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A Tefaf New York un raro gesso di Canova

A Tefaf New York un raro gesso di Canova

Si tratta del “Genio Rezzonico” del 1793, probabilmente realizzato dall’artista da un originale in marmo, il “Genio Alato” destinato alla tomba di Papa Clemente XIII Rezzonico nella Basilica di San Pietro

NEW YORK – Verrà esposto, a partire da venerdì 28 ottobre a Tefaf New York, gemella della fiera di Maastricht, un raro gesso di Antonio Canova, realizzato dall’artista intorno al 1790 per Girolamo Zulian, suo mecenate e ambasciatore veneto a Roma, presso la cui residenza a Palazzo Venezia, Canova soggiornò prima di acquistare una casa che gli facesse anche da studio.

L’opera, recuperata in una villa vicino a Firenze, sarà esposta nello stand del gallerista Carlo Orsi, presidente della Associazione Antiquari Italiani, con una stima di 4 milioni di dollari

Le copie in gesso di Canova sono molto rare e probabilmente il “Genio” potrebbe essere l’ultimo rimasto sul mercato. Si pensa che l’opera, peraltro in ottimo stato di conservazione, possa essere stata realizzata dall’artista da un originale in marmo, il “Genio Alato”. Questa figura era una delle tre destinate alla tomba di Papa Clemente XIII Rezzonico nella Basilica di San Pietro.

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Presentate le nuove acquisizioni della Galleria dell’Accademia di Firenze

Presentate le nuove acquisizioni della Galleria dell'Accademia di Firenze

Si tratta di quattro tavole di Mariotto di Nardo, due sportelli raffiguranti coppie dei santi, due semilunette che facevano parte di uno stesso tabernacolo e un busto marmoreo dello scultore toscano dell’Ottocento Lorenzo Bartolini

FIRENZE – La Galleria dell’Accademia di Firenze ha acquisito alcune tavole che vanno a ricomporre un prezioso tabernacolo di inizio ‘400. Le opere in questione sono quattro tavole di Mariotto di Nardo (Firenze, 1365 circa – 1424 circa) , due sportelli raffiguranti coppie dei santi: Giovanni Battista con Nicola di Bari e Antonio abate con Giuliano. Acquisite anche due semilunette, una con l’angelo annunziante e l’altra con la Vergine annunziata, e un busto marmoreo ritraente Giovanni Battista Niccolini, realizzato dal celebre scultore toscano dell’Ottocento, Lorenzo Bartolini (1777-1850), che deve la sua formazione artistica e culturale al prolungato soggiorno parigino ed in particolare all’esperienza fatta presso lo studio del pittore Jacques-Louis David.  

Gli sportelli di Mariotto di Nardo, esposti alla Trentesima Biennale Nazionale dell’Antiquariato, da poco conclusasi a Firenze, nello stand dell’antiquario Matteo Salamon di Milano, sono stati acquistati dala Galleria dell’Accademia al prezzo di 300mila euro.

Negli stessi giorni della Biennale, Angelo Tartuferi, vicedirettore del celebre museo fiorentino e noto specialista di pittura antica, ha identificato le due semilunette con le figure dell’Annunciazione come parti terminali superiori dei medesimi sportelli. 

Mentre le tavole con le coppie di santi erano nella illustre collezione fiorentina ancora alla fine degli anni venti del Novecento, delle due semilunette si era persa ogni traccia. La Galleria dell’Accademia è riuscita ad assicurarsi questi ulteriori dipinti ricomparsi sul mercato, al prezzo di 170mila euro. Grazie a queste acquisizioni si è quindi potuta avviare la ricomposizione del tabernacolo, ha spiegato Tartuferi. Ciò che caratterizza i quattro dipinti è la finissima e preziosa decorazione in pastiglia dorata, eseguita secondo le indicazioni tecniche descritte da Cennino Cennini nel Libro dell’arte.

Il busto del Bartolini, esposto anch’esso alla stessa Biennale, nello stand dell’antiquario fiorentino Giovanni Pratesi, è stato invece donato al Museo dall’Associazione Amici della Galleria dell’Accademia di Firenze. Il busto, ricomparso solo qualche anno fa nel mercato antiquario, è stato acquistato alla cifra di 10mila euro. 

Cecilie Hollberg direttrice della Galleria dell’Accademia, ha così commentato: “Sono acquisizioni di grande valore che attestano l’impegno di un grande museo autonomo come il nostro anche nel campo della ricerca, nell’arricchimento e valorizzazione delle proprie collezioni”.

Ciò che invece la direttrice lamenta è il problema degli spazi a disposizione della Galleria. Al momento è corso una trattativa con l’Accademia di belle arti che potrebbe cedere alcune sale al celebre museo per permettere di allargarsi. Un problema sentito che la direttrice spera di risolvere nel più breve tempo possibile 

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MAXXI. Il gruppo DEED vince la prima edizione di MUSEUM BOOSTER

MAXXI. Il gruppo DEED vince la prima edizione di MUSEUM BOOSTER

La maratona digitale di 34 ore non stop, per creare servizi per il museo del futuro, è stata vinta dal gruppo che ha presentato il prototipo di un bracciale a trasmissione sonora che libera il visitatore da qualsiasi guida, mappa, supporto

ROMA – La prima edizione di MUSEUM BOOSTER, ideata e promossa dal MAXXI in collaborazione con Groupama Assicurazioni, per ideare prototipi di prodotti digitali in grado di rinnovare l’esperienza di visita museale, è stata vinta dal gruppo DEED, composto da Luca Gianfreda, Edoardo Parini, Emiliano Parini e Guido Porcaro. 

La sfida ha visto protagonisti 11 gruppi per un totale di 56 partecipanti, tra sviluppatori, programmatori, designer, maker, esperti di comunicazione e marketing, copywriter, data analyst, art director, accomunati dalla passione per Arte, nuove tecnologie e digitale. 

La maratona è durata 34 ore consecutive, dalle 9.00 di sabato 21 alle 19.00 di domenica 22 ottobre

DEED ha presentato “get” il prototipo di un bracciale a trasmissione sonora che libera il visitatore da qualsiasi guida, mappa, supporto, consentendogli di accedere a contenuti audio di approfondimento, semplicemente avvicinando il dito al proprio orecchio, sfruttando la tecnologia bone conduction, ossia la trasmissione sonora attraverso la conduzione ossea.

Il progetto è stato scelto da una giuria di esperti composta da Barbara Gasperini giornalista; Andrea Manieri Capo Progetto Direzione Ricerca e Innovazione Engineering; Alfredo Valeri Direttore Ricerca Associazione Civita; Prisca Cupellini Responsabile Digital MAXXI; Elena Pelosi Responsabile Formazione MAXXI, con la seguente motivazione: “Per l’utilizzo di una tecnologia capace di rinnovare l’esperienza del visitatore in modo dirompente rispetto al passato”.

DEED riceverà il riconoscimento economico di 5.000 Euro per sviluppare il suo progetto, con il sostegno del MAXXI, che ne diventerà luogo di sperimentazione per un anno.

Al secondo e al terzo posto si sono classificati 4OUR (Giulia Centonze, Michele Cirillo, Francesco Di Girolamo, Anna Tatananni) con il progetto Flȃneur che secondo la giuria ha il pregio di poter “educare il pubblico all’uso del digitale” grazie alla sua semplicità, e EXAMUSE (Silvia Falabella, Enzo Masci, Maria Vittoria Sorgi, Vittoria Rosati Tarulli) con il progetto Examuse che la giuria ha riconosciuto “estremamente avanzato dal punto di vista scientifico” e dalle grandi potenzialità. A loro vanno rispettivamente il premio di 1500 e 800 Euro del secondo e terzo posto.

“La partecipazione, l’energia e le competenze messe in campo – ha commentato Prisca Cupellini, Responsabile Digital MAXXI – ci dimostrano quanto si possa fare per migliorare, innovare e trasformare attraverso la tecnologia, l’esperienza dei luoghi di cultura. Sperimentare per un anno il progetto vincitore negli spazi del MAXXI, di certo contribuirà non solo a cambiare la percezione dell’offerta culturale del museo, ma anche il modo in cui le nostre proposte verranno elaborate”.

I membri del gruppo DEED hanno dichiarato in seguito alla vittoria: “É da tempo che lavoriamo sulle esperienze che l’utente fa grazie alla tecnologia e riflettiamo sull’eccessivo utilizzo e la dipendenza dagli smartphone e la semplicità della soluzione offerta dal nostro progetto è “Mettimi in tasca e goditi la mostra”. E’ stata una soddisfazione immensa aver vinto Museum Booster. Abbiamo partecipato perchè con la nostra startup stiamo lavorando a differenti tipi di soluzioni nel campo Wearable e volevamo approfondire il tema museale per studiarne le possibilità. Da romani e imprenditori abbiamo affrontato la sfida unendo passione, lavoro e amore per la nostra città”.

“Supportare lo sviluppo di nuove tecnologie e sostenere la formazione attraverso l’innovazione è nel DNA del Gruppo – ha  dichiarato Giorgia Freddi Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne Groupama Assicurazioni – a settembre abbiamo lanciato l’Academy Born2Code per dare a giovani talenti l’opportunità di essere formati sulle nuove professioni richieste dal mercato. Grazie alla partnership con il MAXXI, Museum Booster è stato inserito nel percorso formativo di Born2Code contribuendo alla formazione dei ragazzi e alimentando il sostegno ai luoghi della cultura: il successo di questa prima edizione aprirà la strada a progetti e iniziative sempre più all’avanguardia”.

www.maxxi.art  www.groupama.it | #MuseumBooster

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Prende il via Brerart 2017, una settimana di iniziative all’insegna dell’arte contemporanea

Prende il via Brerart 2017, una settimana di iniziative all’insegna dell’arte contemporanea

Dal 24 ottobre una mostra diffusa animerà  il quartiere di Brera con l’arte. Il tema della manifestazione di quest’anno è “Il Fuoco”. L’inaugurazione si terrà nella Chiesa di San Carpoforo

MILANO – BRERART 2017 prende il via il 24 ottobre con una serie di iniziative in cui gallerie d’arte, show room d’impresa, location, cortili, Fondazioni, palazzi storici, si uniscono per dare vita a una grande manifestazione di arte contemporanea. 

Gli artisti saranno stimolati a realizzare delle opere/performances sul tema del “fuoco”. Nelle location aderenti all’iniziativa verranno esposte le opere d’arte selezionate, realizzate nei diversi linguaggi. 

L’inaugurazione si terrà nella Chiesa di San Carpoforo che ospiterà una selezione di opere che resteranno visibili per tutta la settimana della manifestazione e che vedrà coinvolti i Cibartisti e gli allievi dell’Accademia di Brera. 

La scelta della location non è casuale, ma si ricollega alle sue origini: la tradizione vorrebbe San Carpoforo fondata sul luogo di un antico tempio dedicato a una divinità “carpofora” (ossia portatrice di frutti), molto probabilmente Vesta, dea del Fuoco. 

Vademecum

Dal 24 Ottobre 2017 al 29 Ottobre 2017
Milano, sedi varie
Ingresso gratuito
Info: c.bazzani@taob.it
www.brerart.eu

 

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Presentato alla sede Rai il documentario “La fortuna degli Etruschi”

Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia: Sarcofago degli Sposi

Il racconto sull’affascinante popolo si apre con le immagini dei capolavori di Villa Giulia, raccontate dal direttore del Museo, Valentino Nizzo. Pezzi pregiati, primo tra tutti il celebre ‘Sarcofago degli sposi’, accompagnano in un viaggio alla scoperta di questa misteriosa civiltà

ROMA – E’ stato presentato il 23 ottobre nella sede Rai di viale Mazzini, alla presenza del Ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, il documentario di Massimiliano Griner, con la regia Marzia Marzolla e Matteo Bardelli, e la consulenza scientifica di Luca Peyronel dal titolo “La fortuna degli Etruschi”, che sarà proposto da Rai Cultura lunedì 30 ottobre alle 21.10 su Rai Storia per “Italia: Viaggio nella Bellezza”.

“Un documentario che valorizza l’unicità della storia del patrimonio degli Etruschi con grande qualità, come la Rai sa fare”, così lo ha definito Franceschini. Per il ministro inoltre il documentario rappresenta “un contributo importante che la televisione pubblica può dare per far conoscere questo patrimonio e riavvicinare i cittadini ai musei e far riscoprire luoghi meno noti”. “Dobbiamo aumentare gli attrattori sia per il turismo interno che per quello degli stranieri – ha detto ancora Franceschini – quando la televisione valorizza un luogo della cultura italiana meno conosciuto, il ritorno è immediato. L’Italia è piena di migliaia di luoghi pazzeschi che in un altro paese sarebbero stati attrattori di turismo, ma che qui non sono stati valorizzati” – ha concluso il ministro. 

La narrazione si snoda attraverso un viaggio che parte dai capolavori esposti al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e raccontati dal suo direttore, Valentino Nizzo. Pezzi pregiati, tra cui  il celebre ‘Sarcofago degli sposi’, accompagnano alla scoperta di questa grande e misteriosa civiltà, di cui verranno narrate le vicende storiche e artistiche, impresse nelle necropoli più belle e nelle tombe affrescate di Tarquinia, Cerveteri o Veio, ma si cercherà anche di comprendere in profondità quell’universo etrusco che ha segnato e continua a segnare la cultura europea ed italiana in diverse epoche. 

Studiosi ed esperti interverranno e si confronteranno in questo viaggio, tra cui, oltre a Valentino Nizzo, anche Alessandro Naso, direttore dell’Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico del Cnr; l’archeologo  Andrea Camilli, responsabile dell’area di Populonia; Rita Cosentino, responsabile della Necropoli della Banditaccia; Simona Rafanelli, direttore del Museo Isidoro Falchi di Vetulonia. 

Il percorso del documentario parte dalla “Grande Etruria”, a cui si ispiravano i Medici nel Cinquecento e che inaugura il “mito” moderno degli etruschi, prosegue con l’“Etruscan taste” che si diffonde tra fine Settecento ed Ottocento tra gli intellettuali inglesi scatenando il collezionismo e una vera e propria caccia al vaso etrusco ed esercitando un influsso profondo sull’artigianato artistico. Si passa, poi, dall’Etruscheria Romantica,  che vede molti europei del tempo avidi di percorrere i paesaggi romantici della Tuscia, al fascino esercitato dall’immaginario etrusco su letterati come Aldous Huxley e David Herbert Lawrence (l’autore de “L’amante di Lady Chatterley”), che riversò i suoi ricordi di viaggio nell’opera “Etruscan Places” del 1932, esaltando il mito etrusco in un periodo in cui in Italia il fascismo esaltava la romanità. 

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La Rivoluzione Russa. Da Djaghilev all’Astrattismo in arrivo a Gorizia

Kasimir Malevic, Stazione senza fermata. Kuncevo. 1913 Galleria Tret’jakov - particolare

Un affascinante percorso, fatto di continue intersezioni tra le Arti e la Storia, all’interno di Palazzo Attems Petzenstein, con il ricorso a una sofisticata multimedialità, a complemento dell’esposizione di oltre cento opere concesse da alcune delle principali istituzioni moscovite

GORIZIA – In occasione del centenario della Rivoluzione d’Ottobre, evento che ha cambiato la storia del XX secolo, viene celebrata in tutta Europa anche la rivoluzione culturale e artistica innescata dalle avanguardie russe. 

A Gorizia, dal 6 dicembre a Palazzo Attems Petzenstein, per commemorare questa straordinaria “esplosione culturale” arriva la mostra La Rivoluzione Russa. Da Djaghilev all’Astrattismo (1898-1922), a cura di  Silvia Burini e Giuseppe Barbieri del Centro Studi sulle Arti della Russia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, affiancati da Faina Balachovskaja della Galleria Tret’jakov.

Oltre 100 capolavori (provenienti da alcune delle principali istituzioni moscovite, in gran parte dalla Galleria Tret’jakov, dal Museo delle arti decorative e applicate e il Museo di Storia contemporanea della Russia (già Museo della Rivoluzione), nonché il Fondo Alberto Sandretti presso la Fondazione Feltrinelli di Milano) che comprendono opere da Malevic a Kandinskij, passando per Benois, Bakst, Koncalovskij, Larionov, Tatlin, Goncarova, Stepanova, Ekster. L’esposizione inoltre, con lo scopo di restituire una più completa visione della scena artistica dell’epoca apre a un più ampio scenario, che comprende il teatro (Cechov, Mejerchol’d, Stanislavskij) la musica (Musorskij, Skrjabin, Stravinskij…), il balletto (Djagilev) la fotografia (Rodcenko). Il percorso espositivo, suddiviso in 6 sezioni tematiche, abbraccia un periodo che si estende dal 1898, l’anno di fondazione del gruppo Mir iskusstva (Il mondo dell’arte) e della rivista fondata e diretta da Djagilev, sino al 1922, la data di costituzione dell’Unione Sovietica. 

Raffaella Sgubin, Direttore del Servizio Museo e Archivi Storici dell’ERPAC, spiega: “Questa grande mostra presenta un’originale sequenza di opere emblematiche, ma anche assai poco viste in Italia, e vuole essere quindi l’insolita celebrazione di un evento storico che ha mutato per sempre il mondo contemporaneo. Indicandolo come l’esito di una complessiva dinamica che, poco prima e poco dopo il 1917, ha rivoluzionato radicalmente la cultura e la scena internazionale dell’arte”. 

Anticipano inoltre i curatori: “Dalle ricerche che hanno sotteso questa esposizione sono emersi anzitutto il valore e il ruolo “rivoluzionari” delle pratiche artistiche all’interno della società russa a cavallo tra XIX e XX sec., a partire dalla sotterranea e decisiva matrice letteraria della cultura russa ottocentesca, e qui basterà ricordare almeno i nomi di Blok, Achmatova, Mandel’stam, Pasternak, Majakovskij. Ma fu una rivoluzione complessiva, che si è estesa alla pittura (esiste un’arte prima dell’Astrattismo e una successiva, quella in cui ancora oggi viviamo) e poi alla grafica, alle scenografie, alla musica, per registrare infine le origini dell’esperienza del cinema, che qualche anno dopo si sarebbe concretata nel magistero di Ejzenstejn e Vertov”. 

La mostra sarà visitabile fino al 25 marzo 2018.

Vademecum

Palazzo Attems Petzenstein, via Edmondo De Amicis 2
Orario: 10-18. Chiuso il lunedì
Info: 348 13047 26

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Paestum. Tutto pronto per la XX edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico

Paestum. Tutto pronto per la XX edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico

Un format di successo: 10.000 visitatori120 espositori di cui 30 Paesi esteri, circa 50 tra conferenze e incontri, 300 relatori, circa 40 buyer da 8 Paesi europei, 120 operatori dell’offerta, 100 giornalisti accreditati

SALERNO – Si terrà dal 26 al 29 ottobre, a Paestum, la XX edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, evento, realizzato in collaborazione con UNESCOUNWTO e ICCROM.

La manifestazione si svolgerà nell’area adiacente al Tempio di Cerere (Salone Espositivo, ArcheoExperience, ArcheoIncontri, ArcheoVirtual), il Museo Archeologico Nazionale (Conferenze e Workshop con i buyers esteri) e la Basilica Paleocristiana (Conferenze, Premi, Incontri con i Protagonisti, ArcheoLavoro, ArcheoStartUp). 

In occasione del ventennale la  BMTA 2017 ospiterà prestigiose iniziative, tra cui giovedì 26 ottobre la Conferenza “I Comuni e i siti archeologici: infrastrutture, gestione e promozione” a cura di ANCI Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e MiBACT Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e venerdì 27 ottobre il Convegno “Il turismo sostenibile per lo sviluppo dei siti archeologici mondiali” a cura dell’UNWTO, l’Organizzazione Mondiale del Turismo: infatti, il Segretario Generale UNWTO Taleb Rifai, che più volte ha inaugurato la Borsa, ha voluto dare grande attenzione al 20° anniversario, organizzando un incontro sul turismo sostenibile quale strumento per la salvaguardia e la promozione dei siti archeologici. All’iniziativa, che si inserisce nell’ambito dell’“Anno Internazionale del Turismo Sostenibile per lo Sviluppo” dichiarato dall’ONU per il 2017, sono stati invitati Dario Franceschini Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Lina Annab Ministro del Turismo e delle Antichità della Giordania, Eduardo Ferreyros Ministro del Commercio Estero e del Turismo del Perù, Thong Khon Ministro del Turismo della Cambogia, Hirut Woldemariam Ministro della Cultura e del Turismo dell’Etiopia. I siti Unesco rappresentati (Pompei, Petra, Aksum e Tiya, Machu Picchu, Angkor Wat) esprimono al meglio le potenzialità del patrimonio archeologico per lo sviluppo locale e l’occupazione.

Venerdì 27 ottobre si svolgerà la Conferenza “Il dialogo interculturale valore universale delle identità e del patrimonio culturale: #dontforget Bardo Museum 18.03.2015 – #unite4heritage for Palmyra”. Alla Conferenza interverranno: Mai bint Mohammed Al-Khalifa Presidente dell’Autorità per la Cultura e le Antichità del Bahrain, Mounir Bouchenaki Consigliere Speciale del Direttore Generale Unesco, Silvia Costa Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo, Abulfas Garayev Ministro della Cultura e del Turismo Repubblica dell’Azerbaigian, Selma Elloumi Rekik Ministro dell’Artigianato e del Turismo della Tunisia, Taleb Rifai Segretario Generale Unwto, Fryad Rwandzi Ministro della Cultura, del Turismo e Antichità Repubblica d’Iraq, Vladan Vukosavljevic Ministro della Cultura e dell’Informazione della Repubblica di Serbia.

La sera di venerdì 27 ottobre sarà consegnato l’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad” alla più significativa scoperta archeologica del 2016, alla presenza di Fayrouz, Walid e Omar, i figli dell’archeologo di Palmira che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale. Il Premio, promosso dalla Borsa e da Archeo e giunto alla terza edizione, verrà assegnato in collaborazione con le testate internazionali, tradizionali media partner della BMTA: Antike Welt (Germania), Archäologie der Schweiz (Svizzera), Current Archaeology (Regno Unito), Dossiers d’Archéologie (Francia). 

Le sezioni 

ArcheoExperience, Laboratori e Rievocazioni nella più grande rassegna di Archeologia Sperimentale in Italia con 150 archeotecnici e rievocatori provenienti da diverse regioni italiane; ArcheoIncontri per conferenze stampa e presentazioni di progetti culturali e di sviluppo territoriale;ArcheoLavoro orientamento post diploma e post laurea con presentazione dell’offerta formativa a cura delle Università presenti nel Salone; ArcheoStartUp in cui si presentano nuove imprese culturali e progetti innovativi nelle attività archeologiche; ArcheoVirtual, l’innovativa mostra internazionale di tecnologie multimediali, interattive e virtuali; Incontri con i Protagonisti nei quali il grande pubblico interviene con importanti archeologi e i noti divulgatori della TV;International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”, il Premio alla scoperta archeologica dell’anno intitolato all’archeologo di Palmira che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio; Premio “Antonella Fiammenghi” per la migliore tesi di laurea sul turismo archeologico; Premio “Paestum Archeologia” assegnato a coloro che contribuiscono alla valorizzazione del patrimonio culturale; l’unico Salone espositivo al mondo dedicato al patrimonio archeologico con la presenza di Istituzioni, Enti, Paesi Esteri, Regioni, Organizzazioni di Categoria, Associazioni Professionali e Culturali, Aziende e Consorzi Turistici; visite guidate ed educational per relatori, giornalisti e visitatori; opportunità di business nella splendida cornice del Museo Archeologico con il Workshop ENIT dedicato al turismo culturale, con tour operator selezionati dall’Enit e provenienti da 8 Paesi (Austria, Belgio, Francia, Germania, Olanda, Regno Unito, Spagna, Svizzera).

Vademecum

Dal 26 Ottobre 2017 al 29 Ottobre 2017
PAESTUM | SALERNO
Info: +39 089.253170
info@bmta.it
www.bmta.it

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Firenze. Il sogno di Nardella, Uffizi 2 in Cina magari con sede a Pechino o Shangai

Firenze. Il sogno di Nardella, Uffizi 2 in Cina magari con sede a Pechino o Shangai

Per il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, quello ipotizzato dal primo cittadino di Firenze, è “un progetto valido, di ampio respiro, che può essere condiviso”

FIRENZE  – Portare gli Uffizi altrove, proprio come ha fatto il Louvre di Parigi, che l’11 novembre inaugurerà una succursale nella capitale degli Emirati Arabi Uniti ad Abu Dhabi. Questo è il sogno del sindaco di Firenze, Dario Nardella, che spiega di aver già illustrato l’idea al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e al direttore della Galleria degli Uffizi, Eike Schmidt.

Potrebbe aprire a Shanghai o Pechino, dice Nardella, aggiungendo “l’Italia ha qualcosa che pochi altri Paesi hanno nel mondo, anzi nessun Paese al mondo ha come l’Italia la bellezza diffusa, il nostro patrimonio culturale, storico, artistico e ambientale. Abbiamo musei straordinari. Io credo che sia possibile e anche doveroso condividere questa bellezza con il mondo”.  ”Come i francesi hanno fatto ad Abu Dhabi, – spiega ancora il sindaco – noi possiamo fare ancora meglio portando gli ‘Uffizi 2’, ad esempio in una città del Sud Italia e anche all’estero, in un grande paese emergente, anzi forte e leader come la Cina dove ci sono milioni di persone che possono conoscere la grande cultura occidentale, dell’Umanesimo e del Rinascimento”. 

L’idea di una filiale degli Uffizi in Cina è condivisa anche dal direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, secondo il quale potrebbe essere “un progetto valido, di ampio respiro, da studiare con cura e attenzione, con un grande progetto, che faccia leva non solo sul nostro grande patrimonio artistico ma anche su una innovativa operazione di digitalizzazione dei nostri tesori”. 

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Firenze. Il sogno di Nardella, Uffizi 2 in Cina magari con sede a Pechino o Shangai

Firenze. Il sogno di Nardella, Uffizi 2 in Cina magari con sede a Pechino o Shangai

Per il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, quello ipotizzato dal primo cittadino di Firenze, è “un progetto valido, di ampio respiro, che può essere condiviso”

FIRENZE  – Portare gli Uffizi altrove, proprio come ha fatto il Louvre di Parigi, che l’11 novembre inaugurerà una succursale nella capitale degli Emirati Arabi Uniti ad Abu Dhabi. Questo è il sogno del sindaco di Firenze, Dario Nardella, che spiega di aver già illustrato l’idea al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e al direttore della Galleria degli Uffizi, Eike Schmidt.

Potrebbe aprire a Shanghai o Pechino, dice Nardella, aggiungendo “l’Italia ha qualcosa che pochi altri Paesi hanno nel mondo, anzi nessun Paese al mondo ha come l’Italia la bellezza diffusa, il nostro patrimonio culturale, storico, artistico e ambientale. Abbiamo musei straordinari. Io credo che sia possibile e anche doveroso condividere questa bellezza con il mondo”.  ”Come i francesi hanno fatto ad Abu Dhabi, – spiega ancora il sindaco – noi possiamo fare ancora meglio portando gli ‘Uffizi 2’, ad esempio in una città del Sud Italia e anche all’estero, in un grande paese emergente, anzi forte e leader come la Cina dove ci sono milioni di persone che possono conoscere la grande cultura occidentale, dell’Umanesimo e del Rinascimento”. 

L’idea di una filiale degli Uffizi in Cina è condivisa anche dal direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, secondo il quale potrebbe essere “un progetto valido, di ampio respiro, da studiare con cura e attenzione, con un grande progetto, che faccia leva non solo sul nostro grande patrimonio artistico ma anche su una innovativa operazione di digitalizzazione dei nostri tesori”. 

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Firenze. Il sogno di Nardella, Uffizi 2 in Cina magari con sede a Pechino o Shangai

Firenze. Il sogno di Nardella, Uffizi 2 in Cina magari con sede a Pechino o Shangai

Per il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, quello ipotizzato dal primo cittadino di Firenze, è “un progetto valido, di ampio respiro, che può essere condiviso”

FIRENZE  – Portare gli Uffizi altrove, proprio come ha fatto il Louvre di Parigi, che l’11 novembre inaugurerà una succursale nella capitale degli Emirati Arabi Uniti ad Abu Dhabi. Questo è il sogno del sindaco di Firenze, Dario Nardella, che spiega di aver già illustrato l’idea al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e al direttore della Galleria degli Uffizi, Eike Schmidt.

Potrebbe aprire a Shanghai o Pechino, dice Nardella, aggiungendo “l’Italia ha qualcosa che pochi altri Paesi hanno nel mondo, anzi nessun Paese al mondo ha come l’Italia la bellezza diffusa, il nostro patrimonio culturale, storico, artistico e ambientale. Abbiamo musei straordinari. Io credo che sia possibile e anche doveroso condividere questa bellezza con il mondo”.  ”Come i francesi hanno fatto ad Abu Dhabi, – spiega ancora il sindaco – noi possiamo fare ancora meglio portando gli ‘Uffizi 2’, ad esempio in una città del Sud Italia e anche all’estero, in un grande paese emergente, anzi forte e leader come la Cina dove ci sono milioni di persone che possono conoscere la grande cultura occidentale, dell’Umanesimo e del Rinascimento”. 

L’idea di una filiale degli Uffizi in Cina è condivisa anche dal direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, secondo il quale potrebbe essere “un progetto valido, di ampio respiro, da studiare con cura e attenzione, con un grande progetto, che faccia leva non solo sul nostro grande patrimonio artistico ma anche su una innovativa operazione di digitalizzazione dei nostri tesori”. 

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