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Anticipazioni. Le opere recenti di Giovanni Neri in mostra a Palazzo Santa Chiara di Roma

Una esposizione ideata da Tiziana Carfagna e curata da Massimo Scaringella. Venti opere che offrono uno scorcio sull’apice della poetica pittorica dell’artista, lavori le cui tracce sono tratte dalla sua vita personale, dalle sue emozioni, dal suo modo di vedere il mondo  ROMA - Una mostra di 20 opere, quelle più recenti di Giovanni Neri, artista bolognese, classe 1951, che restituiscono l’essenza del suo mondo creativo e della sua ricerca pittorica.  Costretto da giovanissimo a lavorare i vasti terreni di famiglia vicino Bologna, Neri ha trovato nell’espressione pittorica il riscatto da una vita di fatica, un sollievo e un rifugio attraverso il quale ha potuto liberare le proprie energie ed esprimere le proprie tensioni interiori. Un percorso artistico cominciato “fieramente” da autodidatta con la pittura figurativa ed approdato successivamente a un lavoro invece più essenziale, in cui la ricerca cromatica tende a prevalere e ad assumere un ruolo centrale, disvelando un prepotente espressionismo emotivo.  Un’evoluzione stilistica quella di Neri che dalle serie di paesaggi, a volte più rarefatti, altre volte più accuratamente veritieri, passa alla rappresentazione di ritratti e autoritratti, fino alle nature morte, dove affiorano echi nostalgici morandiani, suggeriti da una essenzialità visiva e da un “silenzio” che non è solo assenza di rumori, ma pausa e intervallo dal convulso dinamismo della società.  Neri abbandona quindi la pittura figurativa prediligendo il libero fluttuare del segno nel colore. Il gesto dell’artista rappresenta così un punto di arrivo. La pittura diventa sintesi tra segno, gesto e colore, tra pensiero ed emozionalità. Scrive il curatore: “I colori esplodono, le luci scintillano, le forme si scatenano come milioni di fuochi che si alzano nel cielo per prendere la luce della luna, e il rosso delle foglie autunnali, degli aceri e degli incendi prorompono maestosamente: a volte si ha l’impressione che tale tensione lirica non possa essere espressa per mezzo di prototipi visivi, ma solo la musica e un’improvvisa irruzione di luce-colore possano rivelare il suono di questa vertigine. Neri con i suoi gesti istituisce un rapporto con la vita, evolvendo il modo di vedere oltre l’espressione estetica in una condizione di privilegio fantastico. Ma ancora una volta non guarda fuori, ma dentro”. E’ insomma una pittura interiore quella di Neri, fatta di luci e di colori da esibire, traduzione di una dimensione poetica e di una creatività espressa con passione e fervore, “cosciente che la meraviglia della creatività umana è uno dei principi della conoscenza e che se smettiamo di meravigliaci corriamo il rischio di non conoscere”.  La mostra romana sarà aperta al pubblico dal 17 maggio al 12 giugno 2018.  Mercoledì 16 maggio, inoltre, in occasione dell’inaugurazione verrà proiettato un documentario dal titolo “Terre Incolte. Giovanni Neri e la sua pittura” di Gigi Giustiniani e Raffaele Rezzonico, nato sempre da un’idea di Tiziana Carfagna.  Il cortometraggio (15 min) è un ulteriore occasione per cogliere l’essenza del percorso umano e artistico di Neri. Il breve film intreccia infatti testi di Giovanni con visioni del suo studio, dei suoi quadri e del territorio che circonda la sua casa di famiglia.  La rassegna è accompagnata da un catalogo edito da Palombi Editori, a cura di Massimo Scarigella.  {igallery id=66|cid=880|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0} Vademecum OPERE RECENTI Mostra e catalogo a cura di Massimo Scaringella17 maggio – 12 giugno 2018Roma, Palazzo Santa ChiaraPiazza Santa Chiara, 14Orari dal martedì alla domenica 10 / 20:30Lunedì chiusoIngresso gratuitoCatalogo Palombi EditoriInfo: Federica Artusi tel. 328 6975261 giovannineri.com   ...

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