due beni ecclesiastici, la prima in Italia, è un ulteriore passo di un percorso di attenzione al patrimonio culturale che ha visto affiancate Fondazione CRT e Consulta per i Beni culturali ecclesiastici, come spiegato dal Presidente Fondazione CRT Giovanni Quaglia. 

Dopo aver scaricato sul proprio smartphone l’applicazione “Chiese a porte aperte”, disponibile sia per Ios sia per Android, ci si deve registrare e prenotare per la visita gratuita. Il visitatore, giunto davanti al bene nell’orario di visita selezionato, inquadrerà il QR code e la porta si aprirà automaticamente. Un meccanismo multimediale, all’interno della chiesa avvierà una narrazione storico-artistico-devozionale del bene culturale, in italiano e in inglese. Il racconto sarà valorizzato, oltre che dalla voce narrante, anche dalle luci: un sistema di micro proiettori con fasci direttivi accompagnerà l’audio per facilitare la lettura e la comprensione degli affreschi. Finita la visita, quando il visitatore uscirà,  la porta si chiuderà automaticamente. 

 

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