Sei qui

Schiele ancora scandaloso a cent’anni dalla morte. Londra lo censura!

Una campagna pubblicitaria dell'ente turismo viennese per promuovere una mostra dedicata all'artista austriaco sarebbe stata rifiutata dall’azienda Transport for London che gestisce la metro londinese. Geniale la risposta di Vienna LONDRA - A cento anni dalla morte di Gustav Klimt e di Egon Schiele, la città di Vienna ha deciso di omaggiare, nel 2018 i due grandi artisti con alcuni importanti eventi. Da febbraio, in particolare, al Museo Kunsthistorisches sarà ospitata “Stairway to Klimt”, mentre sempre a partire dallo stesso mese la rassegna “Egon Schiele, espressionismo e lirismo”  verrà accolta al Leopold Museum.  Fin qui dunque nulla di strano. Per promuovere gli eventi in tutta Europaperò l’ente del turismo di Vienna ha deciso di realizzare dei manifesti dedicati a Schiele da diffondere nelle varie capitali, tra queste ovviamente anche Londra. E qui comincia il problema. Come è ben noto, infatti, nei lavori di Schiele la nudità è spesso protagonista e conseguentemente anche i genitali dei personaggi ritratti. Alcuni manifesti utilizzati per pubblicizzare la mostra viennese mostrano due celebri nudi Nudo maschile seduto e Ragazze con calze arancioni.  La campagna pubblicitaria, a quanto pare, non è stato molto apprezzata a Londra, dove i manifesti esposti nella metro sono stati rifiutati dall’azienda Transport for London che gestisce appunto la “Tube” londinese.  A darne notizia è stato il New York Times. La società londinese, si apprende, avrebbe addirittura rifiutato le stampe con i genitali oscurati digitalmente.  A questo punto non si è fatta attendere la risposta di Vienna, che ha invece utilizzato la censura della capitale britannica a proprio vantaggio, realizzando una campagna pubblicitaria davvero intelligente ed originale. Le “parti intime” dei protagonisti dei lavori di Schiele sono state infatti oscurate con il seguente messaggio “Sorry, 100 years old but still daring today”, ovvero “Scusate, risalgono a cento anni fa ma sono ancora troppo audaci”. Questa volta la pubblicità è stata accettata e i manifesti sono apparsi anche in alcune città tedesche come Colonia e Amburgo.  Norbert Kettner, amministratore delegato dell’ente turistico viennese ha così commentato: “Vogliamo mostrare alle persone quanto in anticipo sui tempi fossero questi grandi artisti attivi a Vienna più di un secolo fa. Oltre a questo, vogliamo incoraggiare il pubblico a notare quanto poco aperte e moderne siano rimaste le nostre società.”  ...

Articoli Correlati

Lascia un commento