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Alla Triennale di Milano la mostra “Cyclopica” racconta il lato umano delle grandi opere

Dal 1 maggio, data non casuale, la rassegna celebra gli uomini che hanno reso possibile la realizzazione di alcune gigantesche infrastrutture, come dighe, ferrovie, ponti, concepite anche in situazioni estreme  MILANO - Apre alla Triennale di Milano, in concomitanza con la festa del Lavoro, la mostra “Cyclopica” realizzata dal gruppo Salini Impregilo. La rassegna racconta e celebra, attraverso un corpus di fotografie dell'archivio Salini, che parte da inizio '900, il lavoro di quegli uomini, di tutte le età e di ogni provenienza, che hanno reso possibile la realizzazione di grandi infrastrutture, opere gigantesche, come dighe, ferrovie,  ponti. Si tratta di un racconto senza tempo di imprese  talvolta "ciclopiche" che spesso hanno sfidato la natura. Un racconto anche multimediale e immersivo che, attraverso la riproduzione dei suoni degli strumenti di lavoro trasmette, con il linguaggio dell'arte contemporanea, "l'orgoglio collettivo della partecipazione allo sviluppo di una grande opera". In mostra  foto, video e installazioni multimediali in un percorso diviso in due macro aree da esplorare.  L’archivio Salini conta oltre 1 milione 200 mila immagini e 600 video, che testimoniano opere davvero straordinarie, come lo spostamento dei templi di Abu Simbel in Egitto o la realizzazione della ferrovia transiraniana.  Spiega Pietro Salini, amministratore delegato del gruppo: "Il lavoro oggi è la priorità, nel mondo, in Italia, nei nostri cantieri. Ed è il lavoro che vogliamo celebrare con Cyclopica. Bisogna - sottolinea ancora Salini - che tutti quelli che oggi pensano di governare il Paese tornino a pensare all'occupazione, al lavoro. C'è la retorica di parlare di lavoro in senso virtuale, bisogna parlarne in modo reale, pratico”.  La mostra gratuita resterà aperta al pubblico fino al 3 giugno 2018.  ...

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