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Bologna. “Ruggine”, in viaggio con la fotografia di Paolo Gotti

Oltre settanta paesi nei cinque continenti che il fotografo bolognese ha visitato e soprattutto immortalato con la sua fedelissima macchina fotografica analogica BOLOGNA - E’ uno sguardo malinconico, intenso e sensibile quello del fotografo bolognese Paolo Gotti che con i suoi scatti invita a perdersi nel mondo che lui gira instancabilmente da oltre quarant’anni per immortalare persone, paesaggi e situazioni, accuratamente archiviate in un gigantesco atlante visivo di oltre 10mila scatti.  Da venerdì 15 dicembre il nuovo progetto del fotografo sarà visitabile in via Stefano 91/a a Bologna. RUGGINE è il titolo di questa mostra che trae appunto ispirazione dal viaggio, ma che si sofferma in particolare sullo scorrere del tempo, intessuto di memorie, separazioni, assenze, rinunce e sogni infranti, attraverso fotografie dall’alto grado poetico ed emozionale.  Sono oltre settanta i paesi nei cinque continenti che Paolo Gotti ha visitato e soprattutto immortalato con la sua fedelissima macchina fotografica analogica. Immagini simbolo, sature di colore, cariche di significato, di passione e di emozioni. C’è l’immagine di una vecchia miniera di sale ai confini della Colombia e di una carriola arrugginita abbandonata in un Brasile non lontano dall’Oceano Atlantico. O ancora la carcassa di un’automobile nel deserto del Sahara, le propaggini di una miniera d’oro che sprofonda duemila metri sotto la terra del Ghana, una finestra rotta di una vecchia fabbrica da qualche parte in Lettonia, un’abitazione corrosa dalla salsedine sul lungomare di Baracoa a Cuba, un relitto di ferro divorato dalla ruggine sugli scogli del Mediterraneo. Si torna  poi in Africa davanti a un pulmino che si è fermato prima di attraversare il confine con il Niger, così come il vecchio autobus silenzioso testimone di migliaia di storie su e giù per le vie di Bangalore in India.  Alle due estremità di questo spettro cromatico dell’abbandono, le due facce della stessa medaglia: un carrarmato rimasto solo nel deserto rovente dello Yemen è l’immagine simbolo di ciò che resta della guerra, mentre i resti della nave da crociera “Tropical Dreams” naufragata su una spiaggia delle Filippine diventa la rappresentazione di ciò che resta dei sogni. Le immagini sono accompagnate da racconti “minimi” di Natascia Ronchetti, scrittrice e giornalista, collaboratrice di testate tra cui Il Sole 24 Ore e Il Venerdì di Repubblica. In occasione della mostra sarà presentato anche il calendario tematico RUGGINE che racchiude 13 tra le immagini più significative dell’esposizione. Vademecum RUGGINE. Una mostra fotografica di Paolo Gotti16 dicembre 2017 – 6 febbraio 2018opening 15 dicembre 2017 ore 18.00orari: da martedì a domenica, 10-13; 16-19
via Santo Stefano 91/a, BolognaTesti di Natascia RonchettiUfficio stampa: + 39 349 1250956 | paologotti.press@gmail.com www.paologotti.com ...

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