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Linea d’Ombra di Marco Goldin sospende l’attività espositiva, almeno per ora

Le ragioni spiegate in una lettera dello stesso Goldin, che continuerà comunque a dedicarsi all’arte attraverso altre forme espressive come il teatro e la sceneggiatura TREVISO - Una decisione improvvisa e inaspettata, soprattutto considerati i successi delle ultime esposizioni come quella di  Van Gogh a Vicenza e quella di Rodin a Treviso. Eppure è lo stesso Marco Goldin, ideatore e mente dell’organizzazione da lui fondata nel 1996, a spiegare le ragioni di questa decisione attraverso una lettera pubblicata il 14 giugno, sul sito di Linea d’Ombra.  “Pur avendo ricevuto l’offerta di allestire una nuova rassegna nell’autunno di questo 2018, - scrive Goldin - ho preferito dire di no, e interrompere, almeno per il momento, l’attività espositiva di Linea d’ombra”. “Sospendere per un poco le stagioni delle mostre, ho pensato. Per riordinare le idee, per vivere in altro modo tutte quelle emozioni che da sempre mi muovono a costruire le mostre che curo”. “Non so dirvi quando tornerò a far mostre. - continua Goldin -  Potrà essere l’anno prossimo, potrà essere tra due anni. Ascolterò di certo sempre con piacere chi avrà da propormi qualcosa di bello, magari qualcosa di nuovo, da far diventare un racconto. Qualcosa in cui credere, nella quale l’anima si possa riconoscere. Per questo motivo Linea d’ombra adesso per un poco si ferma, e non posso che ringraziare tutti i miei collaboratori che fin qui sono stati al mio fianco, e tutti li abbraccio perché sento come sia stata una strada non usuale percorsa insieme, una strada che ha avuto come confine la bellezza e l’amore nel raccontarla. E ringrazio di cuore tutti voi che avete visitato con tanta passione le mostre che Linea d’ombra ha realizzato in questi anni, in tante città e in sedi spesso incantevoli”. In questi 22 anni anni Linea d’Ombra ha riscosso notevoli successi, come fa notare lo stesso fondatore ricordando che dal dicembre del 1996 ad oggi, i visitatori delle mostre allestite sono stati oltre 11milioni.  Goldin spiega comunque che il suo amore per l’arte continuerà a manifestarsi attraverso altre modalità, una fra tutte il teatro, dove da novembre porterà in scena un racconto/spettacolointitolato La grande storia dell’impressionismo. Ma non solo teatro. Dopo la realizzazione del docufilm dedicato a Van Gogh dal titolo Van Gogh. Tra il grano e il cielo, uscito nei cinema italiani negli scorsi mesi di aprile e maggio, per la Nexo Digital e 3D Produzioni, Goldin presterà la sua opera come co-sceneggiatore per un nuovo docufilm.  Goldin conclude dunque la lettera ringraziando e ricordando appunto le occasioni di “poterci rivedere nei prossimi mesi, parlando di pittura”, facendo riferimento alla sua presenza critica in alcuni musei americani.  LA LETTERA ...

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