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Al CIAC di Foligno le mostre di Ugo La Pietra e Giuseppe Stampone

La nuova stagione del Centro Italiano Arte contemporanea di Foligno apre con le due esposizioni: “Istruzioni per abitare la città” e “Perché il cielo è di tutti e la terra no?” PERUGIA - Sono due le mostre che il CIAC di Foligno ospita dal 24 marzo al 30 settembre 2018. Una è dedicata al grande architetto, designer, cineasta, musicista UGO LA PIETRA, l’altra al giovane artista GIUSEPPE STAMPONE, classe 1974, già affermato sia in Italia che all’estero. La mostra dedicata a Ugo La Pietra, dal titolo Istruzioni per abitare la città. Opere e ricerche nell’ambiente urbano dal 1969 al 2017 , è curata da Italo Tomassoni, Giacinto Di Pietrantonio e Giancarlo Partenzi, e ripercorre i molteplici ambiti di indagine di La Pietra per nuclei e tematiche, con i suoi lavori più significativi e i documenti correlati all’interno dello spazio urbano.  Instancabile sperimentatore, La Pietra ha attraversato diverse correntie utilizzato molteplici medium, dal cinema alla pittura, dagli oggetti  all’uso  dell’immagine   fotografica,   fino   alle   performance   urbane   conducendo   ricerche   che   si  sono concretizzate nella teoria del “Sistema disequilibrante”  – espressione autonoma all’interno del Radical Design, un metodo d’analisi dei segni e delle strutture che accompagnano la vita quotidiana.  Attraverso un centinaio di opere bidimensionali, alcuni brani video, oggetti tridimensionali e un’installazione, la mostra si sviluppa in un percorso ricco di suggestioni visive. Al centro della mostra è installata inoltre una “Casa Aperta”, una struttura in scala reale con una serie di arredi realizzati attraverso la pratica che l’autore definisce “Riconversione progettuale”: alcuni elementi di arredo urbano vengono riconvertiti in elementi di arredo domestico. Un sala dedicata alle proiezioni presenta tre film di La Pietra: “Per oggi basta” (1974), “La riappropriazione della città” (1977), “Interventi pubblici per la città di Milano” (1979). Perché il cielo è di tutti e la terra no? è invece il titolo dell’esposizione di Giuseppe Stampone che presenta la produzione recente dell’artista. L'arte di Stampone è una forma potente di protesta politica. Con i suoi lavori invita infatti il pubblico a riflettere su temi fondamentali come l’immigrazione, l’acqua e la guerra. Le opere espostie a Foligno sono legate ad alcuni temi-chiave: la dilatazione e la riappropriazione del proprio tempo intimo; la reinterpretazione di quadri storici in chiave contemporanea ; la battaglia per una educazione globale, attraverso mappe, guide turistiche e abecedari. Tra i lavori in mostra: l’installazione P-W Peace and War, lunga 13 metri con 114 bandiere corrispondenti ai diversi Paesi vincitori del Premio Nobel che denuncia la logica di potere alla base del più importante riconoscimento internazionale; la tavola Origine du monde, rielaborazione del Ratto d’Europa di Rembrandt, che evidenzia il fallimento della primavera araba e le nuove guerre di religione; venti disegni del ciclo sui Dittatori del XX secolo con immagini prese da copertine di varie riviste internazionali, ridisegnate in un ironico reset contemporaneo; una grande mappa divisa in 12 moduli di 1 metro quadro ciascuno con immagini iconiche da tutti i paesi del mondo; la nuova opera su tavola sempre disegnata a penna BIC Perché il cielo è unico e la terra è tutta spezzettata (da una frase di Rodari) in cui viene riattualizzato, mettendo in evidenza il rapporto tra potere e sovranità, il polittico detto di Donna Brigida del 1492 di Nicolò Alunno conservato nella chiesa di San Nicolò a Foligno. Quest’opera è affiancata da sei cornici, vuote al loro interno, in legno bianco sul bianco dei muri, accompagnate da una targhetta in cui sono indicati autori e dati tecnici dell’opera evocata, come La resurrezione di Piero della Francesca, La zattera della Medusa di Gericault, La libertà guida il popolo di Delacroix, Il QuartoStato di Pellizza da Volpedo, La rivoluzione siano noi di Beuys e Guernica di Picasso, aggiornamenti di fatti passati con quelli odierni; lo spettatore viene chiamato così ad una precisa responsabilità perché quello spazio vuoto va riempito dalla sua forma mentis che, per vedere l’opera, deve ricostruirla mentalmente riportandola alla fantasia e alla coscienza. Un’altra installazione che si rifà alla frase di Rodari è fatta di gomma piuma e pittura ad olio con l’intento di ridisegnare la possibilità di cielo; Linea retta finita è un camion giocattolo tridimensionale con la scritta Emigration Made come quella della Coca Cola e un telecomando per gestirlo che ironizza sui camion che trasportano gli emigranti; infine il video dell’importante lavoro Saluti da L’Aquila, dedicato alla tragedia del terremoto, dove scorrono, come titoli di coda di un film e per il tempo di durata della scossa sismica, i nomi delle 308 vittime. Foto Ugo La Pietra {igallery id=4605|cid=903|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0} Foto Giuseppe Stampone {igallery id=4318|cid=904|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0} Vademecum Centro per la Cultura e lo Sviluppo Economico Via del Campanile n.13, Foligno PG Tel/fax: 0742353230 info@centroitalianoartecontemporanea.it Ugo  La  Pietra  –  ISTRUZIONI  PER  ABITARE  LA  CITTÀ  a  cura  I.Tomassoni,  G.Di  Pietrantonio,  G.Partenzi    Giuseppe  Stampone  –  Perché  il  cielo  è  di  tutti  e  la  terra  no?  a  cura  I.Tomassoni,  G.Di  Pietrantonio,  G.Partenzi    24  marzo  2018  –  30  settembre  2018   ORARI DI APERTURA ESTIVO: Venerdì  16.00  –  19.00  Sabato  e  domenica  10.30  -­‐12.30  /16.00  –  19.00  Aperture Straordinarie: domenica 1 aprile 15.30-­‐18.30 lunedì  2  aprile  10.30  -­‐12.30  /16.00  –  19.00   mercoledì  25  aprile  10.30  -­‐12.30  /16.00  –  19.00   martedì  1  maggio 10.30  -­‐12.30  /16.00  –  19.00   martedì  14  agosto  16.00  –  19.00  giovedì  16  agosto  16.00  –  19.00  BIGLIETTO DI INGRESSO Euro  5 Biglietto  cumulativo  con  il  secondo    polo  dell’ex  Chiesa  della  SS.Trinità  in  Annunziata    euro  6.    Sono  previste  riduzioni  
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