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Venezia, che fine faranno le “Mani giganti” di Lorenzo Quinn

La maxi installazione, inaugurata un anno fa in occasione della Biennale d'Arte contemporanea, costituita da due grosse mani che emergendo dall’acqua si inerpicano e avvolgono Ca' Sagredo, sarà rimossa su decisione della Soprintendenza ai beni culturali  VENEZIA  - Nessuna proroga al posizionamento dell’installazione "Mani" a Venezia di Lorenzo Quinn, artista romano di 52 anni figlio della star di Hollywood Anthony Quinn. D’altra parte si sapeva che l’opera sarebbe stata temporanea. Su decisione della Soprintendenza ai beni culturali, quindi la scultura, che consiste in due gigantesche mani che dal Canal Grande a Venezia avvolgono l’hotel Sagredo, verrà smantellata, ma non è ancora dato sapere dove sarà e soprattutto se sarà collocata altrove.  C’è chi sostiene che le due mani dovrebbero rimanere dove si trovano, altri non vedono l’ora invece che la scultura venga rimossa. La maxi installazione ha fatto discutere, suscitando pareri opposti, sin dal momento della sua apparizione nel Canal Grande, in occasione della scorsa Biennale d'Arte contemporanea di Venezia 2017. Le grandi mani bianche alte nove metri e del peso di due tonnellate saranno smontate entro la fine di aprile.  Nel frattempo il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, appresa la notizia, si chiede se l’installazione non potrebbe invece essere ospitata proprio nella città toscana e su Facebook scrive: “Le mani di Quinn fanno riflettere sulla fragilità delle nostre città sotto i colpi inferti dai cambiamenti climatici. Livorno potrebbe ospitare l’installazione e aiutare e farsi aiutare nel dibattito sul tema. Sarebbe veramente un sogno. Chissà…” ...

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