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Alberto Bonisoli, prima uscita pubblica a Pompei

Il neoministro dei Beni culturali ha scelto gli scavi di Pompei per il suo debutto. Durante la visita ha ribadito l'importanza di favorire l'inserimento di professionisti qualificati e la necessità di assunzioni con contratti stabili e su tutto il territorio  POMPEI (NAPOLI) - Il ministro dei Beni, delle Attività Culturali, Alberto Bonisoli, ha scelto Pompei per la sua prima uscita pubblica. Il ministro, accompagnato dal direttore del Parco Archeologico, Massimo Osanna, dal direttore generale del Grande Progetto Pompei, Mauro Cipolletta e dal prefetto Carmela Pagano, si è recato alla Regio V, dove sono in corso i nuovi scavi.  "Volevo dare importanza visiva delle priorità che avremo durante questa legislatura ed è l'attenzione al patrimonio. Pompei è una delle gemme di questo patrimonio. - Ha detto il ministro -  Pompei è un luogo di eccellenza storica e archeologica, ma anche di esemplari capacità di fruizione e valorizzazione che non sono meri strumenti di profitto, - ha sottolineato Bonisoli -  ma contribuiscono allo sviluppo dell'occupazione e alla rivalutazione delle numerose professionalità che il nostro Paese esprime”.  "Sono Ministro, ma mi piace definirmi un lavoratore della cultura", ha dichiarato ancora Bonisoli, dopo aver plaudito il lavoro svolto dal Parco Archeologico. Un problema da affrontare , secondo il ministro è quello dei flussi turistici in luoghi delicati come gli scavi archeologici più famosi del mondo. "Il buon senso ci dice che ci sono limiti di capienza. Vanno gestiti attraverso la pianificazione". Il ministro inoltre, premettendo che riferirà la nuova linea operativa del Ministero in commissione parlamentare, ha anche anticipato alcuni obiettivi, in particolare "l'importanza di favorire l'inserimento di professionisti qualificati, giovani e meno giovani, e la necessità di assunzioni con contratti a tempo indeterminato’’. Bonisoli ha infine annunciato la prossima visita alle zone terremotate del Centro Italia. "Andrò in Abruzzo, nelle Marche e in Umbria per visitare quei siti che necessitano di maggiore cura e di una attenzione particolare".  ...

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