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Il “viaggio della Costituzione” parte da Milano

Nell’anno delle celebrazioni per il 70° Anniversario della Costituzione della Repubblica Italiana, un progetto itinerante, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che porterà la Carta Costituzionale in dodici città italiane MILANO - Il “Viaggio della Costituzione” è partito da Milano. Il progetto, nell’anno delle celebrazioni per il 70° Anniversario della Costituzione della Repubblica Italiana, è stato inaugurato presso la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, lunedì 11 settembre.  Le tappe previste del viaggio, oltre a Milano, sono Catania, Reggio Calabria, Bari, Cagliari, Aosta, Roma, Venezia, Firenze, Trieste, Assisi e Reggio Emilia. Ogni città è associata a uno dei primi dodici articoli  e un tema, intorno al quale saranno promosse occasioni di incontro e dialogo. La tappa milanese, visitabile fino al 17 settembre, è dedicata al primo articolo della Costituzione – L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione – e a una importante riflessione sul tema della Democrazia.  La mostra itinerante è inoltre arricchita da approfondimenti grafici e multimediali: filmati storici, frasi celebri di personaggi chiave, commenti audio ai 12 articoli fondamentali affidati alle parole di Roberto Benigni.  Al termine del percorso, i visitatori avranno la possibilità di rinnovare la propria adesione alla Costituzione con un atto simbolico, ovvero l’apposizione di una firma virtuale accanto a quella dei Padri Costituenti. “L’iniziativa che invita ogni cittadino a firmare la carta non è retorica. È un evento inclusivo” - ha spiegato il sindaco di Milano Giuseppe Sala, in occasione dell’inaugurazione del progetto. - “È un onore per Milano che questo viaggio parta da qui e che sia legato al più importante articolo della Costituzione quello che sancisce la democrazia” - ha detto ancora il primo cittadino.  A presenziare alla prima tappa di questo viaggio anche il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, il quale ha sottolineato: “La Costituzione va ricordata per la sua attualità, perché è un testo vivo. Esso contempla delle modifiche ma i suoi principi fondamentali sono irremovibili. Questo esercizio che facciamo di coltivare la memoria - ha concluso Gentiloni - è prezioso perché un grande Paese non può non coltivare la memoria delle sue istituzioni”.  ...

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