Picasso, la sua Italia in cento opere

Picasso.

Anticipazioni: in arrivo alle Scuderie del Qurinale, “Pablo Picasso. Tra Cubismo e Neoclassicismo: 1915-1925” che, con l’esposizione di oltre cento opere, racconta le influenze che l’arte italiana esercitò sull’artista spagnolo grazie al suo viaggio nel Bel Paese

ROMA – Otto settimanein in compagnia di Cocteau e Stravinsky al seguito della compagnia dei Balletti Russi di Sergej Djaghilev, alla scoperta dell’arte italiana. E Picasso (1881-1973) non sarebbe mai più stato lo stesso.

Parte da quelle otto settimane in giro per l’italia “Pablo Picasso. Tra Cubismo e Neoclassicismo: 1915-1925”  alle Scuderie del Quirinale di Roma dal 22 settembre 2017 al 21 gennaio 2018, per raccontare una storia unica: quella delle influenze che la storia dell’arte antica, greca e romana ma anche etrusca, e poi il Rinascimento e, infine, la stessa Pompei, esercitarono sull’artista, e che caratterizzarono fortemente la sua successiva produzione. Arrivate dal Centre Pompidou di Parigi, dal Museum Berggruen di Berlino, dalla Fundació Museu Picasso di Barcellona, dal Guggenheim, dal Metropolitan Museum di New York e dalle Gallerie Nazionali d’Arte Antica di Roma, le cento opere in mostra.approfondiranno la produzione di Picasso subito dopo il viaggio Italia. 

Tra le opere più significative, selezionate dal curatore Olivier Berggruen, i grandi capolavori Ritratto di Olga in poltrona, Ritratto di i Paul, il loro figlio, vestito da Arlecchino; la natura morta Chitarra, bottiglia, frutta, piatto e bicchiere su tavola; Il Flauto di Pan e le Due donne che corrono sulla spiaggia. Straordinaria l’esposizione prevista del gigantesco sipario realizzato per il balletto Parade; una grandissima tela 10×16, di solito conservata al Centre Pompidou e giù esposta nel ’98 in una retrospettiva dedicata a Picasso da Palazzo Grassi a Venezia, che sarà eccezionalmente a Palazzo Barberini.

La mostra delle Scuderie rientra nel progetto Picasso-Mediterranée avviato nel 2015 dal Musée Picasso di Parigi e dal suo presidente Laurent Le Bon.

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Picasso, la sua Italia in cento opere

Picasso.

Anticipazioni: in arrivo alle Scuderie del Qurinale, “Pablo Picasso. Tra Cubismo e Neoclassicismo: 1915-1925” che, con l’esposizione di oltre cento opere, racconta le influenze che l’arte italiana esercitò sull’artista spagnolo grazie al suo viaggio nel Bel Paese

ROMA – Otto settimanein in compagnia di Cocteau e Stravinsky al seguito della compagnia dei Balletti Russi di Sergej Djaghilev, alla scoperta dell’arte italiana. E Picasso (1881-1973) non sarebbe mai più stato lo stesso.

Parte da quelle otto settimane in giro per l’italia “Pablo Picasso. Tra Cubismo e Neoclassicismo: 1915-1925”  alle Scuderie del Quirinale di Roma dal 22 settembre 2017 al 21 gennaio 2018, per raccontare una storia unica: quella delle influenze che la storia dell’arte antica, greca e romana ma anche etrusca, e poi il Rinascimento e, infine, la stessa Pompei, esercitarono sull’artista, e che caratterizzarono fortemente la sua successiva produzione. Arrivate dal Centre Pompidou di Parigi, dal Museum Berggruen di Berlino, dalla Fundació Museu Picasso di Barcellona, dal Guggenheim, dal Metropolitan Museum di New York e dalle Gallerie Nazionali d’Arte Antica di Roma, le cento opere in mostra.approfondiranno la produzione di Picasso subito dopo il viaggio Italia. 

Tra le opere più significative, selezionate dal curatore Olivier Berggruen, i grandi capolavori Ritratto di Olga in poltrona, Ritratto di i Paul, il loro figlio, vestito da Arlecchino; la natura morta Chitarra, bottiglia, frutta, piatto e bicchiere su tavola; Il Flauto di Pan e le Due donne che corrono sulla spiaggia. Straordinaria l’esposizione prevista del gigantesco sipario realizzato per il balletto Parade; una grandissima tela 10×16, di solito conservata al Centre Pompidou e giù esposta nel ’98 in una retrospettiva dedicata a Picasso da Palazzo Grassi a Venezia, che sarà eccezionalmente a Palazzo Barberini.

La mostra delle Scuderie rientra nel progetto Picasso-Mediterranée avviato nel 2015 dal Musée Picasso di Parigi e dal suo presidente Laurent Le Bon.

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Alla Fabbrica del vapore la terza edizione di Milano Scultura

Alla Fabbrica del vapore la terza edizione di Milano Scultura

Torna la fiera ad ingresso ratuto che mette la scultura al centro della scena: marmo, ceramiche e porcellane, fusioni in bronzo e altri metalli – fino alle installazioni multimediali, ai ready-made, alle evoluzioni della public art

MILANO – Ai nastri di partenza la terza edizione di MILANO SCULTURA, la prima fiera d’arte in Italia (a ingresso libero) che indaga in maniera esclusiva il linguaggio delle arti plastiche.  Nell’Ex Locale Cisterne della Fabbrica del Vapore, dal 17 al 19 novembre 2017, gli espositori, suddivisi tra gallerie, laboratori creativi, accademie e singoli artisti, questi ultimi raccolti nella sezione diffusa Proposte Milano Scultura, faranno il punto sulle arti plastiche declinate secondo linguaggi che spaziano da tecniche e materiali più tradizionali – marmo, ceramiche e porcellane, fusioni in bronzo e altri metalli – fino alle installazioni multimediali, ai ready-made, alle evoluzioni della public art.

Ilaria Centola, ideatrice e fondatrice della manifestazione, e la curatrice Valerio Dehò, già direttore di Kunst Meran/o Arte, continuano quindi il lavoro intrapreso negli scorsi anni. “Milano Scultura – afferma lo stesso Dehò – rinnova il suo appuntamento e vuole consolidarsi nel panorama nazionale per la sua peculiarità”.

Tra le novità di quest’anno, MILANO SCULTURA, che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Milano, presenta una nuova location, lo Spazio Messina Due, che ospiterà le opere di grandi dimensioni e le installazioni della collettiva Towncode. Immaginario urbano nell’arte attuale, a cura di Valerio Dehò., che ruoterà attorno alla tematica della rappresentazione della città, intesa come reinvenzione totale.

Gli artisti presenti in mostra saranno scelti nel panorama internazionale e italiano, mettendo a confronto esperienze e linguaggi diversi e saranno selezionati da un pool di gallerie tra le più importanti del novero nazionale che già hanno dedicato al tema alcune mostre ed eventi.

MILANO SCULTURA arricchisce la propria offerta al pubblico con diversi progetti speciali che contribuiscono a dare conto delle nuove tendenze nazionali e internazionali nel campo delle arti plastiche.

Tra questi, si segnala quello di Flavio Pellegrini, dal titolo Nero, che proporrà una serie di sculture da parete nelle quali il colore nero, per le sue caratteristiche fisiche, assorbe tutta la luce visibile e restituisce una percezione priva di ogni sensazione cromatica.

Anche per il 2017, MILANO SCULTURA riproporrà la collaborazione con l’Accademia di Brera per una serie di iniziative che coinvolgerà gli allievi e i professori.

Tra queste, La materia della scultura è un evento col quale vuole evidenziare come gli studenti di Brera entrino in contatto, nel loro percorso didattico con diversi materiali, dai più classici ai meno convenzionali, e ne apprendano morfologie e tecniche. Quest’anno si è stato scelto di esporre opere in marmo, materiale tra i più tradizionali ma che tra le mani di questi giovani artisti si rinnova e si ripropone con diversi spunti interessanti.

MILANO SCULTURA celebrerà, in collaborazione con MAGMA, la figura di Liliana Nocera (1928-2014) Magma Cultural Association, a pochi mesi dalla scomparsa di Liliana Nocera, ha voluto rendere omaggio alla scultrice milanese, una delle figure femminili di rilievo della metà del Novecento. Allieva di Manzù e Messina, titolare dal 1963 della cattedra di scultura al Liceo Artistico di Brera, Liliana Nocera è ricordata anche per essere l’unica scultrice donna ad aver realizzato un’opera per del Duomo di Milano.

Vademecum

MILANO SCULTURA
Milano, Fabbrica del Vapore |  Ex Locale Cisterne e Spazio Messina Due (Via Procaccini 4)
17-19 novembre 2017
Orari: venerdì 18-22 sabato 12-20, domenica 12-20
Ingresso libero
Informazioni: info@stepartfair.com
www.stepartfair.com

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Alla Fabbrica del vapore la terza edizione di Milano Scultura

Alla Fabbrica del vapore la terza edizione di Milano Scultura

Torna la fiera ad ingresso ratuto che mette la scultura al centro della scena: marmo, ceramiche e porcellane, fusioni in bronzo e altri metalli – fino alle installazioni multimediali, ai ready-made, alle evoluzioni della public art

MILANO – Ai nastri di partenza la terza edizione di MILANO SCULTURA, la prima fiera d’arte in Italia (a ingresso libero) che indaga in maniera esclusiva il linguaggio delle arti plastiche.  Nell’Ex Locale Cisterne della Fabbrica del Vapore, dal 17 al 19 novembre 2017, gli espositori, suddivisi tra gallerie, laboratori creativi, accademie e singoli artisti, questi ultimi raccolti nella sezione diffusa Proposte Milano Scultura, faranno il punto sulle arti plastiche declinate secondo linguaggi che spaziano da tecniche e materiali più tradizionali – marmo, ceramiche e porcellane, fusioni in bronzo e altri metalli – fino alle installazioni multimediali, ai ready-made, alle evoluzioni della public art.

Ilaria Centola, ideatrice e fondatrice della manifestazione, e la curatrice Valerio Dehò, già direttore di Kunst Meran/o Arte, continuano quindi il lavoro intrapreso negli scorsi anni. “Milano Scultura – afferma lo stesso Dehò – rinnova il suo appuntamento e vuole consolidarsi nel panorama nazionale per la sua peculiarità”.

Tra le novità di quest’anno, MILANO SCULTURA, che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Milano, presenta una nuova location, lo Spazio Messina Due, che ospiterà le opere di grandi dimensioni e le installazioni della collettiva Towncode. Immaginario urbano nell’arte attuale, a cura di Valerio Dehò., che ruoterà attorno alla tematica della rappresentazione della città, intesa come reinvenzione totale.

Gli artisti presenti in mostra saranno scelti nel panorama internazionale e italiano, mettendo a confronto esperienze e linguaggi diversi e saranno selezionati da un pool di gallerie tra le più importanti del novero nazionale che già hanno dedicato al tema alcune mostre ed eventi.

MILANO SCULTURA arricchisce la propria offerta al pubblico con diversi progetti speciali che contribuiscono a dare conto delle nuove tendenze nazionali e internazionali nel campo delle arti plastiche.

Tra questi, si segnala quello di Flavio Pellegrini, dal titolo Nero, che proporrà una serie di sculture da parete nelle quali il colore nero, per le sue caratteristiche fisiche, assorbe tutta la luce visibile e restituisce una percezione priva di ogni sensazione cromatica.

Anche per il 2017, MILANO SCULTURA riproporrà la collaborazione con l’Accademia di Brera per una serie di iniziative che coinvolgerà gli allievi e i professori.

Tra queste, La materia della scultura è un evento col quale vuole evidenziare come gli studenti di Brera entrino in contatto, nel loro percorso didattico con diversi materiali, dai più classici ai meno convenzionali, e ne apprendano morfologie e tecniche. Quest’anno si è stato scelto di esporre opere in marmo, materiale tra i più tradizionali ma che tra le mani di questi giovani artisti si rinnova e si ripropone con diversi spunti interessanti.

MILANO SCULTURA celebrerà, in collaborazione con MAGMA, la figura di Liliana Nocera (1928-2014) Magma Cultural Association, a pochi mesi dalla scomparsa di Liliana Nocera, ha voluto rendere omaggio alla scultrice milanese, una delle figure femminili di rilievo della metà del Novecento. Allieva di Manzù e Messina, titolare dal 1963 della cattedra di scultura al Liceo Artistico di Brera, Liliana Nocera è ricordata anche per essere l’unica scultrice donna ad aver realizzato un’opera per del Duomo di Milano.

Vademecum

MILANO SCULTURA
Milano, Fabbrica del Vapore |  Ex Locale Cisterne e Spazio Messina Due (Via Procaccini 4)
17-19 novembre 2017
Orari: venerdì 18-22 sabato 12-20, domenica 12-20
Ingresso libero
Informazioni: info@stepartfair.com
www.stepartfair.com

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“Nel weekend l’arte si anima” porta il jazz ai Mercati Traianei

ROMA – I suoni della musica jazz e i grandi compositori dell’epoca barocca saranno al centro del programma di eventi culturali del prossimo fine settimana organizzati in collaborazione con la Casa del Jazz e Roma Tre Orchestra. Si comincerà sabato 9 settembre con le performance jazzistiche del Francesco Lento Quintet e del Trio Cicconetti/Cantarano/Mazzeo durante l’apertura serale dei Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali (dalle 20 alle 24 ultimo ingresso ore 23 – biglietto simbolico di un euro) e si concluderà domenica 10 alle ore 16.30 presso il Museo Pietro Canonica di Villa Borghese con lo spettacolo L’ensemble Barocco dei musicisti Nelita Maiolatesi (oboe), Angela Naccari (clavicembalo) e Marco Simonacci (violoncello).

Durante la serata di sabato 9 i visitatori avranno l’occasione di assistere a una doppia esibizione musicale che li accompagnerà durante il percorso della propria visita tra i reperti archeologici del Museo di via Quattro Novembre. Con il biglietto di un euro il pubblico potrà ammirare le bellezze dell’intera area, l’esposizione temporanea della mostra I Fori dopo i Fori. La vita quotidiana nell’area dei Fori Imperiali dopo l’antichità e assistere al seguente programma musicale:

Alle 21.00 e alle 22.30 sulla Terrazza del Belvedere si esibirà il Cicconetti/Cantarano/Mazzeo Trio. Questo raffinato guitar trio porterà in scena un repertorio di celeberrimi standards, molti dei quali legati a famose colonne sonore cinematografiche. Con Stefano Cicconetti (batteria), Steve Cantarano (contrabbasso), Francesco Mazzeo (chitarra).

Alle 20.15, alle 21.45 e alle 23.15 nella Grande Aula si terrà, invece, l’esibizione del Francesco Lento Quintet. Uno dei migliori trombettisti di jazz italiani sarà alla testa di questo formidabile quintetto, una sorta di giovane ‘all stars’, alle prese durante la serata con i cavalli di battaglia della leggendaria etichetta discografica “Blue Note”. Con Francesco Lento (tromba), Daniele Tittarelli (sax alto), Domenico Sanna (piano), Luca Fattorini (contrabbasso) e Marco Valeri (batteria).

Sarà invece un piccolo viaggio nel gusto di un tempo e di uno stile compositivo quello che Nelita Maiolatesi, Angela Naccari, Marco Simonacci dedicheranno domenica 10 settembre alle ore 16.30 presso il Museo Pietro Canonica alla musica di alcuni tra i principali compositori dell’epoca barocca. Gli strumenti da loro impiegati saranno quelli tipici di questo periodo: oboe e cembalo, uniti al cello per rafforzare il continuo.

Programma: G.P. Telemann: Sonata in mi minore TW 41:e6; J.S. Bach: Sonata in mi bemolle BWV 1031; A. Vivaldi: Sonata in do minore RV 52; C.P.E. Bach: Sonata in sol minore Wq 135.

Le due giornate rientrano nell’iniziativa “Nel week-end l’arte si anima” promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura. La programmazione è frutto della collaborazione con importanti istituzioni culturali cittadine quali: Casa del Jazz, Fondazione Musica per Roma, Teatro di Roma, Fondazione Teatro dell’Opera, Accademia Nazionale di Santa Cecilia e con le Orchestre dell’Università Roma Tre e di Sapienza Università di Roma.

Vademecum

SABATO 9 SETTEMBRE
Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali| Apertura dalle 20 alle 24 (ultimo ingresso ore 23)
“Francesco Lento Quintet”
“Cicconetti/Cantarano/Mazzeo Trio”
in collaborazione con la Casa del Jazz
Biglietto del costo simbolico di 1 euro

DOMENICA 10 SETTEMBRE | Concerto gratuito
Museo Pietro Canonica | ore 16.30 – “L’ensemble Barocco” in collaborazione con Roma Tre Orchestra

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“Nel weekend l’arte si anima” porta il jazz ai Mercati Traianei

ROMA – I suoni della musica jazz e i grandi compositori dell’epoca barocca saranno al centro del programma di eventi culturali del prossimo fine settimana organizzati in collaborazione con la Casa del Jazz e Roma Tre Orchestra. Si comincerà sabato 9 settembre con le performance jazzistiche del Francesco Lento Quintet e del Trio Cicconetti/Cantarano/Mazzeo durante l’apertura serale dei Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali (dalle 20 alle 24 ultimo ingresso ore 23 – biglietto simbolico di un euro) e si concluderà domenica 10 alle ore 16.30 presso il Museo Pietro Canonica di Villa Borghese con lo spettacolo L’ensemble Barocco dei musicisti Nelita Maiolatesi (oboe), Angela Naccari (clavicembalo) e Marco Simonacci (violoncello).

Durante la serata di sabato 9 i visitatori avranno l’occasione di assistere a una doppia esibizione musicale che li accompagnerà durante il percorso della propria visita tra i reperti archeologici del Museo di via Quattro Novembre. Con il biglietto di un euro il pubblico potrà ammirare le bellezze dell’intera area, l’esposizione temporanea della mostra I Fori dopo i Fori. La vita quotidiana nell’area dei Fori Imperiali dopo l’antichità e assistere al seguente programma musicale:

Alle 21.00 e alle 22.30 sulla Terrazza del Belvedere si esibirà il Cicconetti/Cantarano/Mazzeo Trio. Questo raffinato guitar trio porterà in scena un repertorio di celeberrimi standards, molti dei quali legati a famose colonne sonore cinematografiche. Con Stefano Cicconetti (batteria), Steve Cantarano (contrabbasso), Francesco Mazzeo (chitarra).

Alle 20.15, alle 21.45 e alle 23.15 nella Grande Aula si terrà, invece, l’esibizione del Francesco Lento Quintet. Uno dei migliori trombettisti di jazz italiani sarà alla testa di questo formidabile quintetto, una sorta di giovane ‘all stars’, alle prese durante la serata con i cavalli di battaglia della leggendaria etichetta discografica “Blue Note”. Con Francesco Lento (tromba), Daniele Tittarelli (sax alto), Domenico Sanna (piano), Luca Fattorini (contrabbasso) e Marco Valeri (batteria).

Sarà invece un piccolo viaggio nel gusto di un tempo e di uno stile compositivo quello che Nelita Maiolatesi, Angela Naccari, Marco Simonacci dedicheranno domenica 10 settembre alle ore 16.30 presso il Museo Pietro Canonica alla musica di alcuni tra i principali compositori dell’epoca barocca. Gli strumenti da loro impiegati saranno quelli tipici di questo periodo: oboe e cembalo, uniti al cello per rafforzare il continuo.

Programma: G.P. Telemann: Sonata in mi minore TW 41:e6; J.S. Bach: Sonata in mi bemolle BWV 1031; A. Vivaldi: Sonata in do minore RV 52; C.P.E. Bach: Sonata in sol minore Wq 135.

Le due giornate rientrano nell’iniziativa “Nel week-end l’arte si anima” promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura. La programmazione è frutto della collaborazione con importanti istituzioni culturali cittadine quali: Casa del Jazz, Fondazione Musica per Roma, Teatro di Roma, Fondazione Teatro dell’Opera, Accademia Nazionale di Santa Cecilia e con le Orchestre dell’Università Roma Tre e di Sapienza Università di Roma.

Vademecum

SABATO 9 SETTEMBRE
Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali| Apertura dalle 20 alle 24 (ultimo ingresso ore 23)
“Francesco Lento Quintet”
“Cicconetti/Cantarano/Mazzeo Trio”
in collaborazione con la Casa del Jazz
Biglietto del costo simbolico di 1 euro

DOMENICA 10 SETTEMBRE | Concerto gratuito
Museo Pietro Canonica | ore 16.30 – “L’ensemble Barocco” in collaborazione con Roma Tre Orchestra

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Abu Dhabi, l’11 novembre apre «il Louvre delle sabbie»

Parigi. L’attesa è stata lunga. Più volte promessa negli ultimi cinque anni e sempre rinviata, la data di apertura del Louvre «delle sabbie» di Abu Dhabi è stata finalmente annunciata questa mattina. Il museo aprirà le porte l’11 novembre, dieci anni dopo l’avvio della collaborazione tra l’istituzione parigina e gli Emirati Arabi. L’accordo di collaborazione era stato firmato nel marzo 2007 e include la cessione del «marchio» Louvre a Abu Dhabi per 30 anni e 6 mesi, il prestito per 10 anni di opere da tredici musei francesi, tra cui la reggia di Versailles, i musei d’Orsay, Guimet e Rodin, e la Bibliothèque nationale de France, e l’invio di esperti per l’organizzazione di mostre temporanee per 15 anni. Valore dell’operazione: un miliardo di euro.«Volevamo aspettare la stagione più bella ad Abu Dhabi per poter celebrare, con concerti, danze e proiezioni, la nascita del primo museo universale del Medio Oriente», ha detto Manuel Rabaté, direttore del Louvre Abu Dhabi, intervenendo alla radio RTL. In un comunicato diffuso questa mattina la ministra della Cultura francese, Françoise Nyssen, sottolinea che l’inaugurazione del nuovo museo «segna la tappa principale nello sviluppo della cooperazione tra gli Emirati Arabi Uniti e la Francia. Questo museo, si legge nella nota, è uno dei progetti culturali più ambiziosi al mondo. La Francia è fiera di parteciparvi». Nello stesso comunicato, Mohamed Khalifa Al Mubarak, presidente della Abu Dhabi Tourism & Culture Authority, insiste sulla stabilità e modernità del paese: «Il Louvre Abu Dhabi, dice, è il simbolo di una visione tollerante e aperta alla diversità, e l’espressione più moderna della lunga tradizione di salvaguardia del patrimonio culturale incoraggiata dai padri fondatori degli Emirati Arabi Uniti».La dimensione politica dell’evento sarà sottolineata dalla presenza l’11 novembre del presidente francese Emmanuel Macron. Il grandioso edificio di 86mila metri quadrati progettato dall’architetto francese Jean Nouvel «che sembra galleggiare sull’acqua», ha detto Manuel Rabaté, sorge sull’isola di Saadiyat (che significa «felicità») dove si trovano già una sede della New York University, un golf e diversi alberghi. Vi apriranno a termine anche un Guggenheim per l’arte contemporanea (su progetto di Frank Gehry) e un museo dedicato alla storia degli Emirati (su progetto di Norman Foster).Il Louvre Abu Dhabi presenterà circa 700 opere d’arte, dall’antichità ad oggi, provenienti dalle collezioni degli Emirati e dai prestiti dei musei francesi. Da Parigi partono alcuni capolavori: «La Belle Ferronnière» di Leonardo dal Louvre, un ritratto di Van Gogh dal d’Orsay, un «Globo» di Coronelli dalla BNF, il «Bonaparte franchissant les Alpes» di Jacques-Louis David da Versailles, una «Donna in piedi» di Giacometti dal Centre Pompidou e l’«Apollo del Belvedere» del Primaticcio dal Castello di Fontainebleau.Il 21 dicembre aprirà la mostra inaugurale dal titolo «D’un Louvre à l’autre: ouvrir un musée pour tous».articoli correlati:Il francese Manuel Rabaté alla guida del Louvre Abu DhabiAbu Dhabi: non ce la faremoEcco i primi capolavori del Louvre di Abu Dhabi

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Palazzo Madama: scuole e maestri dell’arte precolombiana

Palazzo Madama: scuole e maestri dell’arte precolombiana

In occasione della mostra “Cose d’altri mondi. Raccolte di viaggiatori tra Otto e Novecento” proseguono le conferenze a tema: mercoledì ncontro con l’americanista Antonio Aimi

ROMA – Proseguono a Palazzo Madama gli incontri di approfondimento organizzati in occasione della mostra Cose d’altri mondi. Raccolte di viaggiatori tra Otto e Novecento in corso in Sala Atelier fino al 18 settembre 2017.

Il ciclo di conferenze – realizzato in collaborazione con il Sistema Museale Ateneo di Torino e con il Consolato del Messico a Milano – offre l’approfondimento delle molte tematiche affrontate dalla mostra che, con oltre 130 oggetti esposti tra armi, strumenti musicali, oggetti sacri e ornamenti, consente di intraprendere un viaggio attraverso quattro continenti: Africa, Asia, Oceania e America.

La conferenza di mercoledì 6 settembre 2017 alle 17.30 a cura di Antonio Aimi è dedicata alle scuole e ai maestri dell’arte precolombiana.

Consultando le numerose pubblicazioni sull’argomento, emerge la tendenza a trattare le culture precolombiane solo da un punto di vista archeologico, condizione necessaria ma non sufficientemente esauriente. La differenza sostanziale, tanto nei manuali universitari, quanto nelle monografie specialistiche e nelle sintesi di largo respiro, sta nella mancanza di ogni riferimento alle tematiche che sono centrali per gli storici dell’arte occidentale: i giudizi di valore specificamente estetici, la gerarchia delle opere, l’attribuzionismo.

L’incontro è l’occasione per presentare al pubblico le principali correnti artistiche, le Scuole e i Maestri dell’arte precolombiana, partendo dalla gerarchia delle opere e dalla tematica delle attribuzioni, dopo aver collocato le culture dell’America precolombiana nello spazio e nel tempo.

Ingresso gratuito alla conferenza (fino a esaurimento posti disponibili). Prenotazioni consigliate (t. 011 4436999 – email didattica@fondazionetorinomusei.it).

Vademecum

LE SCUOLE E I MAESTRI DELL’ARTE PRECOLOMBIANA
Incontro a cura di Antonio Aimi, americanista
Palazzo Madama
Piazza Castello – Torino
Mercoledì 6 settembre 2017
ore 17.30

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