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A Palazzo Reale di Milano un viaggio nell’arte della tavola

Fino al 15 febbraio la mostra “Conviviando” propone un racconto scenografico sul tema della “mise en place”, esplorato attraverso oltre tre secoli e una serie di film che hanno segnato il nostro immaginario MILANO -  “Conviviando. L’arte della tavola tra passato e futuro”, a cura di Cinzia Felicetti, direttrice responsabile di “Marie Claire Maison Italia”, è la mostra ospitata nelle splendide stanze dell'Appartamento del principe di Palazzo Reale a Milano,  promossa in occasione di Homi, il salone degli stili di vita di FieraMilano ( 26-29 gennaio). Si tratta di un racconto scenografico sulla storia dell'arte della tavola, da quella più sfarzosa, a quella più rivoluzionaria, fino a quella più scarna ed asettica di un possibile futuro. Si parte allora dal periodo barocco, in cui la tavola si configura come una sorta di teatro dell’abbondanza e dell’ostentazione, in cui il sovrano assoluto celebra la propria grandezza, quasi fosse il suo regno, tra trionfi vegetali di ortaggi e metalli preziosi. Si passa al Rococò in cui comincia invece ad imporsi la porcellana finemente lavorata e le sfumature pastello, sorta di tributo ai quadri di Jean-Honoré Fragonard e François Boucher.  All’inizio dell’Ottocento si compie invece una vera e propria rivoluzione con il passaggio dal servizio cosiddetto “alla francese”, in cui le pietanze sono presentate direttamente sul tavolo, al servizio “alla russa” in cui il compito di servire i piatti in successione viene affidato ai camerieri.  Il XIX secolo è il trionfo della mensa borghese, dove senza rinunciare all’eleganza, si celebrano affetti familiari o ideali politici. La policromia vittoriana si rivitalizza durante il Novecento nelle forme Art Déco, rivive nell’eclettismo Sixties, raggiunge la sua massima espressione nella personalizzazione contemporanea. Per quel che concerne il futuro prossimo il cibo, sempre più immateriale, sarà presentato nel segno della stilizzazione e del minimalismo.  Dieci le mise en place proposte in mostra, che  prendono spunto da altrettanti film: dai trionfi barocchi di 'Vatel' al fasto decadente de 'Il Gattopardo', all'Art Déco  protagonista de 'Il grande Gatsby, fino alla mitizzazione della figura dello chef, espressa in 'Io sono l'amore'. ...

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