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Volterra, partono i restauri degli affreschi della porta S.Francesco

Volterra, partono i restauri degli affreschi della porta S.Francesco

Terminati gli interventi di restauro il Comune studierà insieme alla Soprintendenza, un’illuminazione sobria che non rischi di danneggiare gli affreschi e delle soluzioni per allontanare i volatili

PISA – Partono il 20 settembre i lavori per il restauro degli affreschi di Porta San Francesco, a Volterra (Pisa). Ne dà l’annuncio il Comune, che fa sapere che saranno quattro i restauratori volterrani ad operare sulle antiche pitture, le uniche presenti sulle porte della citta. 

“Gli affreschi, in cattive condizioni di conservazione – spiega il sindaco, Marco Buselli – hanno già visto un intervento sulla sommitaà della porta per bloccare le infiltrazioni, oltre agli studi del compianto professor Licio Isolani e del suo staff”. 

Una nota specifica che una volta terminati questi interventi di conservazione, il Comune studierà insieme alla Soprintendenza, un’illuminazione sobria che non rischi di danneggiare gli affreschi e delle soluzioni per allontanare i volatili,  che spesso sporcano le sedute interne alla porta medioevale. 

“Porta San Francesco è uno dei gioielli della città. Ha sottolineato il primo cittadino. Un intervento necessario, assieme a Porta Fiorentina, riguarderà invece le antiche porte in legno, già restaurate in passato. Anche su questo punto potremmo avvalerci dello strumento dell’Art Bonus, già usato con successo per il museo Etrusco” – ha concluso Buselli. 

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Siena. Restaurate nove maioliche, pezzi unici databili tra XIV e XV secolo

La brocca prima e dopo il restauro

Un vero e proprio tesoro di ceramica che, dopo un attento lavoro di recupero e restauro, sarà in mostra da sabato 16 settembre al museo civico di Palazzo Corboli ad Asciano nella mostra dal titolo ”Le maioliche ritrovate” 

SIENA – Nove maioliche di inestimabile valore e pregio, databili tra il XIV e il XV secolo, sono state restaurate e, a partire da sabato 16 settembre, saranno in esposizione al museo civico di Palazzo Corboli ad Asciano (Siena) nella mostra dal titolo “Le maioliche ritrovate”. Tra le nove maioliche arcaiche è presente anche un pezzo unico che raffigura, in verde ramina e bruno manganese su sfondo di smalto bianco, un volatile intento a pulirsi la zampa.

Tra il 2015 e 2016, è stato effettuato uno scavo archeologico su due pozzi individuati all’interno di una proprietà privata in Piazza del Grano, ad Ascanio che ha permesso di recuperare circa 15mila frammenti di ceramica, databili appunto dal XIV al XIX secolo. Il restauro, realizzato in ”open lab” allo scopo di far assistere i visitatori alle varie fasi di recupero e di studio in corso, 

è stato sostenuto dall’associazione culturale Arca che si è fatta carico anche del progetto di allestimento all’interno del museo civico di Palazzo Corboli. 

A seguito della convenzione stipulata tra Amministrazione Comunale di Asciano e Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana nel 2015, hanno avuto inizio una serie di campagne di ricognizione nel centro storico ascianese, tuttora in corso, allo scopo aggiornare la redazione della carta archeologica del territorio e di reperire nuovi indizi sull’attività di produzione di ceramica, documentata fin dal Medioevo.

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Invitalia finanzia i restauri per il San Filippo Neri a Napoli

Invitalia finanzia i restauri per il San Filippo Neri a Napoli

La Chiesa è parte del Complesso monumentale dei Girolamini: previsti interventi di recupero degli interni e di bonifica delle coperture per 1,6 mlioni di euro

ROMA – C’è tempo fino al 21 settembre per partecipare al bando per il restauro della chiesa di San Filippo Neri a Napoli. 

Il bando, pubblicato a luglio da Invitalia in qualità di Centrale di Committenza per il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, prevede un appalto di 1.6 milioni di euro per realizzare un nuovo percorso di visita e il completamento della Chiesa di S. Filippo Neri e degli spazi annessi. 

La Chiesa è parte del Complesso monumentale dei Girolamini e si trova nell’omonima piazza del centro storico di Napoli.

Le opere da realizzare riguardano il restauro della navata laterale sinistra e delle relative sei cappelle, il restauro delle due cappelle monumentali del transetto, le due cappelle adiacenti all’abside, la messa in sicurezza dell’apparato decorativo delle volte del transetto e dell’abside. È previsto inoltre il restauro della contigua sagrestia monumentale.

Infine, è previsto un intervento di bonifica e impermeabilizzazione delle coperture delle aree oggetto di restauro, per eliminare le infiltrazioni d’acqua che negli anni hanno contribuito al degrado degli interni.

Fondato tra la fine del Cinquecento e la prima metà del Seicento, il complesso monumentale dei Girolamini deve il suo nome ai religiosi seguaci di San Filippo Neri che si riunivano nella chiesa di San Girolamo alla Carità a Roma. Il complesso, ingrandito e arricchito di opere d’arte nel corso del Settecento, divenne Monumento Nazionale nel 1866. I “Girolamini”, che comprendono la chiesa monumentale, la quadreria e la biblioteca, costituiscono una delle più importanti concentrazioni culturali della città di Napoli.

Tutti i dettagli sono disponibili sulla piattaforma Gare e Appalti di Invitalia.

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