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Roma. E’ arrivata Mic la nuova Card che a 5 euro permette di entrare nei Musei civici tutto l’anno

La Card è disponibile per tutti i residenti sia italiani che stranieri, i domiciliati temporanei, gli studenti delle università pubbliche e private della Capitale ROMA - Nella sala dell'Esedra del Marc'Aurelio, ai Musei capitolini, la sindaca Virginia Raggi ha presentato, insieme al vicesindaco di Roma con delega alla Crescita culturale, Luca Bergamo, alla presenza del ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Alberto Bonisoli, la nuova Card che, al costo di 5 euro per 12 mesi, permettere l'ingresso illimitato in tutti i musei civici. "Questa card diventa per noi una sorta di compagna di viaggio - ha detto la sindaca di Roma - stiamo già lavorando insieme al ministro Bonisoli in modo per fare sì che la cultura sia più accessibile a tutti, non solo a Roma". La Card sarà disponibile dal 5 luglio.  “Quello che vogliamo - ha sottolineato Raggi -  è che chi è a Roma possa decidere di entrare in un museo come entrerebbe in qualunque altra parte. Vogliamo far si' che la città sia completamente permeabile e aperta”.  I possessori della Card, ogni volta potranno entrare nei Musei Capitolini, alla centrale Montemartini, ai mercati di Traiano - museo dei Fori Imperiali, al Museo di Roma in Palazzo Braschi, al Museo di Roma in Trastevere, ai musei di Villa Torlonia, cioè casino dei Principi, casino Nobile e casina Delle Civette, al museo dell'Ara Pacis, al Museo Civico di zoologia e alla Galleria comunale d'arte moderna. Si potranno quindi ammirare le collezioni permanenti, visitare le mostre temporanee, partecipare gratuitamente agli eventi, alle visite guidate e alle attività didattiche incluse nel costo del biglietto di ingresso al museo. La Raggi ha poi consegnato al ministro Bonisoli la prima card Mic delle 150mila stampate sulla base della stima di biglietti di musei venduti ai residenti che per il 2017 si attesta a circa 75mila. Il ministro ha ironicamente chiesto "ci sono i 5 euro"?, aggiungendo poi, "Mi piacerebbe rubare questa idea. Mi piace il museo in comune, perché si ragiona dal punto di del sistema museale capitalizzando siti e monumenti che hanno un grandissimo potenziale, portando benefici a siti di minore visibilità ma non necessariamente di minor pregio. Mi piacerebbe che il concetto fosse portato anche in altri territori e livelli, anche con altre forme e strumenti, ma mi piacerebbe svilupparlo in altri contesti e territori dialogando con gli Enti locali" - ha concluso Bonisoli. Il vicesindaco Bergamo ha invece spiegato: "Non abbiamo nessuna previsione attendibile sul numero di tessere che potrebbero essere venute. Noi abbiamo i dati sui biglietti venduti a residenti romani e una serie di proiezioni, nel 2017 erano poco meno di 75 mila. Noi ad oggi abbiamo stampato 150 mila tessere tenendo conto che i residenti che ne potrebbero beneficiare sono un numero molto consistente. Non ci siamo dati un obiettivo, - ha detto ancora Bergamo - abbiamo bisogno di verificare e sperimentare. Basti pensare che la percentuale di studenti universitari cittadini che entra nei musei del nostro polo al momento è dell'8% e quindi questo dato si può migliorare. Credo che il lancio della sperimentazione - ha concluso il vicesindaco - prevederà almeno un paio di anni ma che alla fine del 2018 avremo già dei primi dati che ci potranno dare delle indicazioni importanti. Secondo me poi Colosseo e Palatino devono continuare a restare a pagamento". ...

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