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Il restauro del Pulpito di Nicola Pisano nel Duomo di Siena. Foto

Venerdì 15 giugno nel Duomo di Siena, il rettore dell’Opera della Metropolitana, Gian Franco Indrizzi, illustrerà gli interventi che sono stati effettuati sulla monumentale struttura architettonica SIENA - Si è concluso il restauro del Pulpito di Nicola Pisano nel Duomo di Siena. Il grande capolavoro duecentesco venne affidato all’architetto e scultore nel 1265 e fu realizzato con l’aiuto del figlio Giovanni e degli allievi Arnolfo di Cambio e Lapo. La splendida e monumentale struttura, interamente coperta di altorilievi scolpiti, fu sistemata nella zona destra dello spazio sottostante la cupola e qui rimase fino al 1506, quando fu totalmente smontata e rimase in attesa della collocazione attuale, che fu terminata nel 1543. Nonostante le manomissioni cinquecentesche e l'invecchiamento secolare, il Pulpito si è tuttavia ben conservato nel tempo.  Il restauro è stata comunque un’impresa di estrema delicatezza. Sotto la polvere e l'affumicamento delle candele votive, sono state recuperate tanto la patina generale quanto i resti delle colorazioni e delle dorature, che davano alle animate figurazioni una gradevole apparenza naturalistica. Le più cospicue testimonianze di queste indispensabili finiture cromatiche, spiega una nota, si trovano nei sottosquadri delle figure scolpite e negli anfratti più profondi degli altorilievi, dove non ha potuto agire la lenta ma inesorabile consunzione dovuta a poco accorte manutenzioni. Per gli interventi sul monumento si è ricorsi sia a tecniche tradizionali che a quelle più all’avanguardia: dalle relazioni scritte, alle analisi chimiche delle materie, dalla lettura storica dell’architettura con le tecniche dell’archeologia stratigrafica alle elaborazioni grafiche, dalle riprese fotografiche professionali del visibile a quelle con i raggi ultravioletti, dalle riprese in fotogrammetria alla restituzione del complesso in 3D. Il restauro è stato anche l’occasione per uno studio più approfondito, di carattere  storico, architettonico e scientifico del Pulpito.  Finite le operazioni di restauro vero e proprio sarà fornita una serie di elaborati sulle operazioni eseguite e una ricostruzione virtuale dell’aspetto originario del Pulpito. Hanno dato e continueranno a fornire una fattiva collaborazione al restauro il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Siena e l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Siena, Grosseto e Arezzo ha svolto l’alta sorveglianza sull’intervento.  I lavori sono stati sostenuti dall’Opera della Metropolitana di Siena, ente proprietario del Duomo, che ha assicurato il sostanziale impegno economico per il restauro, con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena.  {igallery id=2505|cid=1026|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0} www.operaduomo.siena.it     ...

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