Sei qui

Colosseo, presentato il programma 2018/2019 del Parco e la nuova identità visiva

Nuovo logo che ne definisce l’identità, percorsi inediti, grandi restauri, conservazione e valorizzazione dell’area, nuove mostre.  Le novità sono state illustrate il 19 settembre dalla direttrice Alfonsina Russo ROMA - Il 19 settembre Alfonsina Russo, Direttrice del Parco archeologico del Colosseo, ha presentato il programma 2018/2019 per il Parco, cuore della Roma antica che comprende anche Foro romano, Palatino e Domus aurea, arco di Costantino e Meta Sudans nella valle del Colosseo. Innanzi tutto il Parco si è dotato di un nuovo logo, indispensabile per iniziare a costruire l’identità dell’istituzione. "Si è trattato di creare una identità visiva del Parco che è nato da poco - ha spiegato Russo - il nuovo logo, che riporta la scritta 'Parco', ricorda la figura stilizzata del Colosseo ed è realizzato con un codice cromatico che rimanda ai diversi monumenti presenti”. Il nuovo logotipo del Parco archeologico è stato disegnato dallo Studio Leonardo Sonnoli ed è il vincitore di un concorso a inviti. Il Parco dovrà essere un luogo inclusivo, aperto a tutte le eccellenze culturali e alla creatività contemporanea e dovrà dialogare con le istituzioni, con la scuola e con la società civile. Per il 2019 sono previste innanzi tutto due nuove mostre, dedicate a Giacomo Boni e Cartagine e una esposizione in programma per novembre che racconterà la Roma dei Severi. Prima della fine dell’anno sarà inaugurato il nuovo Museo del Colosseo, che si troverà al secondo ordine, dove oggi si trova uno spazio dedicato alle mostre temporanee. Nel 2019 l'obiettivo è quello di aprire il Museo del Foro romano che sarà ospitato all'interno del convento annesso alla Chiesa di Santa Francesca Romana. Tra le novità, un percorso dedicato al Grand tour che permetterà di ammirare alcuni luoghi fondamentali del Parco, con gli occhi dei principali artisti del passato, in particolare il Colosseo, l’arco di Tito e la valle del Foro verranno proposti attraverso la riproduzione di opere. Entro il 2018 sarà aperto al pubblico nel Foro romano il Clivus ad Carinas, una delle più antiche strade di Roma che fino dall'età arcaica congiungeva il Colle Oppio all'area forense. Altro obiettivo è quello di restituire al pubblico gli Horrea delle spezie, dove si dice che anche Galeno avesse la sua bottega. Prevista l’apertura di una caffetteria, è già partita infatti la gara. Altri progetti prevedono l’introduzione di un ParCO BUS, ovvero un pullman dedicato per l’accompagnamento dei gruppi con minori possibilità di spostamento. Progetto “Santa Maria Liberatrice” che prevede l’attivazione di relazioni con la parrocchia per organizzare incontri, visite guidate, pannelli, che raccontino le vicende che legano indissolubilmente parte del Foro Romano al quartiere Testaccio. Progetto “Le mura dei Re” con circuiti di visita delle mura serviane in collaborazione con l’Arma dei CarabinieriProgetto ParkInParco con visite guidate, lezioni di yoga per persone affette dalla Malattia del Parkinson per raggiungere un miglioramento di stati di depressione, apatia, etc. Altra novità la Membership card rivolta principalmente ai cittadini romani, per riportarli a visitare e a vivere un patrimonio che negli anni ha assunto un profilo strettamente turistico. Il programma di membership sarà rivolto, con proposte specifiche, anche ai non residenti e ai mecenati di diverse fasce. E poi ancora concerti alla Basilica di Massenzio: dopo 40 anni l’orchestra di Santa Cecilia tornerà a Massenzio per la stagione estiva, subito dopo il Festival delle Letterature.Previsto anche un piano strategico di sicurezza. Infine il Il Parco vuole essere luogo di partecipazione, condivisione, trasmissione, connessione di tutte le comunità, per cui ha in programma una serie di iniziative per coinvolgere le minoranze etniche, percorsi tematici e laboratori, che creino connessioni con i luoghi di origine dei partecipanti e siano strumento di dialogo interculturale. ...

Articoli Correlati

Lascia un commento