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Usa. Street Art, proprietario immobile “5Pointz” condannato a risarcire gli artisti per aver cancellato i graffiti

Nel 2013 Jerry Wolkoff aveva imbiancato i lavori del celebre edificio, considerato la più vasta collezione di opere d'arte a cielo aperto. Il tribunale ha emesso una storica sentenza, condannando Wolkoff al pagamento di  6,75 milioni di dollari per aver distrutto "volontariamente" opere d'arte  NEW YORK - Dovrà risarcire ben 21 artisti Jerry Wolkoff, proprietario del complesso 5Pointz del Queens, che nel 2013 fece imbiancare l’edificio considerato la "Mecca dei graffiti", cancellando appunto i graffiti dei writer più celebrati della scena underground di New York. L’immobiliarista, dopo la storica sentenza del giudice federale Frederic Block, dovrà sborsare la cifra di ben 6,75 milioni di dollari. L’edificio, immortalato in video, film, utilizzato per concerti, rappresentava infatti la più vasta collezione di opere d'arte a cielo aperto degli Stati Uniti.  Il risarcimento dovuto agli artisti - si legge nei documenti del processo - è per aver distrutto "la più grande collezione di aerosol art" d'America, questa la dicitura con cui viene indicata l'arte realizzata con le bombolette spray.  Si tratta dunque di una decisione davvero storica in quanto riconosce che la street art, per sua natura effimera, rientra invece nelle tutele previste dalle leggi federali per la protezione delle opere d'arte, anche a scapito del diritto di proprietà. Il giudice ha riconosciuto agli artisti il massimo del risarcimento possibile, accusando Wolkoff di aver distrutto "volontariamente" opere d'arte senza mostrare alcun rimorso.  Wolkoff aveva cominciato ad affittare atelier agli artisti nell'ex edificio industriale negli anni '90, permettendo loro di iniziare a realizzare i graffiti. Nacque così il "5Pointz", chiamato anche ”l’Onu dei graffiti”, che ha attirato nel corso degli anni artisti di tutto il mondo.  Quando il proprietario ha deciso di “riqualificare” l’edificio per realizzare un condominio di lusso, gli artisti si sono rivolti alle commissioni cittadine ed ai giudici per ottenere tutele, cercando anche di raccogliere i soldi per acquistare l'edificio, il cui prezzo però era arrivato ad oltre 200milioni di dollari. A tutela dell’edificio si è mobilitato anche Banksy, l'artista di graffiti più famoso al mondo, lanciando l'appello "Salvate 5Pointz!".  Wolkoff con un colpo di mano, definito oggi dal giudice "un gesto di stizza vendicativo”, nel 2013 però fa imbiancare tutti i graffiti, senza che gli artisti riescano a trovare un modo per conservare i lavori.  Dunque la sentenza del tribunale specifica che non viene negato il diritto del proprietario di demolire uno stabile di sua proprietà, ma condanna la mancata notifica agli artisti. Per questo motivo i writer riceveranno il consistente risarcimento che va dai 75mila dollari ad oltre un milione ciascuno. ...

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