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Perugia, prorogata al 5 novembre la mostra “Da Giotto a Morandi. Tesori d’arte di Fondazioni e Banche italiane”

Sono stati oltre dodicimila i visitatori che ad oggi hanno apprezzato la mostra a cura di Vittorio Sgarbi, tra cui moltissimi stranieri e turisti provenienti da fuori regione PERUGIA -  La Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e la Fondazione CariPerugia Arte, in seguito allo straordinario successo della mostra  “Da Giotto a Morandi. Tesori d’arte di Fondazioni e Banche italiane”, inaugurata lo scorso aprile, hanno deciso di prorogarne l’apertura fino al prossimo 5 novembre, rispetto alla data inizialmente stabilita di chiusura del 15 settembre. L’esposizione presenta un corpus di circa 100 opere provenienti dalle collezioni di Fondazioni e Banche di tutta Italia.  Evidenzia Sgarbi: “La Mostra ‘Da Giotto a Morandi’  è il primo nucleo di un museo sommerso e non sconosciuto ma rimosso; essenziale per ricostituire l’integrità del patrimonio artistico italiano, attraverso le raccolte delle fondazioni bancarie”. Il presidente della Fondazione CariPerugia Arte, Giuseppe Depretis afferma: “Da Giotto a Morandi è una occasione imperdibile  per ammirare in un unico luogo il risultato di anni e anni di collezionismo portato avanti dalle Fondazioni e dalle Banche italiane. Annunciamo la proroga della mostra con molta soddisfazione e ringraziamo tutti i prestatori che hanno creduto fin dall’inizio in questo nostro progetto. Questa è la testimonianza di un impegno che ha tenuto conto sia della specificità dei territori di appartenenza delle opere, sia di scelte mirate sotto il profilo più propriamente artistico.” Il percorso espositivo è organizzato in ordine cronologico e, partendo dalla prima sale si può ammirare il prezioso tondo di Giotto raffigurante San Francesco d’Assisi, accanto ad opere di Beato Angelico, Perugino, Pinturicchio, e la Madonna di Matteo da Gualdo, scelta come immagine della mostra. Nella seconda sala spiccano invece  le pale d’altare di Camillo Procaccini e Giovanni Francesco Guerrieri da Fossombrone, accanto alla seducente Onfale di Ludovico Carracci e alla tormentata Deposizione di Cristo di Ferraù Fenzoni, mentre nella terza sala sono raccolte opere di maestri del primo Seicento influenzati dalla rivoluzionaria pittura di Caravaggio. Passando poi nella splendida Sala delle Muse, fiore all’occhiello di Palazzo Baldeschi, troviamo due dolci Madonne con il Bambino di Simone Cantarini, accanto alla Lucrezia preordina il suicidio di Guido Reni. Proprio in questa sala trova spazio il Cristo e la samaritana del Guercino, insieme a il Salvator mundi di Elisabetta Sirani, la Sacra famiglia di Gian Domenico Cerrini, il Vecchio con bottiglia da pellegrino e globo di Pietro Bellotti e l’Allegoria del tempo e della verità di Pietro Liberi. Nella quinta sala le opere dei due maggiori interpreti della pittura barocca napoletana, Mattia Preti e Luca Giordano, mentre a chiusura del percorso il maestoso salone degli stemmi raccoglie capolavori dal Settecento alla metà del Novecento, da Bellotto a Boldini, Fattori, Pellizza da Volpedo, De Pisis, Carrà fino a Giorgio Morandi. Grazie alle convenzioni stipulate con Trenitalia, Busitalia e Saba-Sipa i visitatori del percorso espositivo possono avere agevolazioni sul costo del parcheggio e sul biglietto di ingresso alla mostra.  Per maggiori informazioni: www.fondazionecariperugiaarte.it; palazzobaldeschi@fondazionecariperugiaarte.it ...

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