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“Nel weekend l’arte si anima” porta il jazz ai Mercati Traianei

ROMA – I suoni della musica jazz e i grandi compositori dell’epoca barocca saranno al centro del programma di eventi culturali del prossimo fine settimana organizzati in collaborazione con la Casa del Jazz e Roma Tre Orchestra. Si comincerà sabato 9 settembre con le performance jazzistiche del Francesco Lento Quintet e del Trio Cicconetti/Cantarano/Mazzeo durante l’apertura serale dei Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali (dalle 20 alle 24 ultimo ingresso ore 23 – biglietto simbolico di un euro) e si concluderà domenica 10 alle ore 16.30 presso il Museo Pietro Canonica di Villa Borghese con lo spettacolo L’ensemble Barocco dei musicisti Nelita Maiolatesi (oboe), Angela Naccari (clavicembalo) e Marco Simonacci (violoncello).

Durante la serata di sabato 9 i visitatori avranno l’occasione di assistere a una doppia esibizione musicale che li accompagnerà durante il percorso della propria visita tra i reperti archeologici del Museo di via Quattro Novembre. Con il biglietto di un euro il pubblico potrà ammirare le bellezze dell’intera area, l’esposizione temporanea della mostra I Fori dopo i Fori. La vita quotidiana nell’area dei Fori Imperiali dopo l’antichità e assistere al seguente programma musicale:

Alle 21.00 e alle 22.30 sulla Terrazza del Belvedere si esibirà il Cicconetti/Cantarano/Mazzeo Trio. Questo raffinato guitar trio porterà in scena un repertorio di celeberrimi standards, molti dei quali legati a famose colonne sonore cinematografiche. Con Stefano Cicconetti (batteria), Steve Cantarano (contrabbasso), Francesco Mazzeo (chitarra).

Alle 20.15, alle 21.45 e alle 23.15 nella Grande Aula si terrà, invece, l’esibizione del Francesco Lento Quintet. Uno dei migliori trombettisti di jazz italiani sarà alla testa di questo formidabile quintetto, una sorta di giovane ‘all stars’, alle prese durante la serata con i cavalli di battaglia della leggendaria etichetta discografica “Blue Note”. Con Francesco Lento (tromba), Daniele Tittarelli (sax alto), Domenico Sanna (piano), Luca Fattorini (contrabbasso) e Marco Valeri (batteria).

Sarà invece un piccolo viaggio nel gusto di un tempo e di uno stile compositivo quello che Nelita Maiolatesi, Angela Naccari, Marco Simonacci dedicheranno domenica 10 settembre alle ore 16.30 presso il Museo Pietro Canonica alla musica di alcuni tra i principali compositori dell’epoca barocca. Gli strumenti da loro impiegati saranno quelli tipici di questo periodo: oboe e cembalo, uniti al cello per rafforzare il continuo.

Programma: G.P. Telemann: Sonata in mi minore TW 41:e6; J.S. Bach: Sonata in mi bemolle BWV 1031; A. Vivaldi: Sonata in do minore RV 52; C.P.E. Bach: Sonata in sol minore Wq 135.

Le due giornate rientrano nell’iniziativa “Nel week-end l’arte si anima” promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura. La programmazione è frutto della collaborazione con importanti istituzioni culturali cittadine quali: Casa del Jazz, Fondazione Musica per Roma, Teatro di Roma, Fondazione Teatro dell’Opera, Accademia Nazionale di Santa Cecilia e con le Orchestre dell’Università Roma Tre e di Sapienza Università di Roma.

Vademecum

SABATO 9 SETTEMBRE
Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali| Apertura dalle 20 alle 24 (ultimo ingresso ore 23)
“Francesco Lento Quintet”
“Cicconetti/Cantarano/Mazzeo Trio”
in collaborazione con la Casa del Jazz
Biglietto del costo simbolico di 1 euro

DOMENICA 10 SETTEMBRE | Concerto gratuito
Museo Pietro Canonica | ore 16.30 – “L’ensemble Barocco” in collaborazione con Roma Tre Orchestra

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“Nel weekend l’arte si anima” porta il jazz ai Mercati Traianei

ROMA – I suoni della musica jazz e i grandi compositori dell’epoca barocca saranno al centro del programma di eventi culturali del prossimo fine settimana organizzati in collaborazione con la Casa del Jazz e Roma Tre Orchestra. Si comincerà sabato 9 settembre con le performance jazzistiche del Francesco Lento Quintet e del Trio Cicconetti/Cantarano/Mazzeo durante l’apertura serale dei Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali (dalle 20 alle 24 ultimo ingresso ore 23 – biglietto simbolico di un euro) e si concluderà domenica 10 alle ore 16.30 presso il Museo Pietro Canonica di Villa Borghese con lo spettacolo L’ensemble Barocco dei musicisti Nelita Maiolatesi (oboe), Angela Naccari (clavicembalo) e Marco Simonacci (violoncello).

Durante la serata di sabato 9 i visitatori avranno l’occasione di assistere a una doppia esibizione musicale che li accompagnerà durante il percorso della propria visita tra i reperti archeologici del Museo di via Quattro Novembre. Con il biglietto di un euro il pubblico potrà ammirare le bellezze dell’intera area, l’esposizione temporanea della mostra I Fori dopo i Fori. La vita quotidiana nell’area dei Fori Imperiali dopo l’antichità e assistere al seguente programma musicale:

Alle 21.00 e alle 22.30 sulla Terrazza del Belvedere si esibirà il Cicconetti/Cantarano/Mazzeo Trio. Questo raffinato guitar trio porterà in scena un repertorio di celeberrimi standards, molti dei quali legati a famose colonne sonore cinematografiche. Con Stefano Cicconetti (batteria), Steve Cantarano (contrabbasso), Francesco Mazzeo (chitarra).

Alle 20.15, alle 21.45 e alle 23.15 nella Grande Aula si terrà, invece, l’esibizione del Francesco Lento Quintet. Uno dei migliori trombettisti di jazz italiani sarà alla testa di questo formidabile quintetto, una sorta di giovane ‘all stars’, alle prese durante la serata con i cavalli di battaglia della leggendaria etichetta discografica “Blue Note”. Con Francesco Lento (tromba), Daniele Tittarelli (sax alto), Domenico Sanna (piano), Luca Fattorini (contrabbasso) e Marco Valeri (batteria).

Sarà invece un piccolo viaggio nel gusto di un tempo e di uno stile compositivo quello che Nelita Maiolatesi, Angela Naccari, Marco Simonacci dedicheranno domenica 10 settembre alle ore 16.30 presso il Museo Pietro Canonica alla musica di alcuni tra i principali compositori dell’epoca barocca. Gli strumenti da loro impiegati saranno quelli tipici di questo periodo: oboe e cembalo, uniti al cello per rafforzare il continuo.

Programma: G.P. Telemann: Sonata in mi minore TW 41:e6; J.S. Bach: Sonata in mi bemolle BWV 1031; A. Vivaldi: Sonata in do minore RV 52; C.P.E. Bach: Sonata in sol minore Wq 135.

Le due giornate rientrano nell’iniziativa “Nel week-end l’arte si anima” promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura. La programmazione è frutto della collaborazione con importanti istituzioni culturali cittadine quali: Casa del Jazz, Fondazione Musica per Roma, Teatro di Roma, Fondazione Teatro dell’Opera, Accademia Nazionale di Santa Cecilia e con le Orchestre dell’Università Roma Tre e di Sapienza Università di Roma.

Vademecum

SABATO 9 SETTEMBRE
Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali| Apertura dalle 20 alle 24 (ultimo ingresso ore 23)
“Francesco Lento Quintet”
“Cicconetti/Cantarano/Mazzeo Trio”
in collaborazione con la Casa del Jazz
Biglietto del costo simbolico di 1 euro

DOMENICA 10 SETTEMBRE | Concerto gratuito
Museo Pietro Canonica | ore 16.30 – “L’ensemble Barocco” in collaborazione con Roma Tre Orchestra

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Palazzo Madama: scuole e maestri dell’arte precolombiana

Palazzo Madama: scuole e maestri dell’arte precolombiana

In occasione della mostra “Cose d’altri mondi. Raccolte di viaggiatori tra Otto e Novecento” proseguono le conferenze a tema: mercoledì ncontro con l’americanista Antonio Aimi

ROMA – Proseguono a Palazzo Madama gli incontri di approfondimento organizzati in occasione della mostra Cose d’altri mondi. Raccolte di viaggiatori tra Otto e Novecento in corso in Sala Atelier fino al 18 settembre 2017.

Il ciclo di conferenze – realizzato in collaborazione con il Sistema Museale Ateneo di Torino e con il Consolato del Messico a Milano – offre l’approfondimento delle molte tematiche affrontate dalla mostra che, con oltre 130 oggetti esposti tra armi, strumenti musicali, oggetti sacri e ornamenti, consente di intraprendere un viaggio attraverso quattro continenti: Africa, Asia, Oceania e America.

La conferenza di mercoledì 6 settembre 2017 alle 17.30 a cura di Antonio Aimi è dedicata alle scuole e ai maestri dell’arte precolombiana.

Consultando le numerose pubblicazioni sull’argomento, emerge la tendenza a trattare le culture precolombiane solo da un punto di vista archeologico, condizione necessaria ma non sufficientemente esauriente. La differenza sostanziale, tanto nei manuali universitari, quanto nelle monografie specialistiche e nelle sintesi di largo respiro, sta nella mancanza di ogni riferimento alle tematiche che sono centrali per gli storici dell’arte occidentale: i giudizi di valore specificamente estetici, la gerarchia delle opere, l’attribuzionismo.

L’incontro è l’occasione per presentare al pubblico le principali correnti artistiche, le Scuole e i Maestri dell’arte precolombiana, partendo dalla gerarchia delle opere e dalla tematica delle attribuzioni, dopo aver collocato le culture dell’America precolombiana nello spazio e nel tempo.

Ingresso gratuito alla conferenza (fino a esaurimento posti disponibili). Prenotazioni consigliate (t. 011 4436999 – email didattica@fondazionetorinomusei.it).

Vademecum

LE SCUOLE E I MAESTRI DELL’ARTE PRECOLOMBIANA
Incontro a cura di Antonio Aimi, americanista
Palazzo Madama
Piazza Castello – Torino
Mercoledì 6 settembre 2017
ore 17.30

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Palazzo Madama: scuole e maestri dell’arte precolombiana

Palazzo Madama: scuole e maestri dell’arte precolombiana

In occasione della mostra “Cose d’altri mondi. Raccolte di viaggiatori tra Otto e Novecento” proseguono le conferenze a tema: mercoledì ncontro con l’americanista Antonio Aimi

ROMA – Proseguono a Palazzo Madama gli incontri di approfondimento organizzati in occasione della mostra Cose d’altri mondi. Raccolte di viaggiatori tra Otto e Novecento in corso in Sala Atelier fino al 18 settembre 2017.

Il ciclo di conferenze – realizzato in collaborazione con il Sistema Museale Ateneo di Torino e con il Consolato del Messico a Milano – offre l’approfondimento delle molte tematiche affrontate dalla mostra che, con oltre 130 oggetti esposti tra armi, strumenti musicali, oggetti sacri e ornamenti, consente di intraprendere un viaggio attraverso quattro continenti: Africa, Asia, Oceania e America.

La conferenza di mercoledì 6 settembre 2017 alle 17.30 a cura di Antonio Aimi è dedicata alle scuole e ai maestri dell’arte precolombiana.

Consultando le numerose pubblicazioni sull’argomento, emerge la tendenza a trattare le culture precolombiane solo da un punto di vista archeologico, condizione necessaria ma non sufficientemente esauriente. La differenza sostanziale, tanto nei manuali universitari, quanto nelle monografie specialistiche e nelle sintesi di largo respiro, sta nella mancanza di ogni riferimento alle tematiche che sono centrali per gli storici dell’arte occidentale: i giudizi di valore specificamente estetici, la gerarchia delle opere, l’attribuzionismo.

L’incontro è l’occasione per presentare al pubblico le principali correnti artistiche, le Scuole e i Maestri dell’arte precolombiana, partendo dalla gerarchia delle opere e dalla tematica delle attribuzioni, dopo aver collocato le culture dell’America precolombiana nello spazio e nel tempo.

Ingresso gratuito alla conferenza (fino a esaurimento posti disponibili). Prenotazioni consigliate (t. 011 4436999 – email didattica@fondazionetorinomusei.it).

Vademecum

LE SCUOLE E I MAESTRI DELL’ARTE PRECOLOMBIANA
Incontro a cura di Antonio Aimi, americanista
Palazzo Madama
Piazza Castello – Torino
Mercoledì 6 settembre 2017
ore 17.30

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Hijo de Puta: un ex legionario della Legione Straniera al Gay Village

Orietta Cicchinelli e il suo

Pino Strabioli con Orietta Cicchinelli presentano la storia di Giovanni,  la storia affascinante e intrigata di un ex combattente del Tercio de Extranjeros

ROMA – Pino Strabioli e Orietta Cicchinelli saranno insieme sul palco del Gay Village l’8 settembre, al fianco dello psichiatra e l’editore Tony Lupetti, per presentare Hijo de Puta – La parabola di un legionario un romanzo insolito ed originale, frutto del lavoro della giornalista e scrittrice, già conosciuta al pubblco per il suo precedente “Madre” per il quale è in preparazione l’adattamento teatrale con lo scenografo Premio Oscar Gianni Quaranta, ex assessore alla Cultura del Comune di Spoleto.

Il libro è la “testimonianza di una vita d’avventura, di colpa e di espiazione, in cui l’Autrice è partecipe con il misurato distacco dovuto a un testo raccolto, ma anche con il graffio dell’originale parola d’artista” come sottolinea Elio Sena nella Prefazione di Hijo de Puta. La storia del suo protagonista Giovanni, ex legionario del Tercio de Extranjeros, soprannominato Hijo de Puta dal suo Capitano, offre la possibilità di addentrarsi in un affresco di ladroni, guardie, uomini di Dio, vecchi, giovani, mogli, padri, figli, meretrici, giocatori incalliti e disperati, un vero e proprio microcosmo di varia umanità. 

Uno splendido disegno originale dell’illustratore Massimo Rotundo storyboard-artist, nato a Roma, e fondatore della Scuola Romana dei Fumetti, è la bellissima copertina del libro“Hijo de Puta è nato da un incontro – spiega Orietta Cicchinelli – o, meglio, da una serie di incontri. Quello con l’imprenditore editoriale Tony Lupetti, per gli amici “Lupo”, un ingegnere che ha buttato la sua laurea e dedica il suo tempo libero ai diseredati, ai ragazzi in difficoltà, agli ultimi, agli invisibili… E quello con l’ex legionario, lo smilzo Giovanni, l’uomo tutto d’un pezzo, protagonista di questa parabola emozionante, piena di risvolti imprevisti”.

Vademecum
Gay Village
Venerdì 8 settembre
entrata libera fino alle 21.00

 

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Hijo de Puta: un ex legionario della Legione Straniera al Gay Village

Orietta Cicchinelli e il suo

Pino Strabioli con Orietta Cicchinelli presentano la storia di Giovanni,  la storia affascinante e intrigata di un ex combattente del Tercio de Extranjeros

ROMA – Pino Strabioli e Orietta Cicchinelli saranno insieme sul palco del Gay Village l’8 settembre, al fianco dello psichiatra e l’editore Tony Lupetti, per presentare Hijo de Puta – La parabola di un legionario un romanzo insolito ed originale, frutto del lavoro della giornalista e scrittrice, già conosciuta al pubblco per il suo precedente “Madre” per il quale è in preparazione l’adattamento teatrale con lo scenografo Premio Oscar Gianni Quaranta, ex assessore alla Cultura del Comune di Spoleto.

Il libro è la “testimonianza di una vita d’avventura, di colpa e di espiazione, in cui l’Autrice è partecipe con il misurato distacco dovuto a un testo raccolto, ma anche con il graffio dell’originale parola d’artista” come sottolinea Elio Sena nella Prefazione di Hijo de Puta. La storia del suo protagonista Giovanni, ex legionario del Tercio de Extranjeros, soprannominato Hijo de Puta dal suo Capitano, offre la possibilità di addentrarsi in un affresco di ladroni, guardie, uomini di Dio, vecchi, giovani, mogli, padri, figli, meretrici, giocatori incalliti e disperati, un vero e proprio microcosmo di varia umanità. 

Uno splendido disegno originale dell’illustratore Massimo Rotundo storyboard-artist, nato a Roma, e fondatore della Scuola Romana dei Fumetti, è la bellissima copertina del libro“Hijo de Puta è nato da un incontro – spiega Orietta Cicchinelli – o, meglio, da una serie di incontri. Quello con l’imprenditore editoriale Tony Lupetti, per gli amici “Lupo”, un ingegnere che ha buttato la sua laurea e dedica il suo tempo libero ai diseredati, ai ragazzi in difficoltà, agli ultimi, agli invisibili… E quello con l’ex legionario, lo smilzo Giovanni, l’uomo tutto d’un pezzo, protagonista di questa parabola emozionante, piena di risvolti imprevisti”.

Vademecum
Gay Village
Venerdì 8 settembre
entrata libera fino alle 21.00

 

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Hijo de Puta: un ex legionario della Legione Straniera al Gay Village

Orietta Cicchinelli e il suo

Pino Strabioli con Orietta Cicchinelli presentano la storia di Giovanni,  la storia affascinante e intrigata di un ex combattente del Tercio de Extranjeros

ROMA – Pino Strabioli e Orietta Cicchinelli saranno insieme sul palco del Gay Village l’8 settembre, al fianco dello psichiatra e l’editore Tony Lupetti, per presentare Hijo de Puta – La parabola di un legionario un romanzo insolito ed originale, frutto del lavoro della giornalista e scrittrice, già conosciuta al pubblco per il suo precedente “Madre” per il quale è in preparazione l’adattamento teatrale con lo scenografo Premio Oscar Gianni Quaranta, ex assessore alla Cultura del Comune di Spoleto.

Il libro è la “testimonianza di una vita d’avventura, di colpa e di espiazione, in cui l’Autrice è partecipe con il misurato distacco dovuto a un testo raccolto, ma anche con il graffio dell’originale parola d’artista” come sottolinea Elio Sena nella Prefazione di Hijo de Puta. La storia del suo protagonista Giovanni, ex legionario del Tercio de Extranjeros, soprannominato Hijo de Puta dal suo Capitano, offre la possibilità di addentrarsi in un affresco di ladroni, guardie, uomini di Dio, vecchi, giovani, mogli, padri, figli, meretrici, giocatori incalliti e disperati, un vero e proprio microcosmo di varia umanità. 

Uno splendido disegno originale dell’illustratore Massimo Rotundo storyboard-artist, nato a Roma, e fondatore della Scuola Romana dei Fumetti, è la bellissima copertina del libro“Hijo de Puta è nato da un incontro – spiega Orietta Cicchinelli – o, meglio, da una serie di incontri. Quello con l’imprenditore editoriale Tony Lupetti, per gli amici “Lupo”, un ingegnere che ha buttato la sua laurea e dedica il suo tempo libero ai diseredati, ai ragazzi in difficoltà, agli ultimi, agli invisibili… E quello con l’ex legionario, lo smilzo Giovanni, l’uomo tutto d’un pezzo, protagonista di questa parabola emozionante, piena di risvolti imprevisti”.

Vademecum
Gay Village
Venerdì 8 settembre
entrata libera fino alle 21.00

 

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Modena: la rievocazione storica della sua fondazione

Modena: la rievocazione storica della sua fondazione

Dall’1 al 10 settembre la Mutina Boica, nona edizione dedicata quest’anno alla nascita della colonia romana: ricostruzione di accampamenti e battaglie, conferenze e spettacoli

Dopo il successo di pubblico che nel 2016 ha registrato oltre 40.000 presenze, torna “Mutina Boica“, la rievocazione storica a cura di Crono organizzazione eventi in collaborazione con i Musei Civici di Modena. Quest’anno la manifestazione è dedicata all’anniversario della fondazione della colonia romana di Modena che, insieme a Parma e Reggio Emilia, festeggia i 2200 anni di vita, e rientra nell’ambito del programma Mutina Splendidissima del Comune di Modena.

Visitare gli accampamenti ricostruiti come in epoca romana, assistere a battaglie campali e giochi equestri, seguire conferenze a tema, didattiche, laboratori per adulti e bambini, oltre a grandi spettacoli di rievocazione storica e perfino cenare in una “Caupona Mutinensis”, ovvero la ricostruzione di una taverna romana vera e propria, con menù elaborati ad hoc: questo e tanto altro sarà possibile nel corso della nona edizione di Mutina Boica, dal 1 al 10 settembre, ad accesso libero e gratuito, presso l’area del Parco Ferrari, che recentemente ha ospitato il concerto di Vasco, e il Novi Ark di Modena.

L’edizione 2017 di Mutina Boica, ormai consolidatasi come una delle principali rievocazioni storiche di epoca romana a livello nazionale, ha come filo conduttore la fondazione della città che, nel 183 a.C. – a pochi anni di distanza dall’inizio della costruzione della via Emilia – venne istituita insieme alle altre colonie romane di Parma e Reggio: romani, celti ed etruschi, ovvero i popoli che hanno abitato il territorio di Mutina in epoca romana, saranno quindi i protagonisti della nona edizione.

Tante le novità di quest’anno, innanzitutto la durata: per un anniversario “speciale” un’edizione unica, con dieci giorni di programmazione tra grandi spettacoli di rievocazione, conferenze, concerti, living history e una proposta davvero particolare, la “Caupona Mutinensis”. Da venerdì 1 settembre infatti il Parco Ferrari di Modena sarà animato dalla ricostruzione di una taverna romana in piena regola che per tutta la durata della manifestazione proporrà un menù a tema storico Gallo-Romano, ispirato alle ricette del tempo. Un’esperienza imperdibile, per passare una serata a tavola nell’antica Roma tra gustatio, prima e secunda mensa – o meglio antipasti, piatti principali e dessert.

Da mercoledì 6 settembre storia, teatro e gastronomia si arricchiscono di musica, concerti, stand gastronomici e un mercatino artigianale a tema storico: prenderà infatti il via un ricco programma di appuntamenti e sarà possibile visitare gli accampamenti storici allestiti presso il parco Ferrari a cura delle associazioni di rievocazione storica e assistere ai grandi spettacoli di ricostruzione che da anni richiamano migliaia di persone, con battaglie campali e giochi equestri, che per la loro realizzazione coinvolgono centinaia di rievocatori e stuntmen, oltre a incontri, laboratori didattici e conferenze. I grandi personaggi che hanno reso celebre la storia romana e hanno lasciato un segno nella città geminiana riprenderanno vita: la rivolta di Spartaco che a Mutina segnò un momento decisivo, Scipione e Annibale – grandi avversari scomparsi entrambi nell’anno di fondazione di Mutina, il 183 a. C. – fino al momento di svolta tra Repubblica e Impero, che a Mutina nel 43 a. C. vide il futuro imperatore Ottaviano, il triumviro Marco Antonio e il cesaricida Decio Bruto confrontarsi in quella divenuta poi nota come La Guerra di Mutina.

Da giovedì 7 il Parco Enzo Ferrari sarà poi popolato dal mercato artigianale e dai concerti celtic rock che accompagneranno per quattro serate Mutina Boica 2017.

Venerdì 8 arriveranno poi gli accampamenti di rievocazione, abitati da oltre 400 reenactors celti, romani ed etruschi e, alle 21.30, da non perdere il debutto del grande

spettacolo dedicato alla fondazione della colonia, “Il Mito delle origini”, una produzione speciale Crono Eventi in replica anche sabato 9.

Come di consueto nell’ambito della manifestazione i Musei Civici propongono un incontro di approfondimento scientifico con un esperto di livello internazionale. Quest’anno è la volta di Marc Mayer Olivé, professore di Filologia Latina all’Università di Barcellona e Vicepresidente dell’Associazione Internazionale di Studi Classici, che sviluppa il tema della fondazione di Mutina in relazione alla politica di Roma e all’ istituzione delle altre colonie romane transalpine.

Nel fine settimana il programma prevede anche numerosi appuntamenti per famiglie e bambini a tema storico, con l’animazione “Gioca con la Storia” che riproporrà aspetti didattici del mondo antico in chiave ludica.

Altra novità 2017 è “Mutina Fecit”, una serie di appuntamenti didattici dedicati alla riscoperta dell’artigianato di età romana a cura di esperti della ricostruzione storica che presenteranno produzioni tipiche di Mutina, che in epoca romana (e anche moderna) riscuotevano grande successo: lana, vino e ceramica in primis

Gli spettacoli di ricostruzione proseguiranno con “Il sacro fuoco di Vesta” e il “Ludus Mutinense” nei quali sarà raccontato il culto delle sacerdotesse Vestali e la passione dei modenesi per i combattimenti tra gladiatori.

Domenica 10 sarà la volta della lectio magistralis di Giovanni Brizzi, ordinario dell’Università degli Studi di Bologna e profondo conoscitore delle vicende della Seconda Guerra Punica che tratterà della scomparsa, a pochi mesi di distanza, di Annibale e Scipione l’Africano, sempre nel 183 a. C., figure chiave di quella fase storica e utili a far comprendere il quadro politico nel quale si inserì la fondazione di Modena. Alle 18.00 è previsto un gran finale della manifestazione con “Mutina Deducta Est”, uno spettacolo di ricostruzione dove andranno in scena gli episodi legati alla nascita di Modena.

La manifestazione, che lo scorso anno ha superato le 40.000 presenze, è organizzata da Crono Eventi in collaborazione con i Musei Civici e il Comune di Modena con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e della Regione Emilia-Romagna. L’evento si inserisce all’interno del programma “Mutina Splendidissima” (www.mutinasplendidissima.it) che a sua volta fa parte del più ampio progetto “2200 anni lungo la Via Emilia”, promosso dai Comuni di Modena, Parma e Reggio Emilia, dalle Soprintendenze Archeologia di Bologna  e Parma, dal Segretariato Regionale Beni, Attività culturali e Turismo, e dalla Regione Emilia-Romagna.(www.2200anniemilia.it)

Per informazioni e dettagli sul programma:

www.cronoeventi.it 

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Roma: weekend in musica

I Mercati Traianei

Tornano gli appuntamenti musicali a Mercati Traianei: biglietto simbolico a 1 euro per ascoltare Verdi, Mozart, Schumann, Rachmaninov e Chopin

ROMA – Sarà un week-end in compagnia della grande musica di Giuseppe Verdi, Mozart, Schumann, Rachmaninov e Chopin quello in programma sabato 2 settembre ai Mercati di Traiano (dalle 20 alle 24 ultimo ingresso ore 23, biglietto simbolico di 1 euro) e domenica 3 ore 11.30 al Museo Carlo Bilotti di Villa Borghese (ingresso gratuito). Il programma delle due giornate è realizzato in collaborazione con la Roma Tre Orchestra.

Dopo il successo delle aperture serali del Museo di Roma Palazzo Braschi tutti i sabati di luglio e agosto, il mese di settembre sarà dedicato nuovamente ai MERCATI DI TRAIANO.

Primo appuntamento dunque sabato 2 settembre con due concerti diversi che saranno replicati nel corso della serata. Alle 21.00 e alle 22.30 sulla Terrazza del Belvedere si potrà assistere a Ritratto d’autore: Giuseppe Verdi un racconto della vita e delle opere di Giuseppe Verdi, dell’evoluzione di stile e poetica e della storia dell’epoca. Voce narrante Valerio Vicari, tenore Stefano Marra, pianoforte Andrea Feroci.

Alle 20.15, alle 21.45 e alle 23.15 nella Grande Aula, invece, si svolgerà Il Concerto a domicilio: Mozart, Schumann, Rachmaninov con l’esibizione al pianoforte diFrancesco Grano, Lorenzo Bevacqu e Samuele Piccinini. Saranno eseguiti i seguenti brani:

  1. A. Mozart: Concerto per pianoforte e orchestra n. 27 in si bemolle maggiore k595
  2. Schumann: Concerto per pianoforte e orchestra in la minore op. 54
  3. Rachmaninov: Concerto per pianoforte e orchestra n. 4 in sol minore op. 40

Il biglietto del costo simbolico di 1 euro consentirà al pubblico di accedere al Museo di Via Quattro Novembre, assistere agli spettacoli e ammirare le bellezze storico archeologiche del museo e della mostraI Fori dopo i Fori. La vita quotidiana nell’area dei Fori Imperiali dopo l’antichità.

Grande musica anche domenica 3 settembre alle 11.30 alMUSEO CARLO BILOTTI di Villa Borghese con Ritratto d’autore: Frederyk Chopin. Damiano Paci eseguirà al pianoforte:

Scherzo in si minore n. 1 op. 20

Sonata in si bemolle minore n. 2 op. 35

Ballata in la bemolle maggiore n. 3 op. 47

Barcarola in fa diesis maggiore op. 60

Polacca-Fantasia in la bemolle maggiore op. 61

Le due giornate rientrano nell’iniziativa “Nel week-end l’arte si anima” promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura. La programmazione è frutto della collaborazione con importanti istituzioni culturali cittadine quali: Casa del Jazz, Fondazione Musica per Roma, Teatro di Roma, Fondazione Teatro dell’Opera, Accademia Nazionale di Santa Cecilia e con le Orchestre dell’Università Roma Tre e di Sapienza Università di Roma.

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Vittorio Sgarbi racconta Gianfranco Bruno a Pietrasanta

Vittorio Sgarbi racconta Gianfranco Bruno a Pietrasanta

Presentazione del volume dedicato all’opera pittorica del noto critico d’arte. Insieme a Sgarbi, Flavio Arensi

ROMA – Mercoledì 30 agosto 2017, alle ore 19.00, il Salone della SS. Annunziata del Chiostro di Sant’Agostino di Pietrasanta (LU), Vittorio Sgarbi ospita la presentazione del volume “Gianfranco Bruno pittore (Genova 1937-2016)”, dedicato all’opera pittorica del noto critico e studioso d’arte, affermatosi per mostre e saggi di rilevanza nazionale ed internazionale, a poco più di un anno dalla sua scomparsa.

A parlarne saranno Vittorio Sgarbi, autore del saggio introduttivo dedicato alla figura dell’artista genovese, e il critico d’arte Flavio Arensi che ha condiviso con Gianfranco Bruno un intenso rapporto di amicizia e di carriera professionale.

Il libro (Erga Edizioni) è curato da Lia Perissinotti e contiene i testi di Claudio Nembrini e Ruggero Savinio.

La serata è a ingresso libero.

Gianfranco Bruno è stato direttore, dal 1969 al 2001, dell’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, rinnovandone completamente l’istituzione. Dedicatosi inizialmente, fin dagli ultimi anni del liceo classico, quasi esclusivamente alla pittura, in particolare quella a olio, si impegna, sempre più assiduamente, nella critica d’arte che diverrà nel tempo la sua attività “ufficiale”, senza che questo gli impedisca di proseguire con continuità il suo percorso artistico nell’intero arco della sua vita.

Importante nella sua formazione il soggiorno romano, durante il quale conosce Mafai, Mazzacurati e Fausto Pirandello, frequentazioni che lo introducono nell’ambiente artistico locale e consolidano il suo interesse per la Scuola romana. Successivamente vive a Milano, città con cui rimarrà sempre in contatto. Frequenterà nel tempo in particolare Testori, Tassi, Francese, Chighine, Morlotti, Savinio. Nel 1969, in concomitanza con la sua nomina di direttore dell’Accademia Ligustica, si trasferisce definitivamente a Genova. Dalla metà degli anni Settanta inizia a privilegiare la tecnica del pastello, che diventerà nel tempo il suo mezzo di espressione più consueto. Il suo orientamento artistico si fonda sulla convinzione che esista una continuità tra l’arte antica e quella moderna e in questo senso si può ben comprendere la sua predilezione per l’arte figurativa ed il rifiuto di qualsiasi “originalità” e compromissione in funzione del mercato. Attività artistica e attività critica trovano quindi ambedue motivazione in una scelta di orientamento corrispondente a ben motivate predilezioni personali. Rarissime le apparizioni pubbliche del suo lavoro. Sempre apparso restio ad esporre le sue opere per timore di una negativa interferenza tra la sua attività pubblica di critico e quella più intima e privata di pittore. Prima ed unica personale in Italia, nel 1998, alla Galleria Appiani Arte Trentadue di Milano. Di lui, Vittorio Sgarbi ha scritto: “Bruno è interprete lucido come storico e come pittore”.

Gianfranco Bruno è tra i curatori di importanti mostre allestite in Versilia, in Garfagnana e a Viareggio, con successo di pubblico e di critica. Si ricordano: a Seravezza, Palazzo Mediceo, Plinio Nomellini e la Versilia, 1989; Giuseppe Viner, 1992; Alla ricerca dell’Eden, il paesaggio della Versilia nella pittura italiana tra Otto e Novecento, 1999; Lorenzo Viani. Un maestro dell’espressionismo europeo, 2000; Geometrie della luce. Il paesaggio della Toscana nella pittura italiana tra otto e novecento, 2001; Moses Levi, 2002. A Barga, Palazzo Comunale Pascoli e Nomellini, 1986, e a Villa Gherardi Alberto Magri. Un pittore del ‘900, 1996. A Castelnuovo Garfagnana, Rocca Ariostesca Giovan Battista Santini, 1998. A Viareggio, Palazzo Paolina,  Ai confini della mente. La follia nell’opera di Lorenzo Viani, 2001. 

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